Gli anni Settanta tornano a farla da padrone nell'ultimo film di Ben Wheatley proiettato alla cerimonia di chiusura del Torino Film Festival. Lo testimoniano i pantaloni a zampa, i dolcevita, le spalline nelle giacche dei completi e i colori accesi che spiccano tra la polvere e i detriti dell'unica location, un magazzino abbandonato. Free Fire, il titolo è eloquente, ha per protagonisti armi e proiettili volanti in una sparatoria che continua fino al "cut to black".
Boston. Justine (il premio Oscar Brie Larson) è l'intermediario tra due rappresentanti dell'IRA, Chris (Cillian Murphy) e Frank (Michael Smiley), e dei contrabbandieri d'armi sudafricani molto chiacchieroni. L'intoppo è dietro l'angolo e la trattativa si trasforma presto in una resa dei conti all'ultimo proiettile, in cui i soldi sono l'unico obiettivo.
Il sesto lavoro di Wheatley, in chiusura anche al London Film Festival tenutosi lo scorso ottobre, è divertente e immediato, fatto di sangue e umorismo. Una comicità condita da buffi accenti (un must vederlo in lingua originale) e tenuta insieme dalla forte alchimia tra i personaggi. Il cast è eccezionale e il film gli deve molto. Perché non basta una buona sceneggiatura, scritta a quattro mani con la compagna di lunga data Amy Jump, e un montaggio dal ritmo incalzante se i protagonisti non reggono il gioco. E seppur tipizzati in categorie (i duri senza scrupoli, gli stupidi fattoni, i belli e affascinanti) tutti gli attori coinvolti dimostrano che non ci sono ruoli secondari.
Non mancano, dunque, i colpi di scena e i ribaltamenti di fortuna: Free Fire è azione allo stato puro, una pellicola senza fronzoli o abbellimenti ma brillantemente preparata e studiata sul set in ogni piccolo dettaglio. Adrenalinico.
(Free Fire); Regia: Ben Wheatley; sceneggiatura: Amy Jump, Ben Wheatley; fotografia: Laurie Rose; montaggio: Amy Jump, Ben Wheatley; musica: Ben Salisbury, Geoff Barrow; interpreti: Brie Larson, Armie Hammer, Cillian Murphy, Michael Smiley, Sharlto Copley, Jack Reynor, Sam Riley, Babou Ceesay, Noah Taylor, Enzo Cilenti; produzione: Film4, Protagonist Pictures, Rook Films; origine: UK, 2016; durata: 90'
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