Presentati oggi a Roma i film che parteciperanno nelle varie sezioni della 76esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, in programma dal 28 agosto al 7 settembre.
Ci sono i grandi nomi: Roman Polanski über Alles, senza dubbio, ma anche Olivier Assayas, Robert Guédiguian, Pablo Larraìn, Roy Andersson, Hirokazu Kore-eda, e il cinese Lou Ye. Ci sono cinecomic sui generis come il Joker di Todd Phillips con Joaquin Phoenix e Robert De Niro, la fantascienza della coppia James Gray / Brad Pitt, quella di Ad Astra. Ci sono i film Netflix, che poi sono The Laudromat di Steven Soderbergh e Marriage Story di Noah Baumbach. Ci sono le scommesse (che sono tante, a partire da Ciro Guerra e Tiagu Guedes, passando per la Shannon Murphy unica donna - esordiente - in concorso) e ci sono tre italiani scelti con coraggio. Perché a concorrere al Leone d’Oro ci sono Pietro Marcello, Franco Maresco e Mario Martone, mentre Francesca Archibugi e Gabriele Salvatores sono fuori concorso: ed è giusto così, me ne arrogo il diritto di scriverlo a film non visti, dando ragione al direttore della Mostra, Alberto Barbera
E questo solo per rimanere, appunto, legati al concorso del Festival di Venezia 2019, giunto alla sua 76esima edizione, perché nelle altre sezioni il discorso è ancora più complesso e variegato.
I festival - lo dice esplicitamente il direttore quando viene punzecchiato sulla rivalità con Cannes (giudicata già vinta, con una battura dal presidente Baratta), e sui titoli che ci sono o non ci sono - si fanno con i materiali filmici che si hanno a disposizione nei tempi utili alla loro costruzione, certo, ma sono anche figli di uno sguardo e di un’attenzione particolare per il cinema, di una curiosità senza troppe barriere che Barbera e i suoi sembrano aver fatto loro da diversi anni a questa parte: e la grande varietà del concorso di quest’anno, così mutevole e difficile da inquadrare nel suo complesso, sembra confermarlo.
Una sola donna in concorso, sì, e Barbera è costretto a giustificarsi, correndo i tempi che corrono, avendo sottolineato comunque a più riprese che i film diretti da donne nelle altre sezioni sono molti, così come molti i ritratti femminili diretti da uomini che però mostrano “una sensibilità nuova, segno che le cose stanno cambiando anche per loro”.
E poi, ci sono altre due linee importanti, dentro la 76a edizione della Mostra del Cinema, oltre a questa serie di storie di donne di tutto il mondo. La prima è quella che vede i registi lavorare sulla storia e sulla sua ricostruzione, attenta e minuziosa, cercando e riuscendo al tempo stesso nel parlare del presente raccontando il passato: il J’Accuse di Polanski ne è forse l’esempio più evidente.
La seconda è quella di storie che non cercano di inventarsi nuovi mondi, rifugiandosi nella fantasia, ma che osservano il reale con tanta attenzione e con uno sguardo tale da riuscire a sublimarlo, cogliendone ciò che ne è sottostante.
Per ora sul Festival di Venezia 2019, questo è tutto quello che possiamo dire. Di più diremo dal 28 agosto, quando la Mostra prenderà il via e noi di Comingsoon.it vi racconteremo il maggior numero possibili di film presenti nel suo programma completo e ufficiale.
Il Programma Ufficiale del Festival di Venezia 2019
Film in Concorso
- The Truth di Hirokazu Kore-eda
- The Perfect Candidate di Haifaa Al-Mansour (Arabia Saudita, Germania)
- Om Det Oandliga (About Endlessness) di Roy Andersson (Svezia, Germania, Norvegia)
- Wasp Network di Olivier Assayas (Francia, Belgio)
- Marriage Story di Noah Baumbach (USA)
- Guest of Honour di Atom Egoyan (Canada)
- Ad Astra di James Gray (USA)
- A Herdade di Tiago Guedes (Portogallo, Francia)
- Gloria Mundi di Robert Guediguian (Francia, Italia)
- Waiting for the Barbarians di Ciro Guerra (Italia)
- Ema di Pablo Larrain (Cile)
- Lan Xin Da Ju Yuan (Saturday Fiction) di Lou Ye (Cina)
- Martin Eden di Pietro Marcello (Italia)
- La Mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco (Italia)
- The Painted Bird di Vaclav Marhoul (Repubblica Ceca, Ucraina, Repubblica Slovacca)
- Il Sindaco del Rione Sanità di Mario Martone (Italia)
- Babyteeth di Shannon Murphy (Australia)
- Joker di Todd Phillips (USA)
- J'Accuse di Roman Polanski (Francia, Italia)
- The Laundrymat di Steven Soderbergh (USA)
- Ji Yuan Tai Qi Hao (No. 7 Cherry Lane) di Yonfan (Hong Kong)
Film fuori Concorso
- Seberg di Benedict Andrews (USA)
- Mosul di Matthew Michael Carnahan (USA)
- Adults in the Room di Costas-Gravas (Francia, Grecia)
- The King di David Michod (Regno Unito, Ungheria)
- Vivere di Francesca Archibugi (Italia)
- The Burt Orange Hersey di Giuseppe Captonidi (Regno Unito, Italia)
- Tutto Il Mio Folle Amore di Gabriele Salvatores (Italia)
- Woman di Yann Arthus-Betrand e Anastasia Mikova (Francia)
- 45 Seconds of Laughter di Tim Robbins (USA)
- Roger Waters Us + Them di Sean Evans, Roger Waters (Regno Unito)
- I Diari Di Angela-Noi Due Cineasti. Capitolo Secondo di Yervant Gianikian (Italia)
- Citizen K di Alex Gibny (Regno Unito, USA)
- Citizen Rosi di Didi Gnocchi, Carolina Rosi (Italia)
- The Kingmaker di Lauren Greenfeld (USA)
- State Funeral di Segi Lonznitsa (Paesi Bassi, Lituania)
- Colective (Collective) di Alexander Nanau (Romania, Lussemburgo)
- Il Pianeta In Mare di Andrea Segre (Italia)
Film della Sezione Orizzonti
- Zumiriki di Oskar Alegra (Spagna)
- Bik Eneich (Un Fils) di Mehdi M. Barsaoui (Tunisia, Francia, Libano, Qatar)
- Blanco un Blanco di Theo Court (Spagna, Cile, Francia)
- Mes Jours de Gloire di Antoine De Bary (Francia)
- Nevia di Nunzia De Stefano (Italia)
- Pelikanblut di Katrin Gebbe (Germania, Bulgaria)
- Moffie di Oliver Hermanus (Sud Africa)
- Rialto di Peter Mackie Burns (Irlanda)
- Borotmokmedi (The Criminal Man) di Dmitry Mamuliya (Georgia, Russia)
- Revenier di Jessica Palud (Francia)
- Giants Being Lonely di Grear Patterson (USA)
- Verdict di Ribay Gutierrez (Filippine)
- Qiqiu (Balloon) di Pema Tseden (Cina)
- Metri Shesho Nim (Just 6.5) di Saeed Roustaee (Iran)
- Chola (Shadow of Water) di Sasidharan Sanal Kumar (India)
- Hava, Maryam, Ayesha di Sahraa Karimi (Afghanistan)
- Sole di Carlo Sironi (Italia, Polonia)
Le Proiezioni Speciali
- No One Left Behind di Guillermo Arriaga (Messico)
- Electric Swan di Konstantina Kotzamani (Francia, Grecia, Argentina)
- Irreversible - Inversion Integrale di Gaspar Noe (Francia)
- ZeroZeroZero di Stefano Sollima (Italia)
- The New Pope di Paolo Sorrentino (Italia, Francia, Spagna)
- Never Just A Dream: Stanley Kubrick and Eyes Wide Shut di Matt Wells (Regno Unito)
- Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick (USA, Regno Unito)
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