Intoppo nelle riprese di Indiana Jones 5 in Inghilterra: Harrison Ford si è infortunato a una spalla e, nell'attesa che si riprenda, il set non chiude, ma la tabella di marcia viene rivista per completare il maggior numero possibile di inquadrature che non lo riguardano (o, supponiamo, che non gli impongano particolari sforzi fisici). Sembra almeno di intuire questo, leggendo il comunicato ufficiale emesso dalla Lucasfilm / Disney dopo che la notizia si stava diffondendo già sui siti di cinema.
Durante le prove di una scena di combattimento, Harrison Ford ha sostenuto una lesione a una spalla. La produzione proseguirà mentre viene valutato l'adeguato percorso curativo. La tabella di marcia delle riprese sarà riconfigurata di conseguenza nelle prossime settimane.
Harrison Ford ha 78 anni e, battute sulla "ricerca della prostata perduta" a parte (che non sarebbero obbligatorie, anche se sui social lo sembrano), facciamo il tifo per una rapida ripresa. Il primo ciak di Indiana Jones 5 è stato dato dal regista James Mangold all'inizio di giugno in Inghilterra, in esterni al castello di Bamburgh e in altre location, prevedendo riprese degli interni naturalmente presso i Pinewood Studios. Il cast del lungometraggio, scritto da Mangold con John-Henry & Jez Butterworth, comprende Mads Mikkelsen, Phoebe Waller-Bridge, Boyd Holbrook, Toby Jones, Thomas Kretschmann e Shaunette Renée Wilson. Ci auguriamo che il rallentamento non comprometta la più volte slittata data d'uscita, collocata per ora nel luglio 2022.
Tutti ricordano adesso la gamba frantumata di Harrison durante le riprese di Star Wars Episodio VII - Il risveglio della Forza (2015), incidente comunque più grave di questo, ma c'è nel passato remoto di Ford un episodio specifico legato proprio al prof. Jones. Non è altrettanto noto e vogliamo raccontarvelo. Leggi anche Indiana Jones 5: cosa sappiamo del prossimo capitolo della saga
Indiana Jones, il tempio maledetto e l'ernia del disco
George Lucas rivelò che durante le riprese di Indiana Jones e il tempio maledetto (1984) si verificò un episodio che lo lasciò ammirato delle capacità registiche di Steven Spielberg. Girando la sequenza in cui Indy affronta un thug nella sua camera da letto, per un movimento sbagliato Harrison Ford fu fulminato da un'ernia del disco che gli rese impossibile muoversi e recarsi sul set per giorni e giorni. Per non fermare la lavorazione, Spielberg non solo anticipò tutti i ciak che non coinvolgevano il personaggio (pochi), ma ripianificò le sequenze con Indiana Jones in modo da usare nel maggior numero di inquadrature possibile la sua storica controfigura, Vic Armstrong: questo anche in situazioni che non avrebbero richiesto il buon Vic, per esempio quando Indy dava semplicemente le spalle alla camera. Quando Ford tornò in forma, Spielberg girò gli "inserti" dei suoi primi piani: montati tra il girato effettuato con Armstrong, ingannarono perfettamente il pubblico. Un esempio? Fate caso a quante volte, nella parte finale del Tempio Maledetto, non vedete il viso del protagonista. Lucas, considerando che aveva visto "l'attore protagonista lasciare il set in barella", rimane a oggi stupefatto di come Steven sia riuscito a evitare un disastro economico, solo utilizzando tutte le prerogative dell'arte cinematografica.
Ford all'epoca aveva però una quarantina d'anni: speriamo che Steven Spielberg, rimasto come producer di Indiana Jones 5, abbia risposto alla sicura telefonata che James Mangold gli avrà fatto...
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