Ricordiamo il grande talento dell'attore napoletano Peppino De Filippo, che ci ha lasciato il 27 gennaio 1980, nel fantastico frammento di Boccaccio '70 diretto da Federico Fellini.
Il 27 gennaio 1980 moriva a Roma, all'età di 76 anni, quello straordinario attore comico che è stato Peppino De Filippo, protagonista insieme a Totò di alcune delle più divertenti commedie italiane, anche se non sempre all'altezza del loro talento. Ma è in un episodio diretto da Federico Fellini che rifulge soprattutto la bravura di colui che che molti bambini degli anni Sessanta identificavano con la macchietta televisiva di Pappagone. È il 1962 quando esce un film in cui Carlo Ponti mette insieme quattro dei maggiori registi italiani per un genere all'epoca molto in voga: il film a episodi, inventato dal nostro cinema negli anni Cinquanta per quel che riguarda la commedia (per gli horror siamo battuti dall'Amicus inglese). Boccaccio '70 è il titolo del film che vede impegnati quattro celeberrimi autori: Federico Fellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica e Mario Monicelli. L'episodio di Fellini è il più riuscito - come accadrà nuovamente per Toby Dammit in 3 passi nel delirio, nel 1968, si intitola Le tentazioni del dottor Antonio ed è scritto dal regista insieme a Tullio Pinelli e in collaborazione con Ennio Flaiano.
Peppino De Filippo moralista beffato
Nella storia, il dottor Antonio Mazzuolo è un inflessibile moralista – evidente ritratto di un tipico esponente del partito di governo, la Democrazia Cristiana – che si batte strenuamente contro l'oscenità dilagante nell'Italia del boom. Furibondo per la crescente liberalizzazione dei costumi, molesta le coppie in cerca di intimità, fa prediche assurde ai boyscout e strappa le copertine dei rotocalchi che esibiscono le dive dell'epoca e che ritiene oscene. Ma la nemesi arriva un bel giorno in cui proprio sotto casa sua viene installato un gigantesco cartellone pubblicitario del latte, in cui una voluttuosa Anita Ekberg sta distesa discinta con un bicchiere in mano... Dalla repressione all'ossessione e alla tentazione di cedere alle lusinghe di questa gigantesca diavolessa, che a un certo punto scende dal cartellone e gli tende agguati tra le strade dell'Eur, è un attimo. Dopo aver provato di tutto per eliminare la scandalosa adescatrice, il fustigatore finirà beffato.
Le tentazioni del dottor Antonio, imperdibile gemma del nostro cinema
De Filippo è davvero perfetto in questa delizia del nostro cinema, che rappresenta anche una delle vette del maestro riminese, satira della crescente invadenza della pubblicità nella vita quotidiana ma soprattutto dimostrazione di come i peggiori censori siano in realtà i più naturalmente esposti al “vizio”. Se non avete mai visto Le tentazioni del dottor Antonio, già dal titolo esemplarmente irriverente, fatelo: riscoprirete il talento di uno dei grandi caratteristi di cui un tempo era ricco il nostro paese, potrete ammirare un ideale “antico” di donna di rara bellezza, musa felliniana elevata all'estrema potenza, e rimarrete anche voi ossessionati dalla canzoncina di Nino Rota: “bevete più latte, il latte fa bene, il latte conviene, a tutte le età. Bevete più latte!”.
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