In un road movie che è anche romanzo di formazione e noir, ecco un momento di pausa nel quale la tensione si slenta e Massimo Popolizio dà prova del suo talento.
Nel sud raccontato da Guido Lombardi ne Il Ladro di Giorni, c'è ancora chi si batte il petto e si ferisce con una pietra per chiedere una grazia alla Madonna. Lo fa il personaggio di Massimo Popolizio quando Enzo e il piccolo Salvo lo vanno a trovare nel viaggio che compiono dalla Svizzera alla Puglia. Che cosa abbia chiesto Totò ce lo spiega lui stesso una clip in cui la macchina da presa non è tutta per Riccardo Scamarcio e Augusto Zazzaro, ma immortala, mettendosi quasi da parte e filmando in sordina, una scena di tranquillità, una sosta. Per il resto, il film in uscita il 6 febbraio è road movie e la ricerca incessante di un uomo chiamato Il Vecchio che ha rubato a Enzo tempo prezioso, in primis con la famiglia.
Romanzo di formazione e melò, Il Ladro di Giorni riporta Scamarcio nel cupo universo del noir, genere che gli è particolarmente congeniale, come abbiamo capito da Non sono un Assassino, Pericle il Nero e soprattutto Lo Spietato. Muovendosi fra lingua italiana e dialetto, il film è la fotografia di un’Italia fiaccata dalla crisi economica e di un rapporto padre-figlio nel quale i ruoli di tanto in tanto si scambiano e un fuorilegge può diventare un eroe, un modello da imitare ma solo nei gesti di coraggio. Vincitore del Premio Solinas per il miglior soggetto, Il Ladro di Giorni è diventato anche un romanzo, scritto naturalmente dallo stesso Lombardi.
from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/37zEwlc
via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web
Nessun commento:
Posta un commento