martedì 10 giugno 2025

The End, dalle antiche miniere di sale in Sicilia all’apertura del Biografilm Festival

Un luogo unico, un rifugio per un pugno di umani rimasti in vita in un mondo in attesa della fine. Una famiglia allargata che sintetizza bene le contraddizioni e le colpe della nostra amata e discussa specie, in una miniera di sale unica in Italia, e non solo, nella profondità di una montagna, con più di 80 chilometri di tunnel, nel cuore delle Madonie.

A un’ora e mezza da Palermo si è avventurato in cerca di uno scenario da fine del mondo, Joshua Oppenheimer, documentarista che ha sfiorato l’Oscar per film dolorosi sulle storture di cui è capace l’uomo, nello specifico dal punto di osservazione del regime indonesiano degli anni ’60, come The Act of Killing e The Look of Silence. È sceso fino alle profondità della montagna a Petralia Soprana per il suo esordio nel cinema di finzione, The End, presentato a Telluride e Toronto, in arrivo nei cinema il 3 luglio per I Wonder Pictures. Proprio la società di distribuzione ha organizzato un’inconsueta e affascinante presentazione in anteprima del film, proiettandolo proprio all’interno della miniera di sale, un luogo di fascino ancestrale in cui è stato girato in larga parte questo inconsueto musical politico, in cui Oppenheimer ha riversato riflessioni filosofiche e politiche, con al centro l’animo umano e le sue meravigliose contraddizioni.

Scritto e diretto da Oppenheimer insieme a Rasmus Heisterberg, è interpretato da George MacKay, presente in Sicilia insieme al regista, e prossimamente protagonista di un’intervista su queste pagine, oltre a Tilda Swinton, Michael Shannon e Moses Ingram.

The End racconta di una famiglia ricca costretta a vivere in un bunker sotterraneo all’indomani di un'apocalisse ambientale, ma senza rinunciare a lusso e bellezza. Dopo decenni di solitudine, il gruppo entra in contatto con una ragazza che riesce a intrufolarsi in questo piccolo universo, proveniente dal mondo esterno. Un avvenimento che sconvolge la routine della famiglia e rimette in questione le loro gigantesche ipocrisie e un evidente senso di colpa che li avvolge, anche solo per essere lì loro, e non altre persone care. Un viaggio nell’animo umano e nella violenza, sicuramente meno esibita rispetto ai lavori precedenti di Oppenheimer, ma non meno inquietante. Il tutto sottolineato dalle canzoni, scritte dal compositore Joshua Schmidt per la musica e dal regista stesso per i testi, che rendono questo curioso collage un musical a tutti gli effetti.

Dopo la presentazione per la stampa in Sicilia, il film è stato presentato al Biografilm Festival di Bologna, evento in cui Oppenheimer è di casa. Presente anche Tom Quinn, a capo di Neon, casa di produzione e distribuzione americana in grande spolvero, capace di conquistare ben sei palme d’oro consecutive a Cannes, Parasite, Titane, Triangle of Sadness, Anatomy of a Fall, Anora e It’s Just an Accident, che ha anche prodotto The End. Nella cornice dell’evento Bio to B - Industry Days Doc, Tom Quinn ha ricevuto il Make It Real Award, un premio riservato ai grandi talenti del cinema internazionale, assegnato quest’anno a lui che, attraverso Neon, ha portato al pubblico americano, e agli Oscar, opere come Parasite e Anora, “capaci di coniugare intrattenimento e cinema d'autore".



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