mercoledì 29 marzo 2023

Marvel, Victoria Alonso licenziata per essersi opposta alla censura anti-LGBTQ per un riferimento in Ant-Man 3

Ci sono nuovi aggiornamenti riguardanti il licenziamento di Victoria Alonso, vice-presidente dei Marvel Studios e responsabile della sezione VFX dell'azienda. Le ultime informazioni svelavano che la produttrice potesse essere stata allontanata a causa del suo coinvolgimento nella produzione e promozione di Argentina, 1985, pellicola prodotta da Prime Video e concorrente ai Premi Oscar di quest'anno nella categoria Miglior film straniero. Come aveva però dichiarato la legale di Alonso, l'avvocata Patty Glaser in un comunicato recentemente diffuso "l'idea che Disney avesse licenziato Victoria per un film a cui lei era legata intimamente e per il quale aveva ricevuto il benestare dell'azienda è semplicemente ridicola. Victoria è una donna gay latina ed è stata messa a tacere perché si è rifiutata di sottostare a qualcosa che lei riteneva oltraggioso". Dalle sue parole è evidente che alla base del licenziamento della produttrice argentina c'è stato un conflitto di idee alquanto violento con i Marvel Studios.

Marvel, Victoria Alonso si è rifiutata di cedere alla censura anti-LGBTQ+ e per questo è stata licenziata

I nuovi sviluppi sono stati raccontati da The Hollywood Reporter, secondo cui alcune fonti interne ai Marvel Studios avrebbero confermato le parole di Glaser, rivelando che il licenziamento di Victoria Alonso è avvenuto perché la produttrice si è rifiutata di cedere alla censura anti-LGBTQ+ e cancellare un riferimento gay presente in Ant-Man and the Wasp: QuantumaniaDisney, qualche giorno fa, aveva diffuso un comunicato che tra le motivazioni riportava una "rottura del contratto e una diretta violazione della politica della compagnia", lasciando vagamente intendere che la stessa Alonso fosse responsabile del suo licenziamento per aver violato le direttive dell'azienda. 

Queste direttive, stando alle fonti interne che hanno diffuso le ultime news, riguardavano la censura dei riferimenti gay e del Pride presenti in Ant-Man 3: in una delle scene iniziali, mentre Scott Lang (Paul Rudd) cammina per strada, si può notare una bandiera arcobaleno che sventola e la parola Pride. Questa scena è stata mostrata senza alcun problema nella maggior parte dei paesi in cui il film è arrivato nelle sale, ma per la versione del film che sarebbe dovuta uscire in Kuwait, considerate le restrittive leggi anti-LGTBQ+, la scena doveva essere editata e modificata in maniera tale da cancellare qualsiasi riferimento alla comunità queer. 

Alonso, dichiaratamente omosessuale, non si è mai sottratta dal parlare pubblicamente contro le norme anti-LGBTQ, usando il suo privilegio e la sua posizione per sfidare, insieme a numerosi colleghi della Pixar, la controversa legge denominata dai media 'Dont' Say Gay' che è stata approvata in Florida e promossa dal partito repubblicano. Il governatore Ron DeSantis l'ha firmata, decretandone la validità e secondo tale legge viene vietata l'istruzione sull'orientamento sessuale e l'identità di genere dalla scuola materna fino alla terza elementare. Una legge che è, in realtà, fortemente discriminatoria nei confronti dei membti della comunità LGBTQ+. A detta delle fonti interne alla Disney, quando è arrivata la richiesta di editare per la versione del Kuwait quella famosa scena di Ant-Man 3Alonso si è rifiutata, obbligando i Marvel Studios a rivolgersi a uno studio di effetti speciali esterni per completare la richiesta. Oltre alla scena in questione, sono stati eliminati tutti i riferimenti all'alcool e anche la famosa scena che vede coinvolto M.O.D.O.K. (Corey Stroll), con le natiche in bella vista. Al momento non sono state rilasciate dichiarazioni dai legali Disney o da Glaser.

Non è la prima volta che Disney interviene per censurare alcune scene per paesi dove le norme anti-LGBTQ sono particolarmente restrittive: sempre per il Kuwait ha dovuto cancellare una scena da Black Panther: Wakanda Forever che mostrava la relazione tra Ayo (Florence Kasumba) e Aneka (Michaela Coel). E interi film non sono arrivati in questi territori, come Eternals, per la presenza di una coppia omosessuale nella storia. Disney ha sempre cercato di rispettare il lavoro dei propri artisti e condividere le storie così come sono state da loro concepite - così si legge nella dichiarazione riguardante le scelte di editing - e che nel caso in cui non avessero ritenuto opportuno editare le storie, allora non ci sarebbe stata alcuna modifica.



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