venerdì 23 luglio 2021

Warner Bros: un futuro di film, ma cinema e streaming non in contemporanea

Con le polemiche degli esercenti americani contro gli incassi inferiori alle aspettative di Black Widow, per molti legati alla disponibilità contemporanea del film in streaming, anche Jason Kilar, CEO della Warnermedia, è voluto intervenire sul rapporto tra i vari canali al momento disponibili per i film, serie e miniserie. In un incontro con gli investitori, Kilar a nome della Warner Bros ha voluto innanzitutto chiarire che non c'è intenzione di relegare in secondo piano la forma narrativa del lungometraggio in favore della serialità televisiva. Qualcosa però va tenuto in conto quando si tratterà di decidere il canale in cui condividere col pubblico un determinato film.

"Naturalmente i lungometraggi hanno per noi importanza e continueranno ad averla, hanno importanza anche a casa, per quanto riguarda l'esito che abbiamo riscontrato da parte degli abbonati a HBOMax". Kilar si riferisce qui alla piattaforma di streaming proprietaria della WarnerMedia, HBO Max, non ancora attiva in Italia e al centro di polemiche nei mesi scorsi, per la decisione della Warner Bros di distribuire in sala i propri film del 2021 in contemporanea con la loro disponibilità in streaming sul servizio (solo negli States). Kilar ha tuttavia ribadito che tale strategia non varrà più dal 2022, e che invece l'idea sarebbe quella di tornare a dare una precedenza al cinema, seppur non più tradizionale com'era prima della pandemia: i film sbarcherebbero in digitale non dopo la vecchia finestra di 90-100 giorni dall'uscita nelle sale, ma indicativamente un mese e mezzo dopo.
Ciò però vale solo per le opere originariamente pensate in funzione del cinema, onde non perdere cineasti di assoluto valore come Christopher Nolan. In generale tuttavia "film" non sarà in automatico sinonimo di sala: la Warner ha infatti in cantiere per il 2022 non meno di dieci lungometraggi prodotti appositamente per lo streaming, non ultimo Batgirl.
S'intuisce da parte di Kilar un gioco di equilibrismo tra azionisti ed esercenti, non dissimile da quanto sta cercando di fare la Disney negli ultimi mesi. Leggi anche La finestra tra sala e streaming si ridurrà in pianta stabile? Il parere della Disney Shang-Chi e Free Guy al cinema per 45 giorni, Disney+ può aspettare



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