Nel giorno in cui, facendo gridare molti allo scandalo, la sentenza di un tribunale americano ribalta la condanna di Bill Cosby per ripetute e documentate violenze sessuali, rimettendo l'anziano attore in libertà, un'altra star di Hollywood, James Franco, finisce alla ribalta per problemi analoghi. Il poliedrico attore, regista, pittore e scrittore ha patteggiato nella causa che lo vedeva imputato per aver spinto alcuni allievi del suo corso di recitazione ad atti sessuali sempre più espliciti, offrendo, in cambio del ritiro delle querele, un risarcimento di 2 milioni e 235.000 dollari.
I fatti risalgono all'ottobre 2020, quando due ex studenti dell'attore, Sarah Tither-Kaplan e Toni Gaal hanno presentato denuncia in merito. La somma proposta dai legali di James Franco - su cui pende l'approvazione di un giudice di Los Angeles - oltre a coprire le spese degli avvocati della parte lesa, va a risarcire non solo loro, ma, in quella che è diventata una class action, tutti gli studenti della scuola dell'attore, la Studio Film School, che ha sedi a New York e a Los Angeles. Questi - esclusi i primi due - non hanno fatto causa a Franco per molestie sessuali o comportamenti inappropriati, ma per frode.
Come parte dell'accordo, che verrà molto probabilmente risolto in via extragiudiziale, le parti in causa hanno acconsentito a rilasciare una dichiarazione che in parte dice:
Anche se gli accusati continuano a negare le affermazioni della parte lesa, riconoscono che i querelanti hanno sollevato dei problemi importanti, e tutte le parti credono fermamente che questo sia un momento fondamentale per fare sugli abusi sulle donne a Hollywood. Tutti concordano sulla necessità di assicurare che nessuno nell'industria dello spettacolo - qualunque sia la razza, la religione, la disabilità, l'etnia, la provenienza, il genere o l'orientamento sessuale - subisca discriminazioni, molestie o pregiudizi di qualsiasi genere.
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