La nuova direttrice del Sundance Film Festival, Tabitha Jackson, dovrà ripensare la prossima edizione, quella del gennaio 2021, la prima in epoca di pandemia di Covid-19. In un memo interno vengono anticipate alcune caratteristiche di un evento che sta studiando ogni possibile declinazione concreta, anche se mancano ancora molti mesi alla passerella del cinema indipendente di Park City, Utah.
Si parla di proiezioni online che permetteranno di seguire il festival a distanza, e addirittura di una possibile variazione delle date. Mentre altri eventi hanno optato per il solo programma in digitale o per un rinvio, Sundance sembra voler seguire la linea d’azione di Toronto che mescolerà le due modalità.
“Stiamo attivamente pianificando i vari scenari di salute pubblica”, dice nel memo la Jackson, “come la possibilità di riunirsi, ma senza che sia ancora disponibile per un ampio numero di persone il vaccino contro il Covid-19. Sapendo che ora gli assembramenti con distanziamento sociale sono permessi in Utah e in altri stati, ma esistono ancora forti limitazioni per i viaggi, e eventi con molte persone, bus navetta, e file per chi è in lista d’attesa non sono consentiti, il che potrebbero limitare il numero di cinema utilizzati durante il festival in Utah”.
Insomma, bisognerà vedere cosa accadrà nei prossimi mesi, e la cosa non vale solo per il Sundance, ma per tutti i festival, ancora in dubbio se diventare evento locale, globale, con presenze dal vivo e online, o, come è molto probabile, una varia combinazione fra queste modalità.
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