Steven Spielberg detiene ufficialmente un record prestigioso dall'ultimo weekend: dopo che Ready Player One ha superato i 475 milioni di dollari registrati in tutto il mondo, l’incasso cumulativo dei 31 film che Steven ha realizzato in 43 anni (partendo da Sugarland Express) ha superato la fatidica soglia dei 10 miliardi di dollari. Grazie anche alla sua indubbia prolificità, Spielberg è diventato praticamente imbattibile.
Facile pensare che i risultati pazzeschi di un James Cameron con Avatar (2.788.000.000) o Titanic (2.187.000.000) siano sconosciuti anche a Spielberg, ma Cameron non ha assolutamente all'attivo la stessa quantità di opere che vanta il buon Spielberg, Secondo alcune valutazioni, pare persino che soltanto 1941 Allarme a Hollywood e Always dal 1976 non abbiano raggiunto i 100 milioni d’incassi mondiali, e questo non tenendo conto dell'inflazione, altrimenti le cifre sarebbero ancora più da capogiro.
Insomma, Steven Spielberg a 71 anni è ancora il "ragazzo d'oro di Hollywood", nonostante a essere onesti negli ultimi dieci anni abbia mosso cifre piuttosto tiepide (e sia incappato anche nel flop del Grande Gigante Gentile). Il record salirà? Estremamente probabile: non tanto per il ventilato remake di West Side Story, ma per un quinto Indiana Jones previsto nel 2020 e il primo cinecomic della sua carriera, Blackhawk, per la Warner / DC.
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