sabato 7 settembre 2024

Harry Potter e la Pietra Filosofale: Tom Felton si vergogna di come ha trattato Emma Watson (che aveva una cotta per lui)

I bambini sono adorabili, certo, ma sanno anche essere davvero crudeli. Quasi come i personaggi che interpretano. Parliamo di Tom Felton, che, nel franchise di Harry Potter, ha prestato il volto a Draco Malfoy. Il perfido studente Serpeverde, nemesi di Harry tanto a Hogwarts quanto al di fuori, non perde occasione per dar filo da torcere al maghetto e ai suoi amici. Ebbene, sul set di Harry Potter e la Pietra Filosofale, sembra che Felton non sia stato da meno. La 'vittima' del suo scherno, in particolare, è stata Emma Watson, storico volto della brillante Hermione Granger.

L'attore inglese ha sempre ricordato con grandissimo affetto gli anni trascorsi sul set, dove di fatto è cresciuto. Tuttavia, ha ammesso, ripensare a quel particolare episodio lo fa sentire in colpa ancora oggi. Nel suo mèmoir, intitolato Beyond the Wand: The Magic and Mayhem of Growing Up a Wizard, Felton ha fatto mea culpa e svelato cosa è accaduto quella volta che si è preso crudelmente gioco della co-star, che allora aveva 9 anni.

Harry Potter, quella volta che Tom Felton ha umiliato Emma Watson

Con onestà e autocritica, Tom Felton si è messo a nudo, riflettendo su quanto il suo comportamento sia stato sbagliato. Ma cosa è accaduto sul set? La piccola Emma Watson aveva preparato un piccolo spettacolo di danza, ed era entusiasta di mostrarlo al resto del cast. L'interprete di Draco, più grande di Emma di tre anni, dev'essersi immedesimato un po' troppo nel suo ruolo perché, ha ammesso, l'ha presa in giro insieme ad altri attori di Serpeverde.

Immagino che pensassimo di essere un po' più fighi. Trascorrevamo il nostro tempo libero insieme ascoltando musica rap: Wu-Tang, Biggie, 2Pac... Quindi eravamo prevedibilmente sprezzanti [sulla performance di danza di Watson, ndr]. Abbiamo riso sotto i baffi fino allo spettacolo di Emma, ​​e le risatine si sono fatte più forti mentre ballava.

E ancora: "Ci stavamo comportando da ragazzini di mer*a, in gran parte per imbarazzo e perché pensavamo che prendere in giro fosse figo. Ma Emma era visibilmente turbata dalla nostra reazione sconsiderata. Mi sentivo un po' uno str*nzo, e giustamente. È stato solo un atto stupido e adolescenziale, il genere di cose che capitano tutti i giorni. Allora perché quel momento mi è rimasto impresso nella memoria? Perché è così doloroso per me ricordarlo?"

Non dimentichiamo che la Watson, nello speciale Harry Potter 20º anniversario - Ritorno a Hogwarts, ha ammesso che, durante le riprese di Harry Potter e la Pietra Filosofale, aveva una cotta proprio per Tom Felton. Non dev'essere stato piacevole per lei, che allora era solo una bambina, accorgersi che proprio il ragazzino sul quale sperava di fare colpo si stava prendendo gioco di lei.

È certamente un bene che l'attore rinneghi la piccola bravata e ne parli apertamente, così da essere da esempio per i suoi più giovani fans. Ad ogni modo, come da lui stesso sottolineato, era solo un bambino e a quell'età, per immaturità, si sbaglia... finendo talvolta col ferire i sentimenti altrui. Non è il caso, tuttavia, di autoflagellarsi per la vita. Inoltre, Tom ha precisato di essersi scusato con Emma poco dopo lo spiacevole episodio.

Eppure, nonostante la collega l'abbia subito perdonato, lui si rende conto di non aver ancora superato la cosa. "La risposta, credo, è che ho imparato a capire con il passare degli anni che, tra tutti noi, Emma era quella con più pressione addosso, con la situazione più difficile da gestire, e fin dalla più tenera età. L'ultima cosa di cui aveva bisogno, in un ambiente che avrebbe dovuto essere - e normalmente era - sicuro, amichevole e familiare, era che Josh e io ridessimo del suo ballo".

A fargli male, dunque, è il pensiero di aver accresciuto le difficoltà che Emma Watson stava già affrontando quotidianamente, invece di farla sentire al sicuro e offrirle il suo supporto. "Ecco perché mi vergogno del ricordo del nostro comportamento - ha aggiunto - Ed ecco perché sono felice che la nostra amicizia non sia naufragata sugli scogli della mia insensibilità, ma sia diventata qualcosa di più profondo. Una pietra di paragone per entrambe le nostre vite". Quell'episodio da dimenticare si è dunque trasformato per quel ragazzino di dodici anni in un'occasione di crescita personale. La speranza è che il racconto di Felton abbia fatto riflettere i coetanei di oggi, spronandoli all'empatia. Ora, però, Tom: basta tormentarsi!



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