venerdì 28 febbraio 2025

Kathleen Kennedy e la fine della sua presidenza alla Lucasfilm: "È da tempo che ne discutiamo"

Dopo che nei giorni scorsi è arrivata la notizia ufficiosa delle dimissioni di Kathleen Kennedy dalla Presidenza Lucasfilm, entro la fine dell'anno, sono partite anche le speculazioni sulla sua possibile successione. Il reporter Mike Flemng Jr. di Deadline ha deciso di andare direttamente alla fonte, cioè di chiedere alla stessa Kathleen una conferma dei suoi piani per il futuro prossimo e più lontano. Riassumiamo alcuni punti cardine dell'intervista, ma anticipiamo: sì, l'intenzione assolutamente c'è, ma le tempistiche non sono chiare né a lei né alla Disney. Leggi anche Lucasfilm, Kathleen Kennedy lascerà la Presidenza a fine 2025 Lucasfilm, Dave Filoni nuovo presidente dopo Kathleen Kennedy? Con o senza Jon Favreau?

Kathleen Kennedy conferma di voler lasciare la presidenza Lucasfilm, ma non ci sono date, ecco i progetti in ballo

Kathleen Kennedy è diventata presidente della Lucasfilm quando George Lucas ha completato la vendita dell'azienda alla Disney, nell'autunno del 2012. È vero, il suo "mandato" sta arrivando alla fine, ma non la sua collaborazione con la casa di Star Wars: "Lo voglio dire forte e chiaro: io non vado in pensione, morirò facendo film. [...] Quello che sta succedendo alla Lucasfilm è che da tempo parlo con Bob e Alan [Iger e Bergman, CEO Disney e copresidente della Disney Entertainment, ndr] della possibile successione. Abbiamo delle persone fantastiche qui, abbiamo tutta l'intenzione di fare un annuncio nei prossimi mesi o nel prossimo anno." Nessun caos, è normale: "Non sarò qui per sempre". Riguardo ai nomi di chi le succederà, top secret: "Ma siamo parte di una grande corporation quotata in borsa, non c'è niente di strano".
Al momento Kennedy sta producendo The Mandalorian & Grogu di Jon Favreau, in sala dal maggio 2026, ritorno al cinema di Star Wars, nonché il film successivo legato alla saga, diretto dallo Shawn Levy reduce da Deadpool & Wolverine. Questi sono i progetti certi di cui lei si occuperà in produzione, indipendentemente dal mantenimento del suo ruolo da presidente. Poi ce ne sono altri in preparazione, sia sotto forma di trilogia sia come film a sé stanti (stanno ancora aspettando una stesura concreta da Taika Waititi per la sua idea starwarsiana, così come da Simon Kinberg, mentre sono rimasti in attesa del prequel di James Mangold, "distratto" da A Complete Unknown). Nell'intervista Kennedy sostiene che, da producer prima che da executive, le sembra normale che tra le opere in lavorazione alcune non decollino e siano cancellate: la stressa soltanto che la popolarità del marchio faccia sentire così tanto loro il fiato sul collo, ingigantendo ciò che per lei è una prassi nel mondo del cinema e dell'audiovisivo. La difficoltà con Star Wars è trovare l'equilibrio tra la tradizione e la necessità di aprirsi a un pubblico nuovo, più giovane, che cambia velocemente gusti e modalità di fruizione del cinema e delle serie: va molto fiera di The Mandalorian, perché da questo punto di vista è l'idea che ha funzionato meglio di tutte. Grande stima anche per Tony Gilroy e Andor, la cui seconda stagione parte su Disney+ il 23 aprile.
"Non ho rimpianti. Mi è piaciuto rimanere con Star Wars tutti questi anni, raccogliere la sfida di espandere Star Wars, mi è piaciuto lavorare con la Disney, è stata fantastica nel sostenere il marchio. L'hanno espanso in modi che non penso George avrebbe mai immaginato. E ho imparato tanto, non ero mai stata un'executive prima. Sono una cineasta, ho affrontato l'impegno da cineasta, mi piace lavorare con chi fa i film." Leggi anche Star Wars: grandi novità su New Jedi Order, il film con Daisy Ridley è salvo?



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