Non era lontamente pensabile che il film cult Trainspotting del 1996 avrebbe potuto avere un sequel. E men che meno che potesse funzionare in maniera opposta rispetto sl primo capitolo. Ventun'anni dopo ci rendiamo conto i quattro protagonisti Ewan McGregor, Jonny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert Carlyle non hanno mai veramente lasciato quelle carogne di personaggi che hanno interpretato quando erano giovani.
Il primo film si faceva guardare con distacco, senza chiedere l’identificazione con i personaggi che sarebbe stata un'operazione impossibile. Trainspotting 2 al contrario si fa sentire e mette sul piatto nostalgia e rancori che oggi qualunque spettatore oltre i quarant’anni può comprendere. Ne abbiamo parlato con il regista Danny Boyle in occasione dell'uscit al cinema del film nel 2017, nell'intervista che potete vedere qui sotto.
Trainspotting 2: la trama del film seguito del film cult del 1996
Trainspotting 2 con Mark Renton ritorna a Edimburgo. Sono trascorsi vent'anni prima da quando era fuggito ad Amsterdam. Nel frattempo madre è morta, Spud è ancora tossicodipendente, Sick Boy (Jonny Lee Miller) gestisce un pub che ha ereditato, dove conduce piccoli affari illeciti, mentre Begbie è in carcere. Mark sembra l'unico ad avercela fatta, ma dopo uno scontro con Sick Boy, ancora risentito poiché l'amico è fuggito anni prima con il bottino di un colpo, gli confessa che è malato e sul punto di essere licenziato. Renton decide così di rimanere a Edimburgo e di aiutare come può gli amici Spud e Sick Boy, cercando di rimediare al passato. Chi non è assolutamente disposto a perdonarlo è Begbie, che riesce a evadere di prigione. Ed è molto, molto arrabbiato.
Qui sotto il trailer di Trainspotting 2.
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