Cresce la curiosità per la cerimonia di consegna degli Oscar questo 25 aprile, per la prima volta alternata tra la Union Station per i candidati con le premiazioni, e la diretta live dal Dolby Theatre con presentatori ufficiali e ospiti extra. Un escamotage complesso per rispettare le regole anti-assembramento contro il Covid-19, mentre la guerra dei vaccini continua ma non è conclusa. Sappiamo adesso che la cerimonia, già posticipata di due mesi per le stesse ragioni, potrebbe prevedere persino una rotazione dei candidati all'interno della Union Station, categoria per categoria.
In altre parole, si seguirebbe una strategia analoga a quella applicata ai Grammy: chi annuncia i premi e chi è nominato ai relativi premi occuperanno la sala della Union Station a rotazione, per poi abbandonare il luogo in attesa che sia sanificato, prima dell'arrivo della successiva tornata di nominati. Una procedura che di certo compromette quel senso di (apparente) solidarietà e coesione di Hollywood nella classica serata ufficiale, affollata di star, ma sarebbe purtroppo, se confermata, un'organizzazione adeguata alle circostanze.
La comprensibile volontà di realizzare gli Oscar in presenza, da parte dei producer della trasmissione Jesse Collins, Stacey Sher e Steven Soderbergh, si sta scontrando nel frattempo con qualche problema logistico: per i candidati e gli ospiti stranieri, ma anche per le star americane in quel periodo all'estero per lavoro, lo spostamento comporterebbe quarantene che andrebbero a impattare pesantemente sulla loro professione. Si cerca tuttavia di evitare l'ormai incontenibile e spoetizzante collegamento via Zoom. Come andrà finire? Leggi anche Oscar 2021 senza zoom e jeans: i luoghi e le regole per la cerimonia di premiazione
from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3rBLNtK
via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web
Nessun commento:
Posta un commento