mercoledì 28 novembre 2018

Torino 36 - Bad Poems - Concorso

L'amore è un miracolo: dura per sempre. Partendo da un assunto fantasioso e quanto mai fuorviante il protagonista Tamás, trentatreenne di ritorno a Budapest dopo una convivenza a Parigi con Anna, colei che considera il grande amore della sua vita, che lo ha lasciato dicendo che era finita. Con la coda tra le gambe il giovane se ne è tornato in patria dove va a rifugiarsi dalla zia Valerie che, a sua memoria, è colei che gli avrebbe detto la massima sull'amore miracoloso. Gli amici lo deridono, Tamás telefona all'ex in Francia e risponde Henri (che non potrà che essere un suo nuovo amore), viene chiamato a girare la pubblicità del pollo Pipi, lui che, durante gli anni della adolescenza, dava capocciate a ogni cartellone pubblicitario incontrasse e che, in macchina col padre, di ritorno dall'aereoporto, si disgusta di come si presenta l'Ungheria lungo l'autostrada a chi è appena arrivato. Tamás (interpretato dal regista e sceneggiatore Gábor Reisz) si moltiplica in quattro sé stesso: lui a sette (Barnabás Prukner), a quattordici (MatyásPrukner), a diciotto anni (Donát Seres), tutti e tre in combutta pronti a giudicarlo, a colpevolizzarlo, a ammonirlo di avere sbagliato tutto. Con uno stile originale nell'invenzione di passaggi di tempo sperimentali sempre effettuati al momento del tournage - e non in post produzione con trucchi da photoshop - e nelle trovate comiche nell'interazione tra i personaggi, la commedia muove i passi nel terreno grottesco e tragicomico della fine delle storie d'amore nell'età di passaggio che sono i trent'anni: tra farsa, idiosincrasia, ironia spinta all'estremo il regista, che si mette in scena come protagonista come iniziò a metà anni Settanta Nanni Moretti con Io sono un autarchico (1976), percorre il solco di un autobiografismo lirico-magico che fa sorridere con intelligenza e grazia. (Il precedente For some inesplicable reason, opera prima di Reisz, possedeva una verve più coinvolgente: vinse nel 2014 al Torino Film Festival il premio speciale della giuria, il premio del pubblico e il premio scuola Holden migliore sceneggiatura).

(Rossz versek/bad poems); Regia: Gábor Reisz; sceneggiatura: Gábor Reisz; fotografia: Dániel Bálint; montaggio: Zsófia Tálas; musica: András Kálmán, Gábor Reisz, András Koroknay, Lóránt Csorba; interpreti: Gábor Reisz, Dónat Seres, Mátyás Prukner, Banabás Prukner, Zsolt Kovács; produzione: Proton Cinemakft.; origine: Ungheria, 2018; durata: 97'



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