Il gatto Bob, star del libro A spasso con Bob dal quale è stato tratto l'omonimo film, è morto lunedì 15 giugno a un'età stimata di oltre quattordici anni: come forse ricorderete, questa serafica mascotte del mondo animale, dotata dal suo padrone di simpatiche sciarpe e bandane, era diventata inseparabile dal musicista James Bowen a partire dal 2007, quando l'uomo lo rinvenne ferito a Londra.
A spasso con Bob divenne un fenomeno editoriale perché Bowen intrecciava nel racconto la sua vita col gatto con le proprie difficoltà personali, sostenendo di essere stato psicologicamente sorretto, nella sua lotta alla tossicodipendenza, dalla sinergia totale che si era creata con il micio: valutazione che di solito suona esagerata solo a chi abbia poca esperienza con questo tipo di rapporto. Per anni i due sono diventati inseparabili, e la pubblicazione di altri volumi come Il mondo secondo Bob e Un dono speciale di nome Bob, per quanto fossero evidenti tasselli di uno sfruttamento commerciale del "franchise", non ci hanno mai fatto mai comunque dubitare della sincerità di fondo di Bowen, che non ha mai nascosto quanto il gatto abbia dato in effetti un senso alla sua esistenza. Ecco quali parole ha diffuso James per ricordare l'amico scomparso.
Bob mi ha salvato la vita. Punto. Mi ha dato molto di più della compagnia. Con lui al mio fianco, ho trovato una direzione e un senso che mi mancavano. Il successo che abbiamo avuto insieme con i nostri libri e film è stato miracoloso. Ha incontrato migliaia di persone, toccato milioni di vite. Non c'è mai stato un gatto come lui, e non ci sarà mai più. Mi sembra che la luce sia uscita dalla mia vita, non lo dimenticherò mai.
A chiunque creda nella pet therapy o anche nell'amicizia tra differenti specie del mondo animale (come uomo e felino), ricordiamo che il film avrà presto un seguito, A Gift from Bob, in uscita nel 2021 e ancora con Luke Treadaway in qualità di alter ego di Bowen. Come nel film precedente, Bob è stato interpretato da se stesso: nella lavorazione del primo capitolo si erano radunati diversi sosia per le riprese, ma nella maggior parte delle sequenze Bob era proprio Bob, come sempre collaborativo.
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