giovedì 24 giugno 2021

Indiana Jones in 4K, recensione: la migliore visione ad oggi possibile delle gesta dell'avventuroso archeologo

L'archeologo più famoso della storia del cinema, si scrolla di dosso ragnatele, insetti corazzati, ratti e gli odiati serpenti per presentarsi nello splendore del remaster Ultra HD. La scansione 4K del nuovo cofanetto con i quattro film della saga di Indiana Jones, ora disponibile alla vendita distribuito da Koch Media (in versione steelbook e digipack), è stata effettuata direttamente sui negativi originali per conferire la massima risoluzione possibile fruibile nel salotto di casa con lettori e televisori di ultima generazione. Non è un peccato perdere l'impasto visivo della pellicola a favore della maggiore nitidezza? Vi chiederete legittimamente voi che negli anni 80 eravate bambini. In realtà no, perché il lavoro di "pulizia" è stato fatto con cognizione di causa e con l'approvazione del buon Steven Spielberg.

Il nostro inconscio associa un sapore antico ai primi film di Indiana Jones per l'ambientazione collocata negli anni 30, oltre che per la natura stessa del lavoro dell'archeologo che scava nel passato dell'umanità. I predatori dell'arca perduta usciva al cinema 40 anni fa, che certamente non è l'altro ieri, ma quelli erani gli anni della nuova era del cinema fantastico di Hollywood in cui i sogni decollavano grazie alla fantasia di George Lucas e Steven Spielberg. E senza la loro visione da lungimiranti storyteller, per cui il progresso tecnologico è sempre stato un ottimo alleato al servizio della storia, Indiana Jones non sarebbe un personaggio così popolare ancora oggi. Il primo capitolo è talmente godibile che anche la sola visione sommaria per valutare il nuovo transfer, ha il potere di far svanire il mondo intorno e risucchiare al suo interno chiunque pensava di vederne qualche minuto solo per "dare un'occhiata". Narrativamente impeccabile, avventurosamente irresistibile.

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Indiana Jones in 4K: recensione del cofanetto con i quattro film di Steven Spielberg

Tutti i quattro film del cofanetto si presentano dunque in 4K Ultra HD. L'intervento di rimasterizzazione effettuato frame by frame dalla Paramount è stato particolarmente oculato nel controllare i chiaroscuri e ridurre alcune dominanti di rosso. Il lavoro è stato meticoloso nel dare luminosità là dove serviva (il manufatto nella sequenza di apertura, l'Arca dell'Alleanza in quella di chiusura, tanto per rimanere sul primo film) intesificando al contempo le zone scure, ma con un riguardo verso quel minimo di granulosità per fermare le immagini al periodo al quale appartengono. Emergono prepotentemente i dettagli, come giustamente si richiede alla risoluzione 4K, e ne giova la colorimetria, soprattutto se si possiede un TV compatibile con il sistema HDR-10 e ancor di più se con il Dolby Vision che ad oggi, con questi dischi, offre la migliore esperienza di visione possibile.

Sul fronte audio è naturalmente la traccia in lingua originale a regalare un fantastico Dolby Atmos, ma ciò che si aspettava maggiormente era la presenza del doppiaggio originale (in stereo 2.0) per I predatori dell'arca perduta con la voce di Michele Gammino su Harrison Ford, oltre alla ridoppiaggio (in Dolby Digital 5.1) con la voce di Pino Insegno. La traccia italiana del 1981 diventa a questo punto una parentesi puramente nostalgica, mentre è la versione inglese a restare preferibile con l'eventuale accompagno di sottotitoli.

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Nel cofanetto sono presenti anche i quattro dischi blu-ray della precedente edizione con un ulteriore disco ricco di contenuti speciali che raccontano, attraverso dietro le quinte dell'epoca ed interviste più recenti, il lavoro degli stuntman, dei tecnici degli effetti, l'eterna musica di John Williams, il making of della sonorizzazione in studio e molto altro.

Difetti? Qualcuno dirà la presenza di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo del 2008, vissuto dai fan di Indy come un tradimento rispetto alla classica trilogia de I predatori dell'arca perduta del 1981, Indiana Jones e il tempio maledetto del 1984 e Indiana Jones e l'ultima crociata del 1989. Qualcun altro invece dirà che l'artwork del cofanetto poteva offrire di meglio, ed è vero. Per un'edizione definitiva come questa sarebbe stato lecito aspettarsi un lavoro di creatività maggiore, con tutti i simboli che la saga ha solidificato nel tempo nel nostro immaginario collettivo (cappello e frusta su tutti). Anche l'assenza di serigrafia sui dischi si fa notare, ma velocizzando l'operazione di apertura e inserendo il supporto fisico nel lettore, una volta entrati nello schermo, il mondo intorno magicamente svanisce.

Qui sotto il franchise trailer della saga di Indiana Jones realizzato per l'edizione in 4K e l'anniversario dei 40 anni del primo capitolo.



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