sabato 20 luglio 2019

Elle Fanning: il talento che sognava il musical

Protagonista del Giffoni Film Festival per presentare Teen Spirit, in cui per la prima volta canta.

Una bambina bionda fece irruzione nel mondo del cinema, recitando nel ruolo della figlia di uno Sean Penn affetto da un ritardo mentale in Mi chiamo Sam. Era il Natale del 2001, l’America ancora sconvolta dall’attacco a New York si consolò con una storia commovente. Una stella bambina di otto anni era nata a Hollywood. Il suo nome? Dakota Fanning. Ma non è di lei che qui vogliamo parlare, ma di un’altrettanto bionda sorellina che esordì, sempre in quel film, interpretando Dakota in alcuni flashback in cui aveva quattro anni. Elle, il nome giusto per una ragazza grande amante della moda, ma soprattutto una delle attrici più convincenti di oggi e più promettenti di domani. Sarà ospite lunedì 22 luglio al Giffoni Film Festival, in occasione della prima nazionale del suo nuovo film, Teen Spirit, esordio alla regia del figlio d’arte Max Minghella, in sala dal 29 agosto per Notorious Pictures. 

Ma torniamo a Dakota, che per Mi chiamo Sam fu nominata agli Screen Actors Guild e a molti altri premi, facendosi poi valere in altri film, come Man on Fire, Nascosto nel buio e La guerra dei mondi, di quello Steven Spielberg che la volle anche per la serie televisiva con alieni Taken. Indovinate chi interpretava ancora una volta la sua versione giovane? Ovviamente Elle, che con il passare degli anni iniziò a crearsi una carriera in proprio, tanto che oggi si può senz'altro dire che sia la sorella più talentuosa e famosa.
Nata nel 1998 nella Georgia, con origini irlandesi e tedesche, Elle è figlia di una giocatrice di tennis professionista e di un discreto lanciatore di baseball, ma è tutta la famiglia a chiamare casa il mondo dello sport. La famiglia si trasferì presto a Los Angeles, per facilitare la carriera di Dakota, e poi della sorellina, che dopo piccoli film per famiglie come L’asilo dei papà e Il mio amico a quattro zampe, nel 2006 si fece notare per la prima volta nel grande cinema internazionale nei panni della figlia di Brad Pitt e Cate Blanchett in Babel di Inarritu. La prima volta come protagonista arriva nel 2008, a dieci anni, in Phoebe in Wonderland, nei panni di una bambina vittima della Sindrome di Tourette che vuole recitare in Alice nel paese delle meraviglie.

Dopo un piccolo ruolo ne Il curioso caso di Benjamin Button, eccola irrompere, non già bambina e ancora nella fase circospetta dell’adolescenza, come protagonista assoluta di Somewhere di Sofia Coppola, al fianco del padre (nella finzione) Stephen Dorff, nel corso di lunghe giornate annoiate sullo sfondo del celebre hotel dei divi di Sunset Boulevard, lo Chateau Marmont. Alcune scene vennero anche girate in Italia, a Milano. Per lei fu la prima di tante volte in prima fila in un festival internazionale, con il film che vinse il Leone d’oro a Venezia, per decisione di una giuria presieduta da Quentin Tarantino.

Tutti iniziano a capire come la bionda Elle abbia un talento sconfinato, oltre a un viso angelico. La vogliono in tanti. Fra questi J.J. Abrams per Super 8, Cameron Crowe, che la vuole al fianco di Matt Damon e Scarlett Johansson nello sfortunato La mia vita è uno zoo. È pur sempre una giovane ragazza, per cui subisce forte il fascino di un ruolo come quello della principessa Aurora, alias la Bella addormentata nel bosco, nel kolossal Disney Maleficent, in cui se la deve vedere con una perfida Angelina Jolie. Nel 2015 un ruolo della maturità, proprio mentre l’adolescenza le modifica corpo e voce, con il ruolo di un ragazzo maschio nato nel corpo di una ragazza in 3 generations, al fianco di Susan Sarandon e Naomi Watts.

Arrivano i 18 anni, festeggiati con il primo ruolo in cui esprime in pieno la sua sensualità. Stiamo parlando di The Neon Demon di Nicolas Winding Refn, un delirio horror in cui interpreta un’aspirante modella che arriva a Los Angeles da una piccola città della Georgia. L’anno dopo ancora Sofia Coppola, con L'inganno, questa volta il festival è quello di Cannes e il premio ottenuto è quella per la regia. Insieme a lei, oltre a Colin Farrell, in cast tutto al femminile, da Nicole Kidman a Kirsten Dunst. Una ragazza ormai diventata un’icona di bellezza, tanto che il marchio L’Oreal la sceglie, proprio nel maggio di quell’anno, come importante e nuova testimonial. In settembre presenta a Toronto, e poi nelle sale senza lasciare traccia, Mary Shelley, in cui interpreta l’autrice del romanzo gotico di culto Frankenstein.

Arriviamo alla sua nuova scommessa, in cui rende concreto un suo sogno da sempre, quello di cantare al cinema, lei grande amante dei musical. Lo fa per di più esercitandosi con un accento, quello polacco, interpretando Violet, una ragazza appassionata di musica che vive con la madre in una fattoria isolata dell’Isola di Wight, che si trova alle prese con un provino in un talent show che le potrebbe cambiare la vita. Il film è l’esordio del figlio d’arte Max Minghella, finora impegnato come attore. Al suo fianco Rebecca Hall, Zlatko Buric. Elle Fanning sarà protagonista della giornata di lunedì 22 luglio al Giffoni Film Festival, dove parteciperà all’anteprima nazionale di Teen Spirit, in arrivo poi dal 29 agosto nelle sale italiane.



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