martedì 23 marzo 2021

Illusioni mortali: la spiegazione del thriller erotico disponibile su Netflix

Se siete abbonati a Netflix, potreste aver notato tra gli ultimi arrivi il titolo Illusioni mortali. Il servizio streaming non ha prodotto il film, ma lo ha acquistato per aggiungerlo al proprio catalogo.
Si tratta di un thriller americano scritto e diretto da Anna Elizabeth James con Kristin Davis nel ruolo di una scrittrice di successo, Dermot Mulroney che interpreta il marito e la 29enne Greer Grammer che ne è produttrice oltre che protagonista nel personaggio della baby sitter. Nella trama quest'ultima viene assunta dalla facoltosa coppia per badare ai due figli mentre il padre è al lavoro e la madre si dedica al nuovo libro. Se avete visto Illusioni mortali, potrebbero esservi sorte alcune domande tanto sul finale quanto sulla fattura del film. Se è così, proseguite nella lettura.

Illusioni mortali: la costruzione di un blando thriller erotico

Illusioni mortali non tarda molto a mettere in risalto i propri difetti.
L'assunto di base per far partire la storia (Mary non vuole scrivere un altro libro, ma deve farlo perché il marito Tom ha problemi finanziari) sarebbe l'innesco per la separazione della coppia, invece tutto procede e loro continuano a essere innamorati e sessualmente attivi come dei teenager. La superficialità con cui sono ritratti i personaggi è quasi da manuale dei consigli da non seguire. La protagonista è una scrittrice brillante perché così dice la sceneggiatura, nonostante non ci siano elementi in nostro possesso per poterlo desumere. E certamente non bastano le parentesi in cui incontra la gente del marketing dell'agenzia letteraria, con dialoghi e dinamiche posticce e poco sensate.

Ci vuole almeno un'ora prima che la storia prenda una direzione e non si può dire che quel tempo sia necessario per imbastire un'atmosfera inquietante, come vorrebbe suggerire la musica. Siamo di fronte a un thriller dal ritmo blando, in cui la maggior parte di ciò che vediamo sono situazioni di circostanza non sufficienti a costruire una tensione. Per un po', un bel po', ci domandiamo se la baby sitter Grace sia una giovane arpia travestita da innocua scolaretta o se è Mary ad essere preda delle sue ossessioni da torbidi e criminosi inganni, come abitualmente sono le storie che scrive.

Il primo snodo narrativo che possiamo ritenere propedeutico allo sviluppo arriva dopo un'ora e venti minuti, quando Mary scopre che la ragazza da lei assunta non fa parte dell'agenzia di baby sitter che aveva contattato. A questo punto il film corre verso un delitto, l'omicidio dell'amica e psicoterapeuta Elaine, accoltellata alla gola con un paio di forbici. La polizia, in modo poco intelligente e sbrigativo, informa Mary di essere già sospettata di questa morte mostrandole un video da una camera di sorveglianza in cui una donna che sembra lei si reca nello studio della vittima. Alle due di notte. Ripetiamo insieme: in uno studio di psicoterapia alle due di notte.

Mary si informa in biblioteca, trova l'indirizzo di Grace, fa due ore di strada in auto e raggiunge quella che è la sua unica parente, una zia in cui vediamo chiaramente uno sdoppiamento di personalità. Sulla via del ritorno Mary immagina come Grace possa essere arrivata alla sua famiglia, forse con un colloquio all'agenzia di babysitting dove è riuscita a sottrarre qualche informazione. Fino a questo momento, Illusioni mortali ha mantenuto l'ambiguità su tutte le attività sessuali tra Grace/Mary e Grace/Tom, suggerendo che fossero fantasie di Mary e del suo stato confusionario in cui cade quando lavora a un libro. Arriva a questo punto un secondo snodo narrativo.

Grace accoltella Tom nella doccia e con il dialogo che intercorre tra loro, abbiamo la certezza che i giochi erotici tra la ragazza e l'uomo ci siano effettivamente stati. Non necessariamente, però, quelli tra Grace e Mary. Quest'ultima rientra in casa, soccorre Tom e intanto Grace rivela a tutti che la sua personalità è sdoppiata. Questa sua seconda identità si chiama Margaret, è una manipolatrice nonché pazza assassina ed è in pieno conflitto con Grace che non ha mezzi per contenerla.

Illusioni mortali: la spiegazione del finale del film

La storia del thriller si chiude "un anno dopo". Tom è sopravvissuto e gioca a calcio in giardino con Mary e con i figli. Il libro di Mary è stato pubblicato ed è un successo, come possiamo interpretare nel vedere la segretaria del nido dove Mary porta i figli che non riesce a smettere di leggere. Grace è in un ospedale psichiatrico e Mary la va a trovare regolarmente. Chi è dunque quella donna nell'ultima scena con il foulard in testa che avevamo già visto entrare dalla povera Elaine alle due di notte? Illusioni mortali vuole di proposito lasciarci sul filo dell'incertezza, anche se, con gli elementi che abbiamo in mano, possiamo concludere che sia stata proprio Mary a uccidere la sua amica. Chi avrebbe mai potuto ricevere Elaine nel suo studio alle due di notte se non una cara amica? Tra l'altro quel delitto è rimasto insoluto? O, se preferite, nell'ospedale Margaret ha prevalso su Grace, si è scagliata su Mary uccidendola ed è uscita dall'ingresso principale con i suoi vestiti indosso. Potete interpretare a piacere, sapendo che non ci sarà mai un sequel di questo film.



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