Sale cinematografiche contro piattaforme streaming? Ormai le ostilità sono aperte, anche se a combattere di più, ma con armi purtroppo meno infallibili, sono le sale . L'Anec, ossia l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, ha quasi perso il senno di fronte a un nuovo decreto deroghe, a firma del Ministro Franceschini, che permette ai produttori di approdare direttamente sulle piattaforme con i film finanziati con soldi pubblici senza dover passare dalla sala cinematografica. Il danno, sostengono i proprietari dei cinema, è gravissimo, perché le sale nuovamente chiuse rischiano di mandare ancora più in crisi il settore. Il nuovo provvedimento ne segue uno analogo emanato in primavera per agevolare le produzioni nazionali. L'Anec lo definisce un passo falso che "ha già evidenziato come le sale cinematografiche possano ripartire soltanto con il prodotto nazionale ma se questo viene dirottato sulle OTT, saltando completamente il passaggio in sala, allora si decreta la chiusura definitiva di un comparto già compromesso".
"Se le sale dovessero riaprire nella prima metà di dicembre" - prosegue l'Anec - "non ci sarebbero film pronti per essere programmati e ci troveremmo davanti al paradosso di poter aprire ma dover stare chiusi per mancanza di prodotto. Chiediamo misure immediate che definiscano un ristoro vero e temporalmente più lungo in considerazione di come questa scelta metta a rischio il mercato in sala nel medio periodo e nelle settimane delle festività, tradizionalmente di picco del consumo in sala. La sopravvivenza del settore e la salvaguardia delle sale non può più essere affidata a regole mutevoli e interventi economici non sufficienti al drammatico momento che il paese attraversa".
Questa incresciosa situazione richiama alla memoria le polemiche scatenate dall'impopolare decisione di un mese fa di far saltare a Soul l'uscita nelle sale per finire direttamente sul servizio streaming Disney Plus il 25 dicembre 2020. Insomma, quando i cinema erano chiusi, andava benissimo accontentarsi del monitor del computer o della tv per vedere un film, me se esiste la possibilità di una fruizione in sala in totale sicurezza, rinunciarvi sarebbe scandaloso, oltre che dannosissimo per chi guadagna solo se i grandi schermi restano accesi.
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