Ok, noi lo abbiamo detto già al tempo della presentazione veneziana del film, lo scorso settembre: il Suspiria di Guadagnino (al cinema dal 1 gennaio 2019) non è un horror, perlomeno non un horror come normalmente si intende l'horror. Nelle mani del regista di Io sono l'amore e Chiamami col tuo nome, la storia del film del 1977 di Dario Argento si è espansa e allargata, lo stile è cambiato radicalmente, i temi si sono moltiplicati.
Ma, nonostante questa premessa, alla fine sempre di Suspiria si tratta, con la sua scuola di danza, le sue streghe e le morti delle studentesse. Quindi, per quanto Guadagnino possa essersi allontanato, e riletto il genere con occhi nuovi, da certe immagini non ci si poteva allontanare.
Per raccontarci la genesi e la realizzazione delle scene puramente horror del film, ecco qui una featurette di Suspiria nella quale Mark Coulier, specialista nel trucco prostetico, scende nei dettagli e commenta così la collaborazione con Guadagnino: "È meraviglioso fare un film dell'orrore con un regista non specializzato in film horror, perché offre una prospettiva del tutto nuova."
La trama ufficiale di Suspiria:
In una scuola di danza famosa in tutto il mondo, l'oscurità inghiottirà la sua direttrice artistica (Tilda Swinton), un'ambiziosa e giovane ballerina (Dakota Johnson), e uno psicoterapeuta in lutto (Lutz Ebersdorf). Alcuni soccomberanno all'incubo. Altri alla fine si sveglieranno.
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