Questa città è troppo piccola per tutte e due! Sadako V Kayako, il crossover tra The Ring e Ju-On (The Grudge) sembra partire da queste premesse. L'horror contemporaneo è ormai vittima di questa mancanza di innovazione e il ripresentarsi di scontri che dovrebbero rivelarsi epici nasconde sempre un rischio flop. Così come Freddie Vs Jason e Alien Vs Predator, il film sembra solo un pretesto per attirare gli amanti del genere nelle sale.
La trama riporta prima in vita Sadako che riappare a tormentare due avventate studentesse universitarie, colpevoli di aver involontariamente riesumato la famigerata cassetta. Allo stesso tempo la liceale Suzuka si trasferisce vicino alla casa che ospita gli spiriti di Kayako e suo figlio Toshio, e incuriosita dalla scomparsa di alcuni bambini locali si introduce a suo discapito dove non dovrebbe. Unica soluzione per spezzare entrambe le maledizioni sarà dunque unire le forze e far scontrare le inquietanti regine dell'ombra.
Nonostante gli originali franchise abbiano riscosso grande successo e esplorato i meandri del genere con crude immagini, pause drammatiche e suoni inquietanti, creando così uno stile ben riconoscibile, Sadako V Kayako non convince.
Shiraishi dirige una quasi commedia con spruzzi di sangue, capelli assassini e donne disarticolate, appiattendo un potenziale successo a uno sviluppo lento che relega il tanto atteso scontro agli ultimi venti minuti di film. L'inquietudine non cresce. Ma c'è sempre spazio per un sequel.
(Sadako V Kayako); Regia: Kôji Shiraishi; sceneggiatura: Kôji Shiraishi, Takashi Shimizu, Kôji Suzuki; musica: Kôji Endô; interpreti: Mizuki Yamamoto, Tina Tamashiro, Aimi Satsukawa; produzione: Kadokawa, NBCUniversal Entertainment; origine: Giappone, 2016; durata: 98'
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