martedì 10 giugno 2025

Sydney Sweeney ingrassa di quasi 14 chili per interpretare la boxer Christy Martin: "Mi sentivo fortissima!"

Si fa una certa fatica a inseguire gli impegni di Sydney Sweeney, una delle attrici più lanciate nel firmamento hollywoodiano negli ultimi tempi: la rivedremo tra qualche giorno in Echo Valley (in basso il trailer), nella terza stagione di Euphoria, in The Housemaid di Paul Feig, in Americana con Paul Walter Houser e nel remake di Barbarella, mentre valuta di interpretare una delle due protagoniste nell'adattamento del videogioco Split Fiction. Contemporaneamente, ha trovato il tempo per ingrassare e allenarsi non poco, per interpretare il film biografico dedicato a Christy Martin, star della boxe femminile tra gli anni Novanta e Duemila. Un processo fisicamente impegnativo che ha raccontato a W Magazine.
[Foto di Christy Martin a cura di DONKINGBOX, da Wikimedia Commons] Leggi anche Euphoria 3, Sydney Sweeney commenta quel dettaglio trapelato sul futuro di Cassie

Sydney Sweeney per diventare la boxer Christy Martin: "Non entravo più nei miei vestiti!"

Sydney Sweeney, classe 1997, non ha esattamente un fisico possente, ma quando ha accettato di portare sullo schermo la storia della pugile Christy Martin, ha dovuto intraprendere un percorso di dieta e allenamenti molto impegnativo. Christy Martin, ora cinquantaseienne, ha vinto 49 incontri sui 59 disputati (32 per KO, con 3 pari) tra il 1989 e il 2012, ed è stata inserita nell'International Boxing Hall of Fame nel 2020. La sua è una storia di resistenza fisica a tutto tondo, visto che nel 2010 fu la vittima di un tentato omicidio, per mano del suo allora marito, ingelosito dalla bisessualità di Christy (attualmente sposata con l'ex-rivale Lisa Holewyne: suo marito è deceduto in galera, dove stava scontando venticinque anni per il reato).
Il film, girato l'anno scorso tra settembre e ottobre, è diretto da David Michôd, che ha commentato così la dedizione di Sweeney: "Il nostro film miscela una storia sportiva di riscatto con una vicenda personale. Sydney si è ammazzata per interpretarlo. Il bello di Sydney è che si presentava al lavoro ogni giorno scodinzolando, pronta a partire. Non importa quanto fosse impegnativo, era sempre un raggio di sole." E il raggio di sole commenta così l'esperienza:

È stato bellissimo. Ho accettato di interpretare Christy e avevo a disposizione circa tre mesi e mezzo di allenamento. Ho cominciato a mangiare. Facevo pesi al mattino per un'ora, kickboxing a metà giornata per due ore e poi pesi ancora di sera, per un'ora. [...] Il mio corpo era completamente diverso. Non entravo più nei miei vestiti. Di solito porto 23 di jeans e dovevo mettere una 27. Le tette sono diventate più grosse. Il mio culo è diventato enorme. Una cosa folle! Mi sono detta: "Oh mio Dio!" Ma è stato fantastico: mi sentivo fortissima, forte da pazzi.[...]
[Sui social ha scritto, ndr:] Mi sono allenata per raccontare la storia di una donna incredibile, una vera campionessa che ha combattuto battaglie dentro e fuori dal ring. Il suo è un viaggio di resilienza, forza e speranza, sono onorata di incarnarla e condividere con tutti voi la sua potente vicenda.


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The End, dalle antiche miniere di sale in Sicilia all’apertura del Biografilm Festival

Un luogo unico, un rifugio per un pugno di umani rimasti in vita in un mondo in attesa della fine. Una famiglia allargata che sintetizza bene le contraddizioni e le colpe della nostra amata e discussa specie, in una miniera di sale unica in Italia, e non solo, nella profondità di una montagna, con più di 80 chilometri di tunnel, nel cuore delle Madonie.

A un’ora e mezza da Palermo si è avventurato in cerca di uno scenario da fine del mondo, Joshua Oppenheimer, documentarista che ha sfiorato l’Oscar per film dolorosi sulle storture di cui è capace l’uomo, nello specifico dal punto di osservazione del regime indonesiano degli anni ’60, come The Act of Killing e The Look of Silence. È sceso fino alle profondità della montagna a Petralia Soprana per il suo esordio nel cinema di finzione, The End, presentato a Telluride e Toronto, in arrivo nei cinema il 3 luglio per I Wonder Pictures. Proprio la società di distribuzione ha organizzato un’inconsueta e affascinante presentazione in anteprima del film, proiettandolo proprio all’interno della miniera di sale, un luogo di fascino ancestrale in cui è stato girato in larga parte questo inconsueto musical politico, in cui Oppenheimer ha riversato riflessioni filosofiche e politiche, con al centro l’animo umano e le sue meravigliose contraddizioni.

Scritto e diretto da Oppenheimer insieme a Rasmus Heisterberg, è interpretato da George MacKay, presente in Sicilia insieme al regista, e prossimamente protagonista di un’intervista su queste pagine, oltre a Tilda Swinton, Michael Shannon e Moses Ingram.

The End racconta di una famiglia ricca costretta a vivere in un bunker sotterraneo all’indomani di un'apocalisse ambientale, ma senza rinunciare a lusso e bellezza. Dopo decenni di solitudine, il gruppo entra in contatto con una ragazza che riesce a intrufolarsi in questo piccolo universo, proveniente dal mondo esterno. Un avvenimento che sconvolge la routine della famiglia e rimette in questione le loro gigantesche ipocrisie e un evidente senso di colpa che li avvolge, anche solo per essere lì loro, e non altre persone care. Un viaggio nell’animo umano e nella violenza, sicuramente meno esibita rispetto ai lavori precedenti di Oppenheimer, ma non meno inquietante. Il tutto sottolineato dalle canzoni, scritte dal compositore Joshua Schmidt per la musica e dal regista stesso per i testi, che rendono questo curioso collage un musical a tutti gli effetti.

Dopo la presentazione per la stampa in Sicilia, il film è stato presentato al Biografilm Festival di Bologna, evento in cui Oppenheimer è di casa. Presente anche Tom Quinn, a capo di Neon, casa di produzione e distribuzione americana in grande spolvero, capace di conquistare ben sei palme d’oro consecutive a Cannes, Parasite, Titane, Triangle of Sadness, Anatomy of a Fall, Anora e It’s Just an Accident, che ha anche prodotto The End. Nella cornice dell’evento Bio to B - Industry Days Doc, Tom Quinn ha ricevuto il Make It Real Award, un premio riservato ai grandi talenti del cinema internazionale, assegnato quest’anno a lui che, attraverso Neon, ha portato al pubblico americano, e agli Oscar, opere come Parasite e Anora, “capaci di coniugare intrattenimento e cinema d'autore".



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lunedì 9 giugno 2025

Lilo & Stitch primo al boxoffice italiano dell'anno solare, Dragon Trainer incombe nel weekend

Alla fine, risultati dell'ultimo boxoffice italiano del weekend alla mano, il remake di Lilo & Stitch è riuscito nell'impresa di scalzare FolleMente come più alto incasso dell'anno solare nel nostro paese: con un altro 1.475.200 di euro raccolti, raggiunge infatti il totale qui da noi di 18.123.600 (l'opera di Genovese si era fermata a 17.572.000). Al film Disney diretto da Dean Fleischer Camp, remake dell'originale animato del 2002 firmato dai Walt Disney Animation Studios, va ancora meglio nel mondo intero: si parla di circa 772.600.000 dollari (fonte Boxofficemojo), a fronte di un budget vociferato sui 100 milioni (fonte Deadline). Per la major è un gran colpo, assimilabile a quello di Oceania 2, come questo film inizialmente destinato direttamente allo streaming di Disney+, ma poi saggiamente dirottato in sala, per il bene loro e degli esercenti!

Stitch però ha il fiato sul collo, MOLTO caldo, di un certo Sdentato, che come lui gioca sul terreno del remake facile e nostalgico: anche se il rifacimento dal vero di Dragon Trainer, sempre diretto da Dean DeBlois, avrà la sua distribuzione nazionale ufficiale solo dal 13 giugno, domenica 8 ha visto delle anteprime che da sole hanno già fruttato 485.500 euro: le avventure di Hiccup (Mason Thames) e del suo drago hanno quindi conquistato una seconda posizione con un solo giorno a disposizione!

Una nuova entrata anche al terzo posto: si tratta di Karate Kid: Legends, dove un giovane pechinese a New York viene allenato contemporaneamente a kung-fu e karate da Jackie Chan e Ralph Macchio. Una combo per tenere in vita un marchio che dagli anni Ottanta è sinonimo di divertimento per famiglie, a base di sana competizione sportiva, motivazione personale e crescita. Da noi parte con 409.400 euro, mentre nel mondo ha registrato finora poco più di 74 milioni di dollari. Deadline parla di un budget sui 45, per cui al momento il lungometraggio non è ancora in pari.
Casca dalla seconda alla quarta posizione il Tom Cruise / Ethan Hunt di Mission: Impossible - The Final Reckoning, al momento un incasso da 3.720.100 euro nel nostro paese (341.000 nel fine settimana). L'ottavo capitolo della saga sta guadagnando i suoi estimatori, ma il suo esito globale da 450.420.000 dollari non giustifica di certo l'esborso Paramount tra i 300 e i 400 milioni, come riportato da Deadline e Hollywood Reporter. D'altronde, già prima dell'uscita si era parlato di un lavoro che, a causa dei suoi costi stratosferici, sarebbe andato in rosso a prescindere dalla sua qualità e dal gradimento del pubblico.
Scivolata anche per La trama fenicia di Wes Anderson, dal terzo al quinto posto: il difficile rapporto tra un imprenditore (Benicio del Toro) e sua figlia (Mia Threapleton) viene raccontato con lo stile bizzarro del regista, intrecciandosi con una vicenda di spionaggio. Rastrellando altri 153.500 euro, il film tocca da noi i 741.400. Nel mondo si deve accontentare di 18 milioni di dollari, comunque pochi per recupare il budget sui 30 riportato da Thought Catalog.

Il box office completo del weekend



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Olga Kurylenko nel trailer dell'horror O.T.H.E.R

Ex Bond Girl, ex eroina del cinema d'azione, l'attrice ucraina è la protagonista assoluta di questo film diretto dal francese David Moreau. Ecco trailer e trama di O.T.H.E.R.

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Dancer in the Dark: torna al cinema l'anti-musical di Lars Von Trier con Bjork, Palma d'Oro a Cannes 2000

Torna al cinema per tre giorni, grazie a Movies Inspired, dal 9 all'11 giugno, un altro grande film di Lars Von Trier, Dancer in the Dark, che ci rubò letteralmente l'anima quando, nel 2000, lo vedemmo in quel tempio del cinema che è la Salle Lumière del festival di Cannes e ne uscimmo sconvolti, col (facile) pronostico che avrebbe vinto la Palma d'Oro, come di fatto avvenne. Alla fine della proiezione, tutti avevano gli occhi lucidi, e anche se qualcuno come al solito accusò il geniale regista danese di manipolare le emozioni del pubblico (ma cos'altro fa o deve fare il grande cinema?) fu enorme l'impatto che ebbe su tutti coloro che lo videro. Protagonista straordinaria, per la prima volta, impegnata in una lavorazione che soffrì molto, la cantante e compositrice islandese Bjork (premiata come miglior attrice a Cannes),offrì un'eccezionale performance, vocale e recitativa, in quello che lo stesso Von Trier definì un anti-musical, visto che in questo caso si rovescia completamente il clima gioioso e spensierato del genere. Girato con la macchina a mano e con straordinarie scene di ballo, è un film che colpisce per lo stile e la tematica. Al fianco di Bjork, brillano Catherine Deneuve, Peter Stormare e - in un eccellente ruolo di cattivo - il caratterista David Morse. Oltre a vincere la Palma d'Oro, Dancer in the Dark è stato candidato all'Oscar per la miglior canzone, ha vinto il Premio per il miglior film straniero agli Independent Spirit Awards e il premio come miglior film e miglior attrice a Bjork agli European Film Awards. Non perdete l'occasione di vederlo sul grande schermo, dove Dancer in the Dark tornerà dal 9 all'11 giugno. Ecco il trailer italiano della versione restaurata in 4k.

Dancer in the Dark: la trama

Selma (Björk) è un'emigrante che vive nello Stato di Washington nel 1964. È una ragazza madre che lavora in una fabbrica nella campagna americana e vive con il figlio dodicenne Gene in una roulotte affittata dal poliziotto Bill Houston (David Morse) e da sua moglie Linda (Cara Seymour). La sua grande passione per la musica, specialmente per i numeri cantati e ballati dei più famosi musical di Hollywood, la aiuta a sopportare il suo grande dolore che nasconde a tutti: sta perdendo la vista a causa di una malattia genetica degenerativa, la stessa che colpirà anche suo figlio se non si sottoporrà a un costoso intervento chirurgico. Selma ha lasciato la Cecoslovacchia proprio per offrire a Gene un futuro diverso. Lavorando duramente e facendo enormi sacrifici, riesce a mettere da parte i soldi necessari all'operazione, aiutata dalla sua amica Kathy (Catherine Deneuve) e sostenuta, a distanza, dal timido collega Jeff (Peter Stormare), che le è affezionato nonostante i suoi continui rifiuti. La sua immaginazione le permette di evadere da una realtà sempre più cupa: nei suoi sogni a occhi aperti, le persone intorno a lei diventano personaggi di brillanti coreografie musicali. Un giorno, Bill, disperato per i debiti accumulati dalla moglie, scopre il segreto di Selma e la deruba dei suoi risparmi. Quando lei, ormai quasi cieca, si rende conto dell'accaduto, tenta di recuperare il denaro ma viene accusata ingiustamente di furto e manipolazione. Questo scatenerà una spirale drammatica che cambierà radicalmente la sua vita e quella di chi le sta intorno.



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domenica 8 giugno 2025

John Cena vuole fare un film horror: "Sono disponibile, chiamatemi"

John Cena non ha iniziato come attore. La sua carriera è partita dapprima nella WWE con wrestler, ma si è poi andata sempre più affinando nel mondo dello spettacolo trasformandosi. Oggi, infatti, John Cena è un nome molto gettonato in quel di Hollywood coinvolto in numerosi film di successo Come la saga di Fast & Furious, Argylle – La super spia, Jackpot – Se vinci ti uccido ed è protagonista di Peacemaker. Finora ha sperimentato numerosi generi, ma uno manca all’appello e desidera assolutamente colmare questo vuoto.

John Cena desidera recitare in un film horror

John Cena vorrebbe recitare molto presto in un film horror. Seppur noto per i suoi ruoli d’azione e comici, ha confessato che gli piacerebbe recitare in un film horror e poco importa se si tratti della vittima o del carnefice. Attualmente impegnato con la realizzazione della seconda stagione di Peacemaker per l’universo DC, è apparso ad un panel del Fan Expo di Philadelphia e un fan gli ha chiesto: “Se dovessi recitare in un film horror, vorresti essere il cattivo o un cittadino che viene ucciso”. La sua risposta in un primo momento è stata semplicemente questa: “Sì”. Ma, rendendosi conto di non aver risposto affatto alla domanda in questione, ha aggiunto: “La mia risposta è sì, perché non ho mai recitato in un film horror quindi mi piacerebbe farlo. Chiunque stia ascoltando, sappiate che sono disponibile, chiamatemi”.

Non sarebbe il primo wrestler, del resto, a recitare in un film horror: a precederlo ci hanno pensato Tor Johnson, Roddy Piper, Jesse Ventura, Bill Goldberg, CM Punk. Per questo motivo, la candidatura spontanea di John Cena potrebbe andare a buon fine: tutto dipenderà dal progetto in questione. Ma chi potrebbe interpretare? Vittima o carnefice?



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Breakthrough: Dwayne Johnson sul suo nuovo film: "Ho sempre desiderato questo tipo di sfida"

Dwayne Johnson interpreterà un guru motivazionale estremamente manipolatore in Breakthrough e non vede l'ora di cimentarsi nel ruolo, come ammesso via social.

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sabato 7 giugno 2025

Ischia Film Festival 2025: annunciato il Focus Location Negata, che comprende sette corti e sette lungometraggi

Dal 28 giugno al 5 luglio, il  Castello Aragonese di Ischia ospiterà la ventitreesima edizione dell'Ischia Film Festival. Il direttore Michelangelo Messina è lieto di annunciare la presenza del Focus Location Negata., che, come lui stesso ci ha tenuto a spiegare, "non è soltanto una sezione collaterale della nostra rassegna ma è un vero e proprio incubatore di sguardi altri, rivolti a spazi che troppo spesso rimangono privi di attenzione mediatica".

Del Focus Location Negata fanno parte sette cortometraggi e sette lungometraggi, che affrontano l'urgenza dei diritti umani e la riscoperta dei luoghi dimenticati. Più precisamente, i sette corti sono accomunati da "una particolare attenzione al fuoricampo dell'infanzia e dell'adolescenza, dove l'essere al mondo coincide con incertezze e angosce quotidiane, e i luoghi circostanti diventano parte integrante delle immaginazioni e delle esistenze".
I sette lungometraggi affiancano all’impegno civile la ricerca stilistica, "delineando non solo mondi e storie, ma anche memorie storiche e nuovi scenari, sospesi tra politica e realtà".

Ecco i titoli dei 7 film:

  • A Man Fell di Giovanni C. Lorusso
  • Spiaggia di vetro di Will Geiger
  • Silent Trees di Agnieszka Zwiefka
  • Oceania - Journey to the Center di Natalie Zimmerman
  • Obraz di Nikola Vukcevic
  • Prison Beauty Contest di Sdran Sarenac
  • Por tu bien, di Axel Monsù

L'edizione 2025 dell'Ischia Film Festival è sostenuta da: MiC - Direzione Generale Cinema e audiovisivo, Regione Campania - Film Commission Regione Campania, BONACINA, BPER Banca, TRECCANI Esperienze, ViVeTech.



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Trailers FilmFest, nuovi direttori per l’evento dedicato alla promozione cinematografica

Il cuore di ogni strategia di lancio di un film è costituito, da sempre e probabilmente per sempre, nonostante le evoluzioni tecnologiche, dal trailer. Quell’assaggio di film, confezionato in maniera più golosa possibile, per i palati in cerca di novità. Il regno del trailer è da anni il festival dedicato alla promozione cinematografica, il Trailers FilmFest, che si presenta per l’edizione 2025 con una nuova direzione e una nuova squadra, “sempre più con l’obiettivo di celebrare e premiare la creatività”.

Sj terrà a Roma, dal 19 al 21 novembre, la XXIII edizione del Trailers FilmFest, l’unico evento italiano che celebra, premia e condivide il mondo e le dinamiche della promozione cinematografica. Trailer, manifesto, spot, campagna promozionale, contenuti dei creator: nel corso degli anni il lancio di un film si è arricchito di elementi, e di pari passo è andato il festival, fondato da Stefania Bianchi e Orlando Costa e diretto per ventidue edizioni dalla stessa Bianchi, che ha deciso passare il testimone affidando la direzione artistica a Francesca Sofia Allegra e Alessandro De Simone.

Saranno loro a portare il Trailers FilmFest in una nuova fase, proiettata verso le nuove tecnologie e le sue applicazioni nell’industria dell’audiovisivo, e su tutto ciò che di innovativo può essere usato nella promozione del cinema e della serialità televisiva. Allegra e De Simone sono già al lavoro per sull’edizione 2025, che sarà all’insegna della continuità, ma comprenderà anche significative novità che saranno comunicate nelle prossime settimane.

“Sono felice di passare il testimone del Trailers FilmFest a Francesca Sofia Allegra e Alessandro De Simone”, ha dichiarato Stefania Bianchi. “Francesca Sofia è nata con questo festival e sono certa che insieme porteranno avanti la sua storia con passione, energia e visione. A loro il mio più sincero augurio per un’edizione di grande successo”.

Per Francesca Sofia Allegra è un ritorno a casa: “Stefania Bianchi e Orlando Costa sono stati la famiglia dove ho imparato cosa significasse lavorare e dove ho scoperto che il cinema è fatto anche di altro, oltre il set e la post produzione. È fatto di professionisti straordinari, addetti marketing e creativi, che alimentano le dinamiche della distribuzione cinematografica a molti sconosciute. Il Trailers FilmFest mi ha formata e messo in contatto con persone meravigliose con cui non vediamo l'ora di collaborare, e sono grata all'Associazione Culturale Seven di averci posti davanti alla grande ed entusiasmante sfida di poter continuare a portare avanti questo straordinario progetto”.

Per Alessandro De Simone si tratta di una nuova avventura in due campi che conosce bene: “Ho lavorato fianco a fianco al mondo della distribuzione per molti anni, così come in quello dei festival. Prendere in mano, insieme a Francesca Sofia Allegra, il Trailers FilmFest, che li fonde in unico evento, ci offre la possibilità di costruire un laboratorio permanente sulla promozione cinematografica, in cui coinvolgere tutti i professionisti del settore in un momento estremamente delicato per l’industria italiana, sia a livello produttivo che distributivo. Vogliamo che il Trailers FilmFest diventi un bacino di idee da trasformare in fatti e numeri”.

Anche la squadra del festival vedrà coinvolte nuove figure e realtà che in questi anni hanno dato uno slancio alla promozione del prodotto audiovisivo attraverso l’utilizzo di nuovi concept e media. Ha immediatamente abbracciato il progetto AKA LAB, la neonata agenzia fondata da Francesco Marchetti e Andrea Vailati, che supporterà la direzione nella realizzazione dell’evento.

Il Trailers FilmFest sarà basato, da questa edizione in poi, sulla sinergia e sulle idee, da condividere con l’industria (dalla produzione alla distribuzione, comprese le piattaforme streaming), con il pubblico, e con gli studenti dei suoi workshop, trasformandosi in un laboratorio permanente aperto dodici mesi l’anno sullo stato e le prospettive della promozione cinematografica, in Italia e nel mondo.

”Con grande piacere”, aggiunge la direzione, “annunciamo anche la prima casa dell’edizione 2025. Si tratta di The Cineclub, locale ideato e diretto dal direttore della fotografia Davide Manca che in pochi mesi è diventato un punto di riferimento e d’incontro per la giovane industria cinematografica a Roma. Qui si svolgeranno le prime due serate del Trailers FilmFest 2025, il 19 e 20 novembre”.



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venerdì 6 giugno 2025

Orsetti del Cuore, in preparazione un nuovo film alla Warner Bros.

Ricordate Gli Orsetti del Cuore, cartone animato tra i più caratterizzanti degli anni Ottanta? Dovreste, se avete più di quarant'anni, anche se magari all'epoca legittimamente trovavate molto più poetiche le mosse fatali dell'Uomo Tigre sul ring. La Warner Bros., sempre più a caccia di marchi che si vendono da soli, comportandosi come si comporta ormai la maggior parte di Hollywood, ha messo in cantiere un film dedicato agli ultrateneri orsacchiotti fatati, affidandolo alle cure del regista Josh Greenbaum. Ma non è la prima volta che questi orsetti hanno messo piede in una sala cinematografica... Leggi anche Masters of the Universe, le nuove foto dal set mostrano la coraggiosa Teela di Camila Mendes

Un nuovo film è in arrivo per gli Orsetti del Cuore

C'è anche lo zampino alla produzione di Jonathan Goldstein & John Francis Daley (autori del sottovalutato ultimo Dungeons & Dragons), in questo progetto che riporterà al cinema gli Orsetti del Cuore, in inglese Care Bears. Non si hanno ancora dettagli chiari sul film, se non che sarà diretto dal duttile Josh Greenbaum, autore del documentario Will & Harper, così come regista del prossimo Balle spaziali: un curriculum variegato che non ci permette di immaginare molto, suggerendo che Josh sia soprattutto un professionista che possa portare a casa il risultato voluto dalla Warner, cioè rilanciare un marchio nato negli anni Ottanta e subito rivelatosi un grande successo.
Creati nel 1981 dall'artista Elena Kucharik per dei biglietti di auguri dell'American Greetings, i protagonisti sono orsetti magici, ciascuno di diverso colore e ciascuno caratterizzato sulla pancia da un'immagine che suggerisce la sua attitudine magica o personalità. Già dal 1983 furono i mattatori di due special televisivi a cura della canadese Atkinson Film-Arts, per poi avere una serie animata tutta per loro (1985-1988), prodotta dalla DiC Entertainment e dalla Nelvana, diretta da Jean Chalopin (L'ispettore Gadget). Naturalmente sbarcò anche in Italia su Euro Tv e poi Mediaset (con immancabile sigla cantata da Cristina D'Avena), dilagando poi in antologie su VHS prima e DVD dopo. Sono stati inoltre realizzati diversi film di animazione, rispondenti ai diversi reboot che i personaggi hanno vissuto nel corso dei decenni: si cominciò con Gli Orsetti del Cuore - Il Film (1985), proseguendo in sala con Gli Orsetti del Cuore 2 - La nuova generazione (1986), Gli Orsetti del Cuore: Nel paese delle meraviglie (1987). Naturalmente negli anni Novanta e Duemila non sono mancati lungometraggi realizzati direttamente per il mercato home video / digitale.



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Street Fighter, Walton Goggins in trattative per un ruolo di spicco

Anche Walton Goggins darà il suo contributo al film live action di Street Fighter. Dopo il successo riscosso in Fallout, Serie TV distribuita in streaming su Prime Video in cui ha interpretato il Ghoul, nel prossimo adattamento estrapolato dall’omonimo videogame a Walton Goggins toccherà interpretare l’antagonista.

Street Fighter, dopo Fallout Walton Goggins sarebbe in trattative per recitare nel film live action: chi interpreterà?

Secondo quanto spifferato dal noto insider Jeff Sneider, Walton Goggins sarebbe coinvolto nel nuovo adattamento di Legendary Pictures. Si vocifera che l’attore di Fallout sia vicino ad un accordo per interpretare l’iconico M. Bison, potente tiranno e notoriamente interpretato nel film di Street Fighter del 1994 da Raúl Juliá. Al momento si tratta di voci di corridoio non ancora confermate dai diretti interessati: “Mi è stato detto che Goggins sta per concludere un accordo per interpretare M. Bison, il principale antagonista del film, che supervisiona il torneo” si legge nella nota di Sneider che prosegue con altre informazioni sul cast: “Il compianto e grande Raúl Juliá ha interpretato il personaggio nel film Street Fighter del 1994 con Jean-Claude Van Damme. Nel frattempo, Orville Peck è in trattative per interpretare Vega, un lottatore mascherato che utilizza una combinazione di ninjutsu giapponese e corrida spagnola per sconfiggere i suoi avversari. André è in lizza per interpretare l'annunciatore sul ring dalla parlantina sciolta che infiamma il pubblico. Non è del tutto sorprendente, visto che ha lavorato con il regista Sakurai alla commedia con telecamera nascosta del 2021 Bad Trip. Noah Centineo interpreterà l'amico e rivale di Ryu, Ken Masters, che si è allenato con Ryu fin da giovane. Reigns è pronto a interpretare Akuma, il fratello minore di Gouken, il maestro di Ryu e Ken”.

Sneider fa riferimento ai precedenti attori associati al progetto, ma ne avrebbe rivelato i potenziali ruoli. Il cast è guidato da Jason Momoa, ma accompagnato da Roman Reigns, Noah Centineo e Andrew Koji. Ad occuparsi della regia, dopo l’uscita di scena di Danny e Michael Philippou, ci pensa Kitao Sakurai. Il film in principio era stato inserito in calendario da Sony Pictures per marzo 2026, ma è stato successivamente rimosso, per cui non è chiaro quando arriverà al cinema. Il progetto, intanto, è in fase di sviluppo.



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giovedì 5 giugno 2025

Ma, il sequel horror con Octavia Spencer in lavorazione

Sue Ann Ellington sta per tornare. Secondo quanto riferito da Entertainment Weekly, il sequel tanto atteso di Ma con protagonista Octavia Spencer è diventato formalmente realtà. Una rappresentante dell’attrice premio Oscar ha riferito a EW che Octavia Spencer non rinuncerà a questa seconda occasione per cui sarà parte attiva del film horror.

Ma, il sequel con Octavia Spencer in fase di sviluppo

Pur non avendo rivelato dettagli significativi in merito alla rama, il sequel riporterà la sinistra Sue Ann nuovamente al centro della scena. Il primo film, distribuito nel 2019, racconta la storia di Sue, detta anche Ma, una donna sulla cinquantina che vive per conto proprio in campagna e stringe un’improbabile amicizia con un gruppo di adolescenti. Da quell’inaspettato legame, la donna offre ai ragazzi la possibilità di trascorrere del tempo nel suo seminterrato di casa, offrendo loro uno spazio sicuro dove poter fare le classiche bravate da ragazzi. Nonostante Ma appaia generosa oltre ogni limite, la donna ha imposto delle regole: uno di loro dovrà chiamarla sempre Ma. E quello che inizialmente è iniziato come un gioco per i ragazzi, si trasforma rapidamente in un incubo perché Sue Ann Ellington diventa sempre più ossessiva e manipolatrice rendendo quello spazio ospitale in una trappola.

La casa di produzione Blumhouse ha affrontato il sequel in lavorazione spiegando: “Fan, amanti e sostenitori di Ma, questa è per voi. Non fatela bere da sola questa volta”. Nel 2021, il regista Tate Taylor che ha lavorato al primo film aveva già affrontato il potenziale sequel ai microfoni di Entertainment Weekly e ammesso di star valutando l’idea: “La mia idea è che si sia trasferita in un'altra città, organizzi delle case aperte in un'altra città e uccida la gente durante le visite. Penso che farebbe l'agente immobiliare nel Pacifico nord-occidentale e ucciderebbe i bianchi che guardano le McMansion. Non sono arrivato a questo punto”. Non è chiara quale strada seguirà questa volta Ma; tuttavia il pubblico potrà (e dovrà) sicuramente aspettarsi il peggio.



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Superman, James Gunn: "Non me l'hanno fatto tagliare" e conferma ufficialmente la durata del film

Minimo contrordine: il Superman di James Gunn non dura 122 minuti come trapelato la settimana scorsa, ma appena di più. Nulla di corposo, comunque, il film rimane relativamente corto: la durata ha già preoccupato alcuni fan, che temono un evento non abbastanza epocale e non all'altezza delle aspettative. Che la Warner Bros. abbia chiesto sul serio a Gunn di accorciare il film, al cinema dal 9 luglio, per evitare mattoni? Il regista e sceneggiatore non è il tipo da lasciar correre queste voci, e provvede a rettificarle di persona su Threads, risponendo direttamente all'esercito di appassionati. Rivendica la sua ultima parola sul progetto.

Superman con David Corenswet dura sette minuti in più del previsto

Per raccontare nuovamente il Superman / Clark Kent (David Corenswet), diviso tra l'affetto per gli esseri umani e la tensione verso le proprie radici kryptoniane, il regista James Gunn ha avuto bisogno di 129 minuti. La durata, questa volta ufficialissima, è stata confermata da lui stesso sui social, quindi ci sono 7 minuti in più rispetto al minutaggio trapelato la settimana scorsa. Rimane in piedi l'articolo che scrivemmo e che vi linkiamo qui in basso, perché questo nuovo Superman, il via al reboot del DC Universe a cura dei DC Studios gestiti proprio da Gunn e Peter Safran, è il più breve tra i lungometraggi moderni dedicati al capostipite di tutti i supereroi. 129 minuti non sono di certo una passeggiata: potenzialmente contengono già abbastanza scene per sviluppare in modo efficace una narrazione, però gli amanti del cinecomic si erano abituati ai "grandi eventi" sulle due ore e mezza o addirittura tre, dimenticando quell'epoca in cui si prediligevano i 100/110 minuti e nessuno soffriva troppo (anzi). Siccome anche per questo lavoro si sono puntualmente diffuse voci su reshoot, panico della dirigenza, proiezioni di prova tese, paura per i risultati al boxoffice, qualcuno ha suggerito che sia stata proprio la Warner Bros. a spingere Gunn verso qualcosa di più snello, stroncando qualcosa. James smentisce categoricamente: "Contando titoli di coda e scena post-credits sono 2 ore e 9 minuti. Non mi hanno costretto a farlo più corto: falsità totale. E non avrebbero potuto nemmeno se l'avessero voluto. È un film DC Studios." Non siamo così convinti che i DC Studios abbiano tutta quest'autonomia decisionale al 100% dalla casa madre (che dopotutto ha stroncato l'intero DC Extended Universe quando è cambiata la dirigenza), però viene spontaneo credere a Gunn, se non altro in nome dell'entusiasmo e della franchezza che ha sempre mostrato. Leggi anche Superman, svelata la durata del nuovo film di James Gunn: è il più corto tra le proposte moderne sul personaggio



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mercoledì 4 giugno 2025

Wicked - Parte 2, ecco il primo trailer ufficiale dell'atteso sequel con Glinda ed Elphaba

Cynthia Erivo e Ariana Grande torneranno molto presto sul grande schermo con le fattezze di Elphaba e Glinda, destinate a diventare rispettivamente la Strega Malvagia dell’Ovest e la Strega Buona del Sud. La loro storia è ambientata nella Città di Smeraldo già nota agli appassionati del Mago di Oz, ma tempo prima dell’arrivo di Dorothy, introducendo due studentesse presso la Shiz University inizialmente amiche e destinate ad operare su fronti opposti della magia. Con una data d’uscita già fissata, il sequel di Wicked intitolato Wicked - Parte 2 (Wicked: For Good, il titolo originale) ha finalmente offerto qualche dettaglio in più al pubblico attraverso il primo trailer ufficiale.

Wicked: Parte 2, il primo trailer schiera Glinda ed Elphaba una contro l’altra

Tratto dall’omonimo musical, Wicked ha già incantato il grande schermo con il primo capitolo diretto da Jon M. Chu, distribuito in sala a novembre 2024, ma la storia proseguirà con una seconda parte che riporterà tutti i personaggi già introdotti finora in una nuova avventura. Pur non avendo condiviso dettagli preziosi finora in merito alla trama, Wicked è tratto dall’omonimo musical e la seconda parte vedrà Elphaba sempre più incompresa agli occhi del popolo di Oz, mentre Glinda otterrà sempre più potere.

Il cast coinvolge ancora una volta Cynthia Erivo e Ariana Grande come protagoniste, interpreti rispettivamente di Elphaba e Glinda, ma non rinuncia ad altre grandi certezze come il principe Fiyero di Jonathan Bailey e al Mago di Oz interpretato da Jeff Goldblum. Torna anche Madame Morrible di Michelle Yeoh, così come Marissa Bode come sorella minore di Elphaba Nessarose. Ethan Slater è Boq, mentre Bowen Yang è Pfannee. In Italia, Wicked: For Good approderà sul grande schermo dal 21 novembre 2025. Per combattere l'attesa, ecco il primo trailer ufficiale:



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Artificial: Andrew Garfield, Monica Barbaro e Yuri Borisov in trattative per il film di Luca Guadagnino

Si intitola Artificial il nuovo progetto cinematografico di Luca Guadagnino e, secondo quanto riferito da Deadline, il regista sarebbe in trattative con Amazon MGM Studios per stipulare un accordo. Nel frattempo, il regista di Challengers avrebbe già le idee chiare su quale artista coinvolgere, selezionando ben tre nomi: Andrew Garfield, Monica Barbaro e Yuri Borisov.

Artificial, il prossimo film di Luca Guadagnino punta a Andrew Garfield, Monica Barbaro e Yuri Borisov

Con una sceneggiatura realizzata da Simon Rich, Artificial come suggerisce il titolo è un film basato sull’intelligenza artificiale. La storia, secondo quanto riferito da Deadline, ruoterebbe attorno ad un’azienda di intelligenza artificiale OpenIA del 2023, il cui CEO Sam Altman è stato licenziato per poi essere riassunto in breve tempo. Ad oggi il progetto è ancora in fase di trattative e, nonostante sia ancora nelle prime fasi di sviluppo, come suggerisce Deadline l’idea è di avviare la produzione entro la fine dell’anno.

Il team dietro il film potrebbe sicuramente catturare l’interesse dei più. Andrew Garfield è noto sin dai tempi di The Amazing Spider-Man, ma ha ricevuto delle candidature agli Oscar per aver recitato in Hacksaw Ridge e Tick, Tick...Boom! Monica Barbaro, invece, ha a sua volta ottenuto una nomination agli Oscar per A Complete Unknown, mentre Yuri Borisov ne ha guadagnata un’altra per Anora. Pur coinvolgendo questi tre attori nel cast principale, non è chiaro chi potrebbero interpretare in Artificial. Anche per Luca Guadagnino si tratta di un periodo ricco di opportunità. Di recente ha terminato After The Hunt con Julia Roberts e Ayo Edebiri in arrivo ad ottobre 2025 in sala ed è reduce da esperimenti ben riusciti come Challengers con Zendaya.



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Wicked: For Good, il nuovo teaser svela i nuovi look dei personaggi

Wicked: For Good concluderà le avventure di Glinda ed Elphaba nella Città di Smeraldo. Dopo il successo del primo capitolo diretto da Jon M. Chu, Wicked si prepara ad un secondo tempo riportando i personaggi già incrociati in precedenza ma con nuove vesti, come mostrato nel teaser che anticipa la distribuzione del primo trailer ufficiale.

Wicked: For Good: il primo teaser svela i nuovi look dei personaggi

Universal Pictures ha offerto un primissimo sguardo ai nuovi look dei personaggi di Wicked: For Good come Elphaba di Cynthia Erivo e Glinda di Ariana Grande, che diventano rispettivamente la Strega Malvagia dell’Ovest e Glinda la strega buona del Sud. Dopo il finale del primo capitolo, Wicked: For Good torna nel Regno di Oz con Elphaba e tutti i suoi ex compagni della Shiz University che riprendono i propri ruoli rendendoli iconici nella storia de Il mago di Oz. Ad esempio il principe Fiyero di Jonathan Bailey indossa un costume dorato degno della Città di Smeraldo, mentre Boq e la sorella di Elphaba, Nessarose, indossano tonalità di grigio più scure prima delle loro trasformazioni. Anche Madame Morrible di Michelle Yeoh riappare, così come il Mago di Oz con le fattezze di Jeff Goldblum.

Tratto dall’omonimo spettacolo musical di Broadway, Wicked è a sua volta basato sull’opera letteraria di Gregory Maguire e approfondisce la storia di Glinda ed Elphaba prima di quanto accaduto ne Il meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum. Il secondo capitolo introduce anche una Dorothy che indossa scarpe d’argento che, insieme ai suoi amici, percorre la strada di mattoni gialli verso la Città di Smeraldo. In merito all’importanza delle canzoni, il regista ha spiegato: “È interessante, perché nella sceneggiatura avevamo chiamato la prima parte "Defying Gravity" e la seconda "For Good". Ma non sapevamo se l'avremmo mai chiamata così o no. E quindi sono contento che "For Good" sia stato inserito. Non avevamo altri nomi. Quello che adoro di For Good è che ci offre una destinazione per il secondo film. Ci offre una sorta di luogo in cui sappiamo che finiremo. Probabilmente sarà la canzone che suoneranno al mio funerale un giorno. È una canzone iconica che ci accompagnerà per molti, molti anni, ed è la mia preferita”.



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La domenica muoiono più persone, ecco il trailer del film in arrivo al cinema

Debutta nelle sale il 19 giugno con Fandango questo film che è stato presentato nella selezione ACID del Festival di Cannes 2024 e a Bari nel 2025. Ecco trailer e trama di La domenica muoiono più persone.

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martedì 3 giugno 2025

Dogville torna in sala: ecco cinque film in streaming della protagonista Nicole Kidman

A distanza di più di vent’anni dalla sua uscita, Dogville di Lars Von Trier torna nelle sale italiane per pochi giorni, e noi vi consigliamo caldamente di andarlo a vedere per ricordare che autore potente e personale fosse il suo regista. A lui avremmo voluto dedicare i nostri cinque film in streaming giornalieri, ma dato che quasi tutti i suoi migliori lavori non sono disponibili nelle piattaforme nostrane (e chi chiediamo tristemente il perché…) abbiamo ripiegato sulla magnetica protagonista di Dogville, ovvero Nicole Kidman. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Nicole Kidman, protagonista di Dogville

  • Eyes Wide Shut
  • The Others
  • The Hours
  • L’inganno
  • The Northman

Eyes Wide Shut (1999)

Non potevamo che cominciare con l’ultimo, ipnotico lungometraggio diretto da Stanley Kubrick. Nicole Kidman sovrasta un  comunque notevole Tom Cruise e fa di Eyes Wide Shut un viaggio dentro il subconscio ambiguo ed erotico di una coppia della New York più benestante. Film epocale, maestoso nella visione, conturbante nei sottotesti. Difficilmente la Kidman avrebbe potuto esprimere con maggiore efficacia le proprie doti prima di attrice e in seconda battuta di star. Il film che l’ha resa oggetto di venerazione per i cinefili. Opera di passaggio per chiunque l’abbia interpretata o vi abbia lavorato. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, NOW.

The Others (2001)

Uno dei migliori horror del nuovo millennio di cinema americano è l’ennesimo adattamento di Giro di vite di Henry James, e forse a conti fatti anche il migliore. Alejandro Amenabar sfrutta al meglio la classica unità di luogo per costruire un thriller soprannaturale che spessissimo si trasforma in dramma umano. Tutto funziona a meraviglia in The Others e la Kidman è semplicemente perfetta. I due giovani attori la assecondano al meglio, e poi Christopher Eccleston e Fionnula Flanagan sono davvero efficaci. Un film che si apre con una scena terrificante e si chiude con gli spettatori che hanno i lacrimoni. Enorme successo di pubblico e critica, presentato al Festival di Venezia. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video..

The Hours (2002)

Anche se molti hanno storto il naso, l’Oscar alla Kidman per The Hours a nostro avviso è assolutamente meritato. La sua prova è vibrante di dolore sopito, controllata eppure devastante, i duetti con un bravissimo Stephen Dillane da togliere il respiro. Stephen Daldry dirige The Hours come meglio non si potrebbe, regalando altre grandi performance a Meryl Streep, Ed Harris, Julianne Moore, Allison Janney, Toni Collette. Insomma, cast straordinario per un melodramma davvero magnificamente orchestrato. E le musiche di Philip Glass condiscono il tutto a meraviglia. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

L’inganno (2017)

Il nuovo adattamento dopo il mitico La notte brava del soldato Jonathan di Don Siegel con Clint Eastwood a noi ha convinto,e  parecchio. La Kidman come matriarca è melliflua e a tratti raggelante, il resto del cast al femminile funziona molto bene, Colin Farrell come protagonista amschile possiede la giusta ambiguità. Insomma, L’inganno di Sofia Coppola avrebbe meritato maggiore applauso da parte della critica e successo presso gli spettatori. Il finale cambia rispetto al primo lungometraggio, e forse addirittura in meglio. Titolo da rivalutare, non fosse altro per le prove degli attori davvero convincenti. Disponibile su Rakuten TV, Google Amazon Prime Video.

The Northman (2022)

Per una volta tanto al Kidman si concede un ruolo negativo in un film visivamente pazzesco, un’epopea che ribolle sangue e violenza in maniera tanto ostentata quanto stilizzata. Robert Eggers lascia esplodere il suo talento non sottile in The Northman, che vede protagonista un testosteronico Alexander Skarsgård e a supporto Claes Bang, Ethan Hawke, il fido Willem Dafoe e Anya Taylor-Joy. Alcune sequenze sono portentose, il risultato finale piuttosto compatto, anche se qualcosina manca per renderlo un film completamente riuscito. ma senz’altro molto interessante. Merita una visione non preconcetta, il cinema di Eggers si sta comunque evolvendo. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime Video.



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Mission: Impossible, nel primo film del franchise c'è un easter egg di Star Wars che nessuno ha notato

Parliamo di una delle più celebri scene d'azione nella storia di Hollywood. Il film in questione, neanche a dirlo, è Mission: Impossible (1996) e l'iconica sequenza è quella in cui Tom Cruise, alias Ethan Hunt, è sospeso a pochi centimetri dal pavimento di un caveau di massima sicurezza. È senza dubbio uno dei momenti cinematografici più imitati di sempre, nonché tra le più avvincenti scene di rapina mai girate. E se vi dicessimo che quell'indimenticabile sequenza ha un legame nascosto con Star Wars?

Spesso, dietro i momenti più iconici della storia del cinema, c'è molto più di quanto ci aspettiamo. In questo caso, una brillante scelta di design ha generato un insospettabile collegamento tra il franchise d'azione e la galassia lontana lontana ideata da George Lucas. Nello specifico, con la trilogia originale.

Mission: Impossible, la scena del caveau di nasconde un easter egg di Star Wars

Qual è il collegamento tra la scena mozzafiato di Mission: Impossible in cui Tom Cruise è appeso ad un filo e la space opera più famosa al mondo? Partiamo da un presupposto: quando Brian De Palma, il regista, lesse la sceneggiatura del film, voleva che la scena del caveau sembrasse realistica. La produzione coinvolse pertanto un'ex agente della CIA di nome Sue Doucette, che fornì loro informazioni riservate su come erano progettate le stanze più sicure della CIA.

Niente finestre, un solo punto di accesso: dovevano essere completamente isolate dal mondo esterno. Queste informazioni hanno contribuito a dar forma all'intera sequenza. La cosa ancora più curiosa è che Doucette ha finito per interpretare la guardia fuori dal caveau. Ed è qui che si insinua Star Wars. A progettare la stanza è stato Norman Reynolds, che aveva lavorato alla trilogia originale di George Lucas.

Ebbene, quando Reynolds chiese al team - e in particolare al produttore JC Calciano - come avrebbe dovuto essere la stanza, Calciano rispose: "Fate la Morte Nera". Il filmmaker ha poi svelato, riporta Slash Film, che lo scenografo reagì con entusiasmo.

Gli piaceva l'idea. Così disse: "Ho tutta questa roba di 'Star Wars'". Non so se gli fosse permesso usarla, o se ora mi metterò nei guai con George Lucas. Ma quella stanza è la Morte Nera. Non so se sia una cosa nota. Se la guardi, sembra proprio la Morte Nera. Ecco una piccola curiosità che credo molti non conoscano.

Quindi sì, il caveau della CIA dove Ethan Hunt porta a termine la sua missione più silenziosa è letteralmente ispirato alla Morte Nera.

Leggi anche Mission: Impossible, le 5 acrobazie più adrenaliniche di Tom Cruise (tra cui l'unica che l'ha terrorizzato)

Mission: Impossible, il pavimento del caveau è stato un incubo da filmare

Il legame di Star Wars con il primo film di Mission: Impossible è avvincente, ma non è l'unica curiosità dal backstage sulla scena del caveau. Parliamo del pavimento: l'idea originale era che, se qualcuno ci camminava sopra, si sarebbe illuminato di rosso. Il giorno delle riprese, però, Brian De Palma cambiò idea e optò per pavimento completamente buio o completamente illuminato, senza vie di mezzo. Così, la troupe tornò sul posto per ripensare l'intero assetto della scena.

Per far funzionare la nuova versione usarono filtri e gelatine tagliate su misura, ma non fu l'unico ritocco dell'ultimo minuto. Problema numero 2: c'era una sedia da ufficio di lusso sul set, appoggiata proprio sul pavimento sensibile alla pressione (e che dunque avrebbe fatto scattare l'allarme)! Nessuno se n'era accorto fino a quel momento, quindi fu necessario costruire una nuova sedia che non toccasse affatto il pavimento. Quell'intensa scena di Mission: Impossible ha richiesto grande precisione e creatività, che sono state dignitosamente ripagate dal suo immortale e leggendario successo.



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I migliori film in streaming di Jaume Collet-Serra, regista di The Woman in the Yard

Dal momento che torna nelle sale nostrane con l’interessante horror The Woman in the Yard, vogliamo dedicare i nostri cinque film in streaming giornalieri al suo regista Jaume Collet-Serra. Si tratta di un cineasta che oseremmo definire “artigiano” nel senso migliore del termine, ovvero qualcuno che ha visto il cinema di genere come possibilità di sperimentare modi nuovi per intrattenere il pubblico, nel suo caso in particolar modo l’unità di luogo. Eccovi dunque il meglio del prodotto hollywoodiano di Collet-Serra, come sempre buona lettura.

I migliori film in streaming di Jaume Collet-Serra, regista di The Woman in the Yard

  • Non-Stop
  • Run All Night - Una notte per sopravvivere
  • Paradise Beach - Dentro l’incubo
  • L’uomo sul treno - The Commuter
  • Jungle Cruise

Non-Stop (2014)

La collaborazione con Liam Neeson che porta migliori risultati, sia al botteghino che in fondo artistici, arriva grazie a questo thriller ad alta quota quasi interamente ambientato dentro un aereo. Non-Stop è un thriller hitchcockiano nella tensione e nel ritmo della narrazione, con ovviamente l’aggiunta di alcune scene spettacolari davvero efficaci. Julianne Moore vi partecipa divertita e sempre elegante, il resto del cast di supporto è composto da attori del calibro di Scoot McNairy, Lupita Nyong’o, Anson Mount, Corey Stoll e Michelle Dockery. Un divertimento gustoso e magnificamente organizzato. A noi è piaciuto davvero molto. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Run All Night - Una notte per sopravvivere (2015)

Questa volta Collet-Serra vuole sfruttare l’unità di tempo, ovvero una sola notte in cui si dipana il suo thriller newyorkese che vede Liam neeson dover salvare la vita di suo figlio ricercato da polizia ma soprattutto dai criminali che vogliono farlo scomparire perché ha visto troppo. Run All Night - Una notte per sopravvivere vede partecipare molto efficaci anche Ed Harris, Joel Kinnaman, Common, Boyd Holbrook, Vincent D’Onofrio, Nick Nolte. Momenti di ottimo cinema criminale e una sceneggiatura con qualche sbavatura ma tutto sommato molto coinvolgente. Altro esempio dell’affidabilità del cineasta con i mezzi di cui dispone. Spassoso. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Paradise Beach - Dentro l’incubo (2016)

Il “capolavoro” di Jaume Collet-Serra a Hollywood arriva grazie alla notevole Blake Lively assediata da uno squalo affamato in una magnifica baia della costa messicana. Tensione al massimo, ambientazione magnifica e perfettamente adoperata dal regista, il lavoro sul non-visto e sull’attesa dell’orrore magnificamente calibrato. Paradise Beach - Dentro l’incubo funziona dal primo all’ultimo momento, se magari si esclude proprio il finale che sistema il “mostro”. Ma in qualche modo si doveva chiudere, quindi pazienza, perché tutto quello che lo spettatore vive in precedenza è divertimento di genere purissimo e avvincente. Da gustare tutto d’un fiato. Uno dei migliori shark-movie mai realizzati. Disponibile su Rakuten TV, Apple Itunes, TIMVision.

L’uomo sul treno - The Commuter (2018)

Ancora Liam neeson in un thriller che stavolta omaggia Alfred Hitchcock esplicitamente e con efficacissimo gusto cinefilo. Vera Farmiga come bravissima e magnetica antagonista vale da sola la visione di L’uomo sul treno - The Commuter. Se poi vi recitano anche Patrick Wilson, Sam Neill, Jonathan Banks e Florence Pugh, ecco che la qualità del film si eleva senza alcun dubbio. Altra variazione sul tema che conferma le capacità di Collet-Serra di creare cinema pieno di inventiva dentro i canoni richiesti dal genere. Forse meno coinvolgente rispetto ai film precedenti ma comunque godibilissimo. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision.

Jungle Cruise (2021)

Il passaggio alla mega-produzione targata Disney offre a Collet-Serra l’occasione di cimentarsi con un budget mastodontico e soprattutto con un modo di narrazione maggiormente improntato al divertimento per famiglie. E il risultato è eccellente: Jungle Cruise si trasforma in un carosello impazzito ma organizzato di colori, azione, avventura esotica, personaggi spassosi e un finale azzeccato. Il merito è anche del solito, ironico Dwayne Johnson, di una Emily Blunt come sempre spigliata e irresistibile quando lavora in leggerezza, e del grande Paul Giamatti a supporto. Il successo di critica e pubblico è comunque notevole, nonostante le limitazioni di un'uscita in piena pandemia. Ci si diverte davvero molto, e con gusto. Aspettiamo con trepidazione l’annunciato sequel. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video, Disney +.



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lunedì 2 giugno 2025

Star Wars, Mark Hamill esclude il ritorno: "Ho fatto il mio tempo, grazie a George Lucas"

Intervistato da Comicbook.com, Mark Hamill ha escluso di tornare nella saga di Star Wars come Luke Skywalker, in qualsiasi forma, anziana o giovane via performance capture / ringiovanimento digitale. Basta così, davvero: "Spazio ai nuovi personaggi." E non fa mancare un'altra delle sue battute.

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Frankenstein, il trailer con Oscar Isaac del film di Guillermo del Toro targato Netflix!

Bisognerà attendere novembre 2025 per guardare l'atteso Frankenstein di Guillermo del Toro, sua personale rilettura del capolavoro immortale di Mary Shelley, interpretata da Oscar Isaac nei panni del dottor Viktor Frankestein e da Jacob Elordi in quelli della Creatura. C'è però un primo solenne teaser trailer ufficiale in italiano, che dà anche modo di apprezzare l'usuale coreografia barocca comune a tutti gli spettacolari lavori del regista messicano. Nel cast ci sono anche Mia Goth (Elizabeth), Ralph Ineson, Christoph Waltz, Lars Mikkelsen e Charles Dance.

Frankenstein, da Mary Shelley a Guillermo del Toro, con la collaborazione di Oscar Isaac

Allo svelamento del teaser trailer di Frankenstein, è stata condivisa una sintesi che bene incapsula le suggestioni che dal lontano 1818 hanno travolto letteratura prima, col seminale romanzo di Mary Shelley, e il cinema, attraverso gli svariati adattamenti: "Uno scienziato brillante ma egocentrico porta in vita una creatura in un esperimento mostruoso che finirà per distruggere sia il creatore sia la sua tragica creazione." Il film è scritto, diretto e coprodotto da Guillermo Del Toro, ed è la seconda collaborazione del regista con Netflix, dopo il suo Pinocchio in stop-motion, premiato con l'Oscar per il miglior film di animazione. Guillermo sogna questo adattamento da oltre vent'anni, tanto che cominciò a parlarne addirittura dal 2007, spesso avviando la preproduzione, per poi inchiodare, per un motivo che nel 2016 spiegò con queste parole a Den of Geek: "Per me Frankenstein è l'apice di tutto, una parte di me vuole adattarlo, un'altra parte di me da più di 25 anni se la fa sotto. Sogno di poter fare il più bel Frankenstein mai realizzato, solo che poi una volta che l'hai fatto, l'hai fatto. Sia venuto grandioso o meno, ormai è fatta. Non puoi più sognarlo. È la tragedia di un cineasta. Ti venga da 10, ti venga da 6.5, ormai sei stato alle Olimpiadi, ti hanno giudicato!"
La produzione si è finalmente avviata nel 2023, anche se le tempistiche alterate dagli scioperi hanno portato Andrew Garfield a lasciare il ruolo della Creatura a Elordi. Le riprese si sono svolte dal febbraio al settembre 2024. Leggi anche Frankenstein, Guillermo del Toro e il suo approccio: "Una storia di genitori e figli, non un horror"



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Black Phone 2: ecco il trailer italiano dell'horror con Ethan Hawke

Tornano i personaggi dell'acclamato film del 2022 basato sul romanzo di Joe Hill: il killer noto come il Rapace (Ethan Hawke), e Finn, l'unica sua vittima mai riuscita a sfuggirgli. E ora il Rapace vuole la sua vendetta. Ecco il primo trailer in italiano di Black Phone 2, al cinema dal 16 ottobre.

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domenica 1 giugno 2025

Superman, Isabela Merced anticipa il retroscena "davvero oscuro" di Hawkgirl

Anche se Isabela Merced se l’è cavata piuttosto bene in The Last of Us interpretando Dina, personaggio molto legato alla protagonista, tra non molto la vedremo anche di nuovo al cinema in un ruolo di spicco. James Gunn l’ha scelta da tempo come la sua Hawkgirl, personaggio inserito nel prossimo Superman, come dimostrano i vari trailer e materiale promozionale diffuso finora. L’Uomo d’Acciaio interpretato da David Corenswet non è l’unico in grado di volare in Superman. Anche Hawkgirl, infatti, è dotata di quest’abilità e, a detta della sua interprete, la storia dietro il personaggio è molto più oscura.

Superman, la storia di Hawkgirl è molto più oscura di quel che sembra: gli aggiornamenti di Isabela Merced

A detta di Isabela Merced, la sua Hawgirl cela un retroscena particolarmente oscuro che deriva anche dai fumetti DC. Coinvolta in Superman insieme ad altri eroi come Mister Terrific e Lanterna Verde, Kendra è uno dei primi personaggi mostrati da James Gunn nel suo DCU. Durante il podcast ufficiale dei DC Studios Showcase, l’attrice ha anticipato: “Kendra si è reincarnata, ma si è reincarnata da un alieno. Quindi ha tutti quei record. La storia è davvero molto oscura, è così incasinata che mi chiedo come la gestiranno quando si tratterà di affrontare questo aspetto”.

La storia passata di Kendra potrebbe non essere affrontata direttamente in Superman, film che tuttavia potrebbe servire come trampolino di lancio per diversi personaggi oltre a Clark Kent. Per questo Isabela Merced ha aggiunto: “Porta tutti quei ricordi con sé, i traumi e gli orrori delle sue vite precedenti ovunque vada, quindi ha un atteggiamento un po’ scontroso”. Oltre a Superman, infatti, la Merced riprenderà il ruolo di Hawkgirl anche nella seconda stagione di Peacemaker con Lanterna Verde di Nathan Fillion.



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Bucking Fastard, Kate Mara si esprime sul lavoro in coppia con sua sorella Rooney

Grazie a Bucking Fastard, Kate Mara ha avuto finalmente l’opportunità di lavorare a stretto contatto con sua sorella Rooney Mara. Entrambe star del mondo dell’intrattenimento, non avevano mai avuto l’occasione di lavorare sullo stesso set, occasione poi arrivata con Bucking Fastard, le cui riprese sono terminate da poco a detta di The Hollywood Reporter. E, proprio ai microfoni del magazine, Kate Mara ha spiegato quanto è stato importante per lei poter condividere un momento artistico con sua sorella Rooney.

Bucking Fastard, Kate Mara racconta quanto è felice di lavorare con sua sorella Rooney nel film

Per la prima volta nelle loro rispettive carriere, le sorelle Mara hanno avuto l’opportunità di lavorare allo stesso film. Hanno soltanto due anni di distanza e in Bucking Fastard interpretano due gemelle. Finora non avevano mai avuto modo di lavorare insieme, ma Kate Mara ammette di essere contenta di aver aspettato fino a questo punto: “Cercavamo qualcosa da fare insieme da un po'. Il primo ostacolo è stato trovare un regista che ci piacesse a entrambi e, sebbene ci piacessero molte cose in comune, eravamo entrambe entusiaste di lavorare con Werner. Interpretiamo due ruoli perfettamente alla pari, che parlano all'unisono e fanno tutto allo stesso modo. Sognano la stessa cosa nel film e sono così in sintonia. Non avremmo mai immaginato di trovare due ruoli in un film in cui siamo letteralmente alla pari sotto così tanti aspetti, ed è stato semplicemente perfetto”.

Ha poi precisato: “Interpretare sorelle o meno non era poi così importante per noi. Abbiamo terminato le riprese un paio di settimane fa e ora ha perfettamente senso che fosse questo il film perfetto. Abbiamo letto l'email di Werner che ci chiedeva di partecipare, e siamo entrambe sue grandi fan”. La storia raccontata in Bucking Fastard è ispirata a quella vera delle gemelle Freda e Greta Chaplin, conosciute perché ossessionate dal loro vicino di casa che spinse poi quest’ultimo a richiedere un ordine restrittivo nei loro confronti. Ad interpretare il vicino in questione nel film sarà Orlando Bloom. Anche la scelta del titolo non è casuale: le due gemelle hanno citato “Bucking Fastard” in simultanea durante un’udienza in tribunale.



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Mission: Impossible, Josh Holloway ricorda di aver girato una scena completamente diversa da quella poi mostrata nel film

Anche se Josh Holloway è fortemente conosciuto sul piccolo schermo per Lost prima e Duster poi, ha dato un contributo anche al franchise di Mission: Impossible. In vista dell’ottavo capitolo intitolato The Final Reckoning, disponibile al cinema e presentato da tempo come l’ultima avventura di Ethan Hunt, Holloway ha voluto ricordare come una delle scene in Mission: Impossible - Protocollo Fantasma fosse completamente diversa da quella che ha girato sul set.

Mission: Impossible, Josh Holloway racconta che la morte del suo personaggio in principio era molto più violenta e crudele

Josh Holloway ha recitato in Mission: Impossible - Protocollo Fantasma e la scena di morte che l’ha visto protagonista era decisamente diversa da quella che ha girato rispetto a quella poi mostrata al cinema. Forse in molti ricorderanno senza affanno la sequenza di Tom Cruise appeso all'imponente Burj Khalifa di Dubai ma, in Mission: Impossible - Protocollo Fantasma, un’altra scena avrebbe superato i limiti dimostrandosi ancora più folle ed è stata tagliata proprio perché ritenuta troppo estrema. In origine, Josh Holloway aveva girato una scena che non è stata utilizzata in modo integrale, come ha raccontato a The Julia Cunningham Show:

Nella sceneggiatura originale, Paula Patton esce e mi trova morente, ma non sono ancora morto. E poi inizio a sussurrarle i codici e muoio. Quindi deve aprirmi, infilarmi una mano nel cuore, riattivarmi il cuore e farmi tornare vivo. Poi le dico i codici e lei mi lascia morire di nuovo.

Quella non è la scena che il pubblico ha avuto modo di vedere al cinema e dietro quella decisione c’è una ragione che anche Josh Holloway ha apprezzato. L’attore, infatti, ha ricordato la spiegazione dei produttori di voler smorzare i toni eliminando quella scena e offrendo al suo personaggio una fine meno raccapricciante: “L’abbiamo girato e, dopo averlo visto, mi hanno detto che era troppo duro, che il pubblico odierà Paula perché ti rianima per ottenere informazioni e poi ti lascia morire di nuovo, quando tu dovresti esserne innamorato”.



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