Il cliente, premio Oscar come miglior film straniero nel 2017, è diretto da Asghar Farhadi, autore iraniano che ha firmato anche Il passato e Una separazione, per il quale aveva già ricevuto dall'Academy una nomination per la migliore sceneggiatura. Ambientato a Teheran, Il cliente ha anche ricevuto inoltre al Festival di Cannes i premi per il miglior attore (Shahab Hosseini) e per la migliore sceneggiatura, ad opera dello stesso regista.
Il cliente, la trama del film premio Oscar
Il cliente racconta di Emad e Rana, una coppia di attori in quel di Teheran, Iran. Impegnati a mettere in scena Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, sono momentaneamente costretti a lasciare la propria casa per poterla ristrutturare. Accettano quindi l'aiuto di un amico per trovare una sistemazione provvisoria, senza però essere informati del fatto che era dimora e luogo di lavoro di una prostituta: dopo che Rana viene aggredita e violentata da un uomo, la vita dei due coniugi viene stravolta. Rana è travolta dalla vergogna e vorrebbe mettere tutto a tacere, mentre Emad vorrebbe denunciare tutto e cova via via sentimenti di vendetta sempre più feroci. Il violentatore ha lasciato indizi sul suo passaggio... Leggi anche Il cliente: la recensione di Federico Gironi
Il cliente, ecco come il regista descrive il suo film
Stimato cineasta iraniano di fama internazionale, Asghar Farhadi ha usato queste parole per descrivere Il cliente, nonché le intenzioni poetiche e sociali dietro alla sua sceneggiatura. Nell'intervista a Curzonblog, Asghar ne inquadra così i temi.
Avrei serie difficoltà a definire o riassumere Il cliente, o anche a dire cosa significhi per me questo racconto. Tutto dipende dai temi che stanno a cuore allo spettatore e dalla sua mentalità. Se lo vedi come un film sul sociale, ti ricorderai quegli elementi. Altri potranno vederlo come un apologo morale, o anche da un punto di vista del tutto diverso. Quello che posso dire è che, ancora una volta, un mio film affronta la complessità delle relazioni umane, specialmente nell'ambito di una famiglia.
Al di là delle relazioni, l'ambientazione stessa, la grande città di Teheran, è coprotagonista di Il cliente: la scelta dell'opera che Emad e Rana rappresentano, Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, ha per il regista una rilevanza contemporanea.
Teheran oggi è molto vicina alla New York descritta da Miller all'inizio del suo dramma. Una città che affronta il cambiamento a velocità vertiginosa, distruggendo tutto ciò che è vecchio, frutteti e giardini, per rimpiazzarli con torri. È proprio l'ambiente in cui vive il commesso viaggiatore. [...] Teheran cambia in modo frenetico, anarchico e irrazionale. Quando un film racconta la storia di una famiglia, la casa naturalmente ha un ruolo di rilievo.
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