lunedì 22 marzo 2021

Bill Maher spassoso contro la cancel culture propone altri film da mettere all'indice

Avrete sicuramente sentito parlare di cancel culture e di woke. Col primo termine si indica in inglese l'attuale tendenza a normalizzare, contestualizzare e spesso a cancellare del tutto artisti e opere d'arte non congrue con l'attuale prevalenza del politically correct, secondo cui qualsiasi cosa diciamo, potrebbe offendere la sensibilità di qualcuno. In pratica è un invito alla censura o all'autocensura. Woke è più un invito a stare "svegli" appunto, all'erta, sull'ingiustizia nella società, specie per quanto riguarda il razzismo. Invito in sé lodevole e giusto, ma che, come tutte le cose iniziate con buone intenzioni, rischia di degenerare se applicato troppo alla lettera. Bill Maher, comico e conduttore televisivo, famosissimo in America e non solo, ha ironizzato durante il suo show proprio su questa abitudine, ormai affermatasi in America, di far precedere i classici del cinema da un'introduzione in cui si spiega perché e per come il film in oggetto non era considerato offensivo all'epoca in cui fu girato.

Maher ha preso spunto proprio da una lista di questi classici immortali a cui Turner Classic Movies ha riservato questo trattamento in una serie intitolata "Reframed: classic Films in the Rearview Mirror". E che sono, credeteci o meno, My Fair Lady, Via col vento, Sentieri selvaggi, Colazione da Tiffany, Quelle due, Il cantante di jazz e Indovina chi viene a cena. Così ha detto Maher, prima di proporre un'altra lista di film potenzialmente offensivi con la relativa motivazione:

"Naturalmente in questa nuova epoca hanno dovuto reinquadrare i classici. C'è questo tizio che arriva all'inizio e fa un discorsetto sul perché i film che ti piacevano e basta, perché capivi, capivi che i tempi cambiano, che la gente cambia e i costumi cambiano - si chiama evoluzione - ora sono detti problematici. My Fair Lady per loro è troppo duro? Quando avevo 10 anni per me era troppo sdolcinato, mio padre voleva che andassi a vederlo e io non volevo". E ha poi aggiunto una serie di suggerimenti di titoli che potrebbero essere considerati problematici, con la relativa motivazione al fianco. Se conoscete i film in questione, sicuramente riderete.

  • La bella addormentata nel bosco: Un principe bacia una principessa in stato d'incoscienza senza il suo consenso
  • Il Mago di Oz: una potente donna di colore viene assassinata da una ragazzina campagnola bianca.
  • Psycho: ritrae in modo inaccurato la vita della grande maggioranza dei proprietari di motel transgender.
  • Rosemary's Baby: Fallisce nel presentare Planned Parenthood come un'opzione praticabile.
  • Lo squalo: rappresenta le persone come vittime.
  • Il Laureato: rappresenta una differenza d'età problematica di cui non puoi dare la colpa all'uomo.
  • La più grande storia mai raccontata: Attenzione, dipinge in modo positivo lo squilibrio di potere tra Mary, un'adolescente palestinese, e Dio, un uomo di maggior potere.
  • E infine, Braveheart: Attenzione, c'è Mel Gibson.


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