mercoledì 21 aprile 2021

Mads Mikkelsen umiliato: l'attore ricorda il provino per I Fantastici 4 del 2005

Uno degli attori più acclamanti degli ultimi anni è il danese Mads Mikkelsen. Da quando lo abbiamo visto in quello che è stato il primo vero ruolo a livello internazionale, Le Chiffre nel primo Bond movie con Craig Casino Royale, la sua carriera si è impennata alternandosi tra grandi progetti hollywoodiani e più intimi film europei. È di pochi giorni fa la notizia del suo ingresso nel cast di Indiana Jones 5, dopo aver recentemente sostituito Johnny Depp in Animali Fantastici 3. Nel frattempo il film Un altro giro, in cui è protagonista di una magnifica performance, è candidato a due premi Oscar. Ma in una lunga carriera come la sua, in cui ha viaggiato molto incontrando tanti professionisti del cinema, sono capitati anche momenti sgradevoli e uno di questi lo ha raccontato al magazine Vulture.

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Dopo aver girato King Arthur nel 2003, accanto a Clive Owen e Ioan Gruffudd, l'allora 37enne Mikkelsen si fece rappresentare da un agente americano che gli procurò una serie di audizioni. Una di queste fu per il cinecomic I Fantastici 4, diretto da Tim Story e uscito in sala nel 2005 nel cui cast ci sono anche Jessica Alba e Chris Evans. Il ruolo per cui l'attore era stato chiamato era quello dell'elasticissimo Mr. Fantastic, andato poi proprio al sopracitato collega e amico amico Gruffudd. Questo è quanto raccontato da Mads Mikkelsen a proposito di quell'esperienza:

So che in un casting la prima impressione è quella che conta molto, che fa capire al produttore e al regista se chi hanno davanti è il personaggio che stanno cercando. Ma ho trovato rude chiedere a una persona di entrare in una stanza, recitare una battuta fingendo di avere un braccio di gomme lungo 2 metri e mezzo. "Prendi quella tazza laggiù"... pensavo, sei pazzo? Non c'è neanche una scena da recitare qui. È stato piuttosto umiliante.

Mikkelsen spiega che in quel periodo non aveva la chance di capire se avesse voluto o meno fare i film per cui andava a fare il provino, "quindi facevo tutte le audizioni, alcune cose erano interessanti, altre erano momenti in cui da attore perdevi completamente la fiducia in te stesso. E finivi per ritrovavi in piedi in un ufficio con una persona che guardava le sue carte mentre tu fingevi di avere un braccio lungo dicendo una sola battuta".



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