"Chiudere gli occhi è molto meglio quando si ha ha che fare con gli str…" - dice a Sandrine, mentre si occupa del giardino, la sua veneranda madre, donna saggia e con un gran senso dell'umorismo che da decenni sopporta i tradimenti del marito pur di avere accanto un uomo che si addormenta con la testa sulla sua spalla quando fa buio la sera. Lo dice in una clip di Un marito a metà che vi mostriamo in esclusiva e che riprende un annoso dibattito riguardo alle infedeltà coniugali: conviene tacere e accettare a testa china di non essere solamente in due, ma in tre, quattro o più, oppure ribellarsi, farla finita e rimettersi sulla strada della singletudine sperando di incontrare un compagno di vita più serio? La protagonista del film, che ha il volto di Valérie Bonneton, sceglie una terza via: condividere il fedifrago Jean (Didier Bourdon), a settimane alterne, con l'amante di costui, Virginie (Isabelle Carrè).
Ad avere questa idea, che costituisce una variante certamente originale del triangolo amoroso ed è gustosamente originale, è stata Alexandra Leclère, che ha già diretto Bourdon e la Bonneton nella commedia sociale del 2016 Benvenuti... ma non troppo. Anche là c’era qualcosa da spartire con altri (una casa), mai toni erano certamente meno audaci, oltre che più seri. Non che Un marito a metà sia un film irriverente o licenzioso (o libertino), ma si parla di sesso e ci si scherza su, e la Bonneton, che si è divertita moltissimo a leggere il copione, non ha difficoltà a spogliarsi quasi completamente.
Un marito a metà è in parte un'opera autobiografica. Anni fa, Alexandra Leclère, da amante di un uomo regolarmente sposato, gli ha proposto di dividersi fra lei e la moglie. Lui ha rifiutato, dandosela immediatamente a gambe e, tempo dopo, pensando a una commedia incentrata sulla coppia, la regista si è ricordata del curioso fatto. Anche Didier Bourdon ha trovato il film esilarante e ha ammesso che, a 25 anni, avrebbe accettato di buon grado di passare da un letto all'altro. Adesso lo troverebbe faticoso, e a ragione. Il suo Jean, infatti, che non è esattamente un ragazzino, dapprima sembra entusiasta del ménage à trois, e se ne vanta con gli amici, poi comincia a stancarsi, anche perché, nel frattempo, le donne sono diventate alleate e se la ridono alle sue spalle. E pretendono prestazioni straordinarie.
Un marito a metà è nelle sale italiane dal 30 agosto distribuito da Officine UBU.
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