lunedì 22 febbraio 2021

È difficile essere David Fincher: Jodie Foster e il leggendario perfezionismo del regista

Il perfezionismo di David Fincher e la sua capacità di far ripetere i ciak all'inverosimile sono arcinoti e hanno dato origine a una ricca aneddotica, ma salta sempre fuori qualche nuovo particolare. Gli ultimi aneddoti si devono a Marc Maron, conduttore di un celebre podcast (WTF with Marc Maron) da cui sono passate tutte le stelle di Hollywood. Quando ha avuto ospite Jodie Foster, visto che si è parlato anche di Panic Room, Maron ha detto di avere sullo scaffale un'intervista con Fincher della durata di 2 ore e mezza, che non ha avuto il suo permesso di mandare in onda. "Non pensava che andasse bene. Non ci ha dato il permesso, così la tengo lì perché mi ha detto "non so, teniamola in sospeso per ora, perché penso che potrei fare di meglio". Sembra un tipo perfezionista, tormentato".

A quel punto Jodie Foster ha raccontato la sua esperienza in Panic Room:

Mi fa semplicemente venir voglia di abbracciarlo e dirgli "sai una cosa? Andrà tutto bene, calmati e rilassati". E lo adoro per questo. Amo il fatto che sia così devoto. In quel film lui dà 100.000 volte più di qualsiasi altra persona. Intendo che sa fare il nostro lavoro meglio di tutti noi. Nel senso che è un attore migliore di me, è un attrezzista migliore e un miglior direttore della fotografia. E io mi inchino sempre di fronte a una persona così talentuosa e devota al lavoro. Ma è difficile essere David Fincher, non vorrei proprio essere lui.

A una domanda sui suoi innumerevoli ciak, Jodie Foster ha risposto:

Non mi manda fuori di testa. Gli voglio bene. Mi fa ridere. Ed è vero che è seccante dover fare tutti quei ciak. Io ero incinta quando abbiamo fatto Panic Room. Alla fine delle riprese ero al sesto mese o quasi. E alla fine non riuscivo a muovermi, non potevo letteralmente camminare. Dopo il film ho dovuto restare a letto per altri tre mesi. E nonostante tutto questo, farei qualsiasi cosa per lui. Sì, farei qualsiasi cosa per quell'uomo.

Avendo avuto la fortuna di intervistarlo tre volte, nel corso degli anni, capiamo l'ammirazione e l'affetto di Jodie Foster, perché David Fincher, che dopo il lavoro è rilassatissimo, è un uomo di grandi capacità e carisma. Chi lavora con lui sa che soffrirà, ma che ne varrà comunque la pena.



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