Manca poco all'uscita di Black Widow con Scarlett Johansson per l'ultima volta nei panni di Natasha Romanoff, al cinema dal 7 luglio e su Disney+ in Accesso VIP dal 9: prequel alla sua dipartita in Avengers Endgame, Black Widow rappresenta il commiato di Scarlett dal Marvel Cinematic Universe, un passo importante e simbolico, tanto che la star si può definire quasi coautrice del film di Cate Shortland, essendone stata inoltre executive producer. In veste di interprete e corresponsabile del lungometraggio, la Johansson ospite di Good Morning America si è guardata alle spalle e ha riflettuto su quest'ultimo decennio.
È agrodolce. Il mio decennio di lavoro con la famiglia Marvel è stato incredibile. Mi mancherà non rivederla ogni 18 mesi o ogni due anni, erano appuntamenti fissi ai quali non vedevo l'ora di presentarmi. Ma mi sento molto fiera di questo film, penso che sia grandioso uscire col botto. Questo film è così diverso da ogni altro film Marvel che ho fatto finora, quindi sì... direi che è un momento agrodolce.
Black Widow racconta un'avventura di Natasha tra gli avvenimenti di Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, cogliendo l'occasione per approfondire il suo passato, la sua formazione da spia. Conosciamo anche la famiglia disfunzionale dalla quale proviene, in particolare sua "sorella" Yelena (Florence Pugh). Il film è scritto dall'Eric Pearson della serie Agent Carter e vede nel cast David Harbour, Rachel Weisz e Ray Winstone. Sarebbe dovuto uscire nel maggio 2020, ma durante e dopo la pandemia la Fase 4 del Marvel Cinematic Universe è cominciata su Disney+ con WandaVision, The Falcon and the Winter Soldier e Loki, tuttora in corso. Leggi anche Black Widow: recensione dell'assolo di Vedova Nera (e famiglia) tra sentimenti e spettacolo
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