Walter Veltroni, già giornalista, politico di spicco e autore di libri, dirigerà un film biografico su Pio La Torre, uno degli eroi della lotta alla mafia, ucciso quasi 40 anni fa, il 30 aprile del 1982, a Palermo, quando era segretario regionale del PCI in Sicilia.
Il film è stato scritto dallo stesso Veltroni, che con questo nuovo firmerà il suo settimo lungometraggio, e le riprese si svolgeranno tra Palermo e la Sicilia, e Roma. La vita di Pio La Torre emergerà da interviste, registrazioni di processi, testimonianze, archivi delle tv locali siciliane, interventi ai congressi di partito o in parlamento, come quello dopo la tragedia di Punta Raisi del 1979, e la vita privata, dai ricordi e dalle immagini inedite condivise dalla famiglia.
Ad annunciarlo è stata Minerva Pictures, storia società di produzione attiva nel mercato cinematografico e audiovisivo da oltre sessant’anni, che sta anche per tornare - dopo 17 anni di assenza - nel settore della distribuzione indipendente, con un listino per la prossima stagione composto da sette film che verrà presentato al prossimo Cinè di Riccione, il 21 luglio.
Pio la Torre fu ucciso quando in Sicilia l’intreccio tra mafia, terrorismo politico e Stato deviato si manifestò nel modo più cruento. Nel volgere di tre anni, insieme a esponenti delle forze dell’ordine, magistrati e professionisti, furono uccisi Boris Giuliano, Cesare Terranova, Piersanti Mattarella, Gaetano Costa, Carlo Alberto dalla Chiesa. La mafia, come tornerà a fare dieci anni dopo con gli omicidi di Falcone e Borsellino, si intreccia con la politica e il potere, si fa, di volta in volta, mandante ed esecutore di assassini e stragi. Pio la Torre e Rosario di Salvo, suo autista e amico, vengono uccisi perché il leader politico della sinistra siciliana ha denunciato con forza il carattere della mafia come sistema, ha approntato una legge che introduceva il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni e si è opposto alla costruzione di una base americana a Comiso che aveva destato forte interesse nelle organizzazioni criminali.
Nel 2007, la Corte d'Assise d'Appello di Palermo ha emesso l'ultima di una serie di sentenze, che hanno individuato in alcuni boss di Cosa Nostra i mandanti dell'omicidio.
Ma alcuni documenti di Giovanni Falcone recentemente desecretati riconducono l’uccisione di La Torre, come quelle di altri esponenti politici tra il 1978 e il 1982, anche all’interno del citato filone di delitti politico-mafiosi, che intrecciano le istanze congiunte di criminalità, terrorismo nero, segmenti deviati dello Stato.
Ha dichiarato Gianluca Curti, Amministratore Delegato di Minerva Pictures:
“Per Minerva Pictures è un onore portare all’attenzione del pubblico storie come quella di Pio La Torre. Un uomo guidato da grandi valori umani e civili e da un grande senso di giustizia sociale, tema anche oggi al centro del dibattito. La sua visione, a quarant’anni dalla scomparsa, assume un significato e un valore ancora più ampi. Sono particolarmente felice che sia un grande autore come Walter Veltroni a firmare questo doveroso, primo omaggio. Non escludiamo di lavorare anche su un film di finzione incentrato sulla figura di Pio la Torre. Atto dovuto per un uomo che tanto ha dato alla vita democratica del paese.”
Questa invece la dichiarazione ufficiale di Walter Veltroni:
“Conoscevo da anni Pio e gli volevo bene. Occuparmi della sua vita e dell’assassinio suo e di Rosario di Salvo è un onore e una grande responsabilità. Con la collaborazione dei suoi figli Franco e Filippo e dei suoi tanti amici e compagni cercheremo di ricostruire la vita di un dirigente della sinistra, di un uomo che non ha mai smesso di combattere mafia e poteri forti, che ha aiutato il paese a comprendere e combattere il sistema mafioso.”
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