domenica 18 febbraio 2024

Il Favoloso Mondo di Amelie: dopo il successo del film, Audrey Tautou voleva smettere di recitare

Chi non ha visto almeno una volta Il favoloso mondo di Amélie? La commedia del 2002, scritta e diretta da Jean-Pierre Jeunet, è diventata un vero e proprio classico. La sua protagonista, a tutti gli effetti, è un'icona del grande schermo, complice l'adorabile interpretazione di Audrey Tautou. Il regista è stato intervistato da People in occasione del ritorno del film nelle sale americane, in occasione di San Valentino. Ai microfoni del magazine, Jeunet ha svelato un retroscena dolceamaro che riguarda proprio l'attrice francese.

Amélie Poulain non ha bisogno di presentazioni. Il suo sguardo sbarazzino e la sua stravagante personalità hanno riscosso un successo monumentale in tutto il mondo (al box office, ha incassato 174 milioni di dollari). La pellicola, non a caso, ha ottenuto ben cinque nomination ai Premi Oscar. Per quei pochi che non la ricordassero o sono troppo giovani per averla vista, ecco la trama de Il Favolodo mondo di Amélie.

La protagonista (Audrey Tautou) vive a Parigi e lavora come cameriera al Cafè des 2 Moulins a Montmartre. Dopo la tragica perdita della mamma, Amélie si è immersa in un mondo tutto suo, fatto di piccole cose e buffi rituali.
In seguito ad una serie di curiosi eventi, la ragazza troverà la sua vocazione: rimettere a posto ciò che non funziona nella vita delle persone vicine. L'incontro con Nino Quincampoix (Mathieu Kassovitz), che colleziona fototessere gettate via, scuoterà improvvisamente il suo piccolo universo.

Jean-Pierre Jeunet, 70 anni, ha svelato che, quando ha realizzato il film, non aveva la minima idea di ciò Amélie sarebbe diventata per il mondo del cinema. "Quando sei davanti alla tua pagina bianca, pensi 'chi sarà interessato a questa m**da'? Hai qualche dubbio, è normale. E la prima reazione è stata pessima, perché era il Festival di Cannes." Proprio così: Il Favoloso Mondo di Amélie fu rifiutato dal team della kermesse.

Ma era la migliore pubblicità che potessimo avere, perché in Francia era uno scandalo. Ci ha portato bene, in effetti!

Delle cinque candidature ricevute dall'Academy, tuttavia, la commedia romantica non ha portato a casa nemmeno un premio. Una piccola sconfitta che brucia ancora un po' al regista. "Mi manca la statuetta, perché è bellissima. Mi manca sul mio scaffale. Probabilmente, la prossima volta che verrò su Hollywood Boulevard, ne comprerò una falsa."

Il Favoloso Mondo di Amélie, Audrey Tautou odiava essere famosa

Audrey Tautou, tuttavia, non ha vissuto con altrettanto entusiasmo l'esorbitante popolarità che ha fatto seguito alla sua interpretazione. Jeunet ha raccontato che l'attrice odia stare al centro dell'attenzione. Dunque, quando si è ritrovata sulla cresta dell'onda, ha rischiato di cadere in depressione.

Dopo Amélie, [Audrey, ndr] era totalmente depressa. E mi ha detto: 'Cambierò lavoro. Lascerò il lavoro perché odio essere riconosciuta per strada. Odio quando mi scattano una foto senza autorizzazione.' E io ho risposto: 'Va bene, stanno cercando una cassiera al supermercato, ci metto una buona parola per te'. E lei: 'Sì, lo so, sono fortunata'. 'Sì, sei fortunata - ho ribattuto - Non lamentarti. Ok? La vita è dura per tutti. Quindi fai uno sforzo e sopravviverai.

Il regista ha aggiunto che la Tautou, seppur riservata, è ironica e ha un carattere molto forte e spiritoso. A tal proposito, ha condiviso un piccolo aneddoto che riguarda l'incontro con il presidente Jacques Chirac per una proiezione privata de Il Favoloso Mondo di Amélie. Audrey è arrivata un po' in ritardo, così Chirac l'ha punzecchiata: "Oh, pensavo che non dovessi essere qui". L'attrice ha prontamente risposto: "Deve controllare le sue fonti".

Anche dal punto di vista professionale Jeunet ha speso splendide parole per la protagonista de Il Codice da Vinci: "È in grado di fare tutto. È divertente, sa piangere, sa ridere. Ed è molto precisa, in termini di tecnica. Per me è un'attrice perfetta, assolutamente perfetta".

In effetti, se escludiamo il già citato thriller diretto da Ron Howard, per il resto della sua carriera Audrey Tautou ha evitato con cura ruoli di grande richiamo in produzioni mainstream. Ha lavorato prevalentemente con registi francesi, tra cui Michel Gondry e Cédric Klapisch. La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 2019, nella commedia Jesus Rolls - Quintana è tornato!, scritta e diretta da John Turturro.

Chiudiamo con una piccola curiosità. Nel 2023, più di vent’anni dopo l’uscita del film, Jean-Pierre Jeunet ha realizzato La véritable histoire d’Amélie Poulain. Un cortometraggio che svela che Amélie Poulain, in origine, avrebbe dovuto essere in realtà una spia del KGB. Riuscite a immaginare la dolce e schiva cameriera raccogliere indizi per i servizi segreti?



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