venerdì 31 maggio 2024

Ghost, cosa ne pensa Demi Moore del remake con Channing Tatum

Non molto tempo fa è stato reso noto che Ghost avrebbe ricevuto il trattamento del remake con Channing Tatum come protagonista. Cosa ne penserà Demi Moore? L’attrice, che ha recitato nel cult Anni ’90 insieme a Patrick Swayze, ha espresso la sua opinione in una recente intervista con Entertainment Weekly. Reduce dal Festival di Cannes, ha ammesso di essere curiosa all’idea di come realizzeranno il progetto che dovrebbe seguire la trama originale. La storia raccontata è quella di un uomo, Sam, assassinato in un tentativo di rapina e che desidera riconnettersi con il suo grande amore, Molly.

Ghost, Demi Moore commenta il rekame: “Sarei curiosa di vedere cosa deciderà di fare”

Channing Tatum interpreterà il protagonista del remake di Ghost. A tale proposito, in un’intervista con EW, Demi Moore ha manifestato la sua curiosità e ha ribadito che, se in alcuni casi è preferibile non ripercorrere una strada così famosa, in questo caso ammette di essere particolarmente interessata alla nuova interpretazione cinematografica di una storia così amata.

Guarda, ogni storia in qualche modo è già stata raccontata. La cosa meravigliosa è il modo diverso in cui le cose possono essere reinterpretate. Penso che ci siano alcuni film che spesso è meglio non toccare, da lasciare come sono, ma in altri casi potrebbero esserci delel sorprese meravigliose in quella reinterpretazione.

Channing Tatum non l’avrebbe contattata, per cui Demi Moore non è attualmente coinvolta nel progetto. L’attrice, però, ha lasciato una porta aperta a riguardo e ha tessuto le lodi dell’attore:

Ha un talento straordinario. Sarei curiosa di vedere cosa deciderà di fare.

Tempo fa, ai microfoni di Vanity Fair Us, Channing Tatum aveva raccontato che avrebbe voluto interpretare il protagonista del remake di Ghost.



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Captain America: Brave New World, Giancarlo Esposito potrebbe apparire nel film

Secondo le recenti indiscrezioni, Giancarlo Esposito potrebbe apparire in Captain America: Brave New World: ma chi interpreterebbe?

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Jurassic World 4, anche Mahershala Ali in trattative per unirsi al cast

Si vocifera che Mahershala Ali sia in trattative per unirsi all’universo di Jurassic World, il cui quarto capitolo è ormai in fase di sviluppo. Secondo quanto riferito da The Hollywood Reporter, l’attore di Blade e Moonlight sarebbe in trattative per aggregarsi alla produzione in partenza il prossimo mese. Al momento si tratta di un’indiscrezione, poiché l'attore non avrebbe ancora firmato il contratto, per cui dovremo attendere la conferma ufficiale. In precedenza anche il nome di Scarlett Johansson è stato associato al progetto, ma sempre in fase di trattative. L’unico attore ad aver effettivamente confermato il proprio coinvolgimento nel prossimo capitolo di Jurassic World è Jonathan Bailey. L’attore di Bridgerton l’ha precisato durante un’intervista televisiva, confermando a tutti gli effetti che prenderà parte al prossimo film.

Jurassic World, Mahershala Ali in trattative per unirsi al quarto film

Vincitore di due premi Oscar, Mahershala Ali sarebbe interessato al franchise di Jurassic World stando alle recenti indiscrezioni trapelate da The Hollywood Reporter. Ad occuparsi della regia sarà Gareth Edwards, talento ben noto per la sua ultima fatica cinematografica The Creator. Ad oggi non sono stati condivisi dettagli relativi alla trama del prossimo film, ma pare che i precedenti personaggi coinvolti nel franchise – come quello di Chris Pratt – non faranno ritorno. Il film dovrebbe avviare una nuova trilogia e ha già fissato una data d’uscita al cinema, prevista per luglio 2025. La produzione dovrebbe partire entro il prossimo mese a Londra.

Il coinvolgimento di Mahershala Ali in Jurassic World comporta una serie di domande da parte dei fan Marvel. L’attore, infatti, è stato scelto come protagonista di Blade, un film sfortunato che finora ha subito svariati ritardi. Dopo un sottile debutto nella scena post-credit di Eternals, avrebbe dovuto riprendere il ruolo di cacciatore di vampiri in un film stand alone ancora in fase di stallo annunciato per la prima volta al Comic-Con di San Diego del 2019. Da allora il progetto è andato incontro a numerosi ostacoli e la data d’uscita è stata posticipata più volte.



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Knives Out 3, il cast accoglie anche Mila Kunis e Jeremy Renner

Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery aggiunge altri due nomi al proprio cast, che continua a lievitare di ora in ora. Questa volta tocca a Jeremy Renner e Mila Kunis dare un prezioso contributo alla trama in fase di lavorazione in casa Netflix. Pur non avendo condiviso molti dettagli in merito alla prossima disavventura del detective Benoit Blanc, il colosso streaming si sta man mano sbottonando sul cast hollywoodiano coinvolto e che darà una forte spinta al terzo capitolo di Knives Out.

Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, Mila Kunis e Jeremy Renner nel cast

Dopo Cena con delitto e Glass Onion, Rian Johnson ha ultimato anche il terzo capitolo di Knives Out intitolato ufficialmente Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery. Sono numerosi i membri del cast già menzionati finora, come Cailee Spaeny e Josh O’Connor, tra i primissimi ad essere stati annunciati in Knives Out 3. E ancora Andrew Scott, che ha già lavorato con Daniel Craig sul set di 007, così come Kerry Washington e Glenn Close. Anche Jeremy Renner darà un contributo al mistero del terzo Knives Out. Noto soprattutto per il suo impegno in casa Marvel come interprete di Occhio di Falco, nell’ultimo periodo l’attore ha dovuto affrontare le conseguenze di un terribile incidente con uno spazzaneve. Il protagonista di Hawkeye si è ripreso gradualmente e tornerà molto presto in azione sullo schermo, aggiungendo nel suo elenco anche un ruolo misterioso in Knives Out 3.

Anche Mila Kunis è stata coinvolta in Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery ma, come tutti gli altri, non è chiaro chi interpreterà. Di recente, però, l’attrice ha già collaborato con Netflix come protagonista del film La ragazza più fortunata del mondo. Le riprese del terzo capitolo di Knives Out dovrebbero partire tra non molto ed è probabile che, fino ad allora, il cast continuerà a lievitare. Del resto si tratta di una serie antologica di film: ogni nuovo capitolo coinvolge diversi personaggi, tutti legati da un misterioso omicidio. Toccherà a Daniel Craig, interprete di Benoit Blanc, risolvere l’accaduto ed individuare il colpevole ancora una volta.



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giovedì 30 maggio 2024

Stasera in TV: Film da vedere Giovedì 30 Maggio, in prima serata

Stasera in TV, Giovedì 30 Maggio 2024: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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Knives Out 3, Kerry Washington e Glenn Close si aggiungono al cast

Il cast di Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery continua a prendere forma e Rian Johnson ha voluto alimentare la curiosità del suo pubblico annunciando consecutivamente le grandi star di grande e piccolo schermo che tra non molto rivedremo in azione, coinvolte in un misterioso caso di omicidio. Soltanto il detective Benoit Blanc, interpretato dal fedele Daniel Craig, avrà modo di risolvere il mistero ma, nel mezzo, dovrà vedersela con numerosi personaggi. Tra le ultimissime new entry del cast troviamo l’attrice candidata agli Oscar Glenn Close e la star di Shonda Rhimes Kerry Washington. Quando il terzo capitolo dell’antologia approderà su Netflix in streaming nel 2025, introdurrà una nuova disavventura per il detective Blanc, ma a prova di Hollywood.

Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, Glenn Close e Kerry Washington nel cast

Dopo aver svelato il titolo ufficiale di Knives Out 3, terzo capitolo che segue Cena con Delitto e Glass Onion, Netflix ha rivelato gran parte di attori e attrici che daranno un prezioso contributo alla trama. Dopo Josh O’Connor, Cailee Spaeny e Andrew Scott, anche Glenn Close e Kerry Washington prenderanno parte al cast. L’arrivo di nuovi interpreti preannuncia la realizzazione di nuovi personaggi: un dettaglio che Rian Johnson ha già reso ufficiale in passato, trattandosi di una serie antologica che di film in film cambia ambientazione, personaggi e vittime. In merito a Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, lo sceneggiatore e regista non ha ancora rivelato dettagli in merito alla trama ma, dalla scelta del titolo, è chiaro che Benoit Blanc dovrà rimboccarsi le maniche ancora una volta.

Glenn Close è un’attrice la cui fama la precede. Candidata otto volte agli Oscar e vincitrice di tre Tony Awards e tre Golden Globes, tra non molto reciterà anche in The Deliverance di Lee Daniels. Per quanto riguarda Kerry Washington, la sua popolarità ha spiccato il volo grazie a Scandal, ma negli ultimi anni ha recitato in diversi progetti come Tanti piccoli fuochi, Django Unchained e L’accademia del bene e del male.



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mercoledì 29 maggio 2024

Il Nibbio: Claudio Santamaria è Nicola Calipari nella prima foto del film al momento in lavorazione

Sono appena cominciate le riprese de Il Nibbio, seconda regia per il cinema di Alessandro Tonda e doveroso omaggio a Nicola Calipari nel ventennale della sua morte. A interpretare l'Alto Dirigente del SISMI che ha sacrificato la propria vita per salvare quella della giornalista de Il Manifesto Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terrorista, è Claudio Santamaria. Proprio l'attore che ha vinto il David di Donatello per Lo chiamavano Jeeg Robot campeggia sulla prima foto ufficiale del film, diffusa nella giornata di oggi.

Il Nibbio: il cast, la sceneggiatura e la trama

Il Nibbio è interpretato anche da Sonia Bergamasco, nel ruolo di Giuliana Sgrena, e da Anna Ferzetti, che presta il volto a Rosa Calipari. Le riprese si svolgeranno a Roma e in Marocco per 7 settimane. Se il soggetto è stato scritto da Sandro Petraglia, Davide Cosco e Lorenzo Bagnatori, alla sceneggiatura ha pensato solo Petraglia, che ricordiamo per il copione de La meglio gioventù, Bianca, Il portaborse, Il ladro di bambini e Suburra.

Cosa narrerà esattamente il film? Ecco la  sinossi ufficiale:

Il Nibbio racconterà i ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo del 2005 che hanno visto morire Nicola Calipari, per valorizzare il suo ruolo cruciale di alto dirigente dell’Agenzia di Informazione e Sicurezza Esterna (all'epoca dei fatti SISMI) delle operazioni in Iraq nei primi anni Duemila, comprendere come operano i Servizi Segreti italiani per salvaguardare la vita umana, per mantenere la pace, e scoprire al contempo la dimensione privata di Calipari, uomo, marito e padre.

Il Nibbio è una coproduzione Notorious Pictures con Rai Cinema e Tarantula, in collaborazione con Netflix e Alkon Communications ed il supporto del fondo regionale Wallimages, con la speciale collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto dell'Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE), della Polizia di Stato, la Prefettura di Roma, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Ambasciata italiana in Marocco e con MedOr Leonardo Foundation come partner culturale. Il film è sostenuto anche dal Centre Cinematographique Marocain e dall'Ambasciata del Regno del Marocco in Italia.ì

A proposito del regista Alessandro Tonda, ci piace rammentare che il suo primo lungometraggio è stato The Shift, presentato alla Festa del Cinema di Roma. Nel suo curriculum figurano anche le serie Summertime e Suburraeterna.

Il Nibbio: la prima foto dal set con Claudio Santamaria

La prima immagine di scena de Il Nibbio è quella che abbiamo messo in cima al nostro articolo. Qui sotto la vedete per intero



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Dopo Furiosa, la saga di Mad Max continuerà con The Wasteland?

Il regista George Miller ha ribadito in un podcast di essere teoricamente pronto per un'altra "Mad Max Saga" dopo Furiosa, questa volta concentrata sul personaggio di Max, un altro prequel. Ma il boxoffice sbloccherà il progetto?

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martedì 28 maggio 2024

Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, anche Andrew Scott farà parte del cast

Anche Andrew Scott scuoterà la trama di Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, il terzo capitolo della saga antologica ideata da Rian Johnson la cui unica costante è Daniel Craig, o meglio il suo Benoit Blanc, detective in gamba solitamente immischiato in misteriosi casi di omicidio dalla difficile soluzione. Dopo il successo di Cena con delitto e Glass Onion, Johnson ha lavorato accuratamente al suo terzo capitolo che inizia a prendere sempre più forma rivelando gradualmente il suo cast. Andrew Scott è soltanto una delle ultimissime novità, che lavorerà di nuovo al fianco di Daniel Craig. In precedenza, infatti, hanno condiviso un set particolarmente iconico, quello di James Bond: per la precisione, hanno recitato entrambi in Spectre nel 2015.

Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, anche Andrew Scott si unisce al cast

Nelle ultime settimane il nome di Andrew Scott è parso piuttosto popolare: tutto merito di Netflix, che l’ha scelto come protagonista di Ripley, una serie mystery realizzata in bianco e nero e ambientata per gran parte proprio in Italia. Tra i suoi più grandi successi possiamo menzionare Sherlock, dove ha interpretato il villain e la cui performance ha agevolato la vittoria di un BAFTA Award. Scott è soltanto l’ultimo in ordine cronologico ad unirsi a Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery. Soltanto poche ore fa, la produzione ha reso noto il coinvolgimento di altre due giovani star del grande e piccolo schermo: Josh O'Connor (Challengers) e Cailee Spaeny (Priscilla).

Esattamente come i precedenti, Rian Johnson si sta occupando della sceneggiatura e della regia di Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, il cui titolo ufficiale è stato annunciato soltanto pochi giorni da Netflix attraverso un breve teaser. Johnson figura anche come produttore del progetto. Il terzo capitolo con Benoit Blanc dovrebbe avviare presto la produzione, siccome l’uscita è stata fissata ufficialmente per il 2025 su Netflix. Al momento, però, i dettagli della trama non sono stati ancora rivelati, così come dettagli relativi ai personaggi coinvolti.



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A Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo il premio Stella della Mole 2024

Ci sono artisti che non hanno bisogno di presentazione, anche se è bene ricordarli e celebrarli sempre, soprattutto come esempio alle nuove generazioni che si avvicinano al cinema e in molti casi non hanno ben chiari i ruoli che in un fm, che resta in ogni caso un'opera collettiva, contribuiscono a renderlo indimenticabile. Due autentiche glorie nazionali, vincitrici di tre premi Oscar a testa, sono ad esempio Dante Ferretti, scenografo (prevalentemente ma non solo al cinema), e la moglie Francesca Lo Schiavo, arredatrice o, come dicono gli americani, set decorator. Insieme hanno condiviso oltre 50 anni di vita pubblica e professionale, lavorando coi più grandi registi del cinema mondiale e diventando sinonimo di eccellenza italiana. Il Museo del Cinema di Torino, che li ha ospitati per una vivace Masterclass nella pre-inaugurazione della mostra Movie Icons. Oggetti di scena da Hollywood, li ha insigniti del premio Stella della Mole.

Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo: chi sono i due artisti che il mondo ci invidia

Di carattere non potrebbero essere più diversi, eppure sono complementari. Sornione e autoironico, Dante Ferretti è anche un po' svagato (nei suoi racconti abbondano i "non ricordo", secondo noi non per colpa di quelli che ama definire i suoi "60 anni più IVA", ma perché ha fatto talmente tante cose che ci vorrebbe un cervello elettronico per ricordarle tutte) mentre Francesca Lo Schiavo è precisa e puntuale e ricorda tutto. Nelle interviste amano raccontare dei loro battibecchi a casa, specialmente riguardo alla dieta che lei gli ha imposto, ma rivelano di non aver mai litigato sul lavoro, dove sono, sempre stati in completa sintonia. Ferretti parte da Macerata, dopo gli studi d'arte, per perseguire il suo sogno del cinema. Inizia, come tutti, come assistente, sui set del cinema italiano e firma la sua prima scenografia come responsabile di reparto nel 1969, per Medea di Pasolini. Lavora poi con Elio Petri (La classe operaia va in paradiso e, anni dopo, Todo Modo), di nuovo con Pasolini per Il Decameron, Il fiore delle mille e una notte, I racconti di Canterbury e Salò, oltre che per altri registi del cinema italiano, tra cui Marco Ferreri,  Liliana Cavani e Luigi Comencini.

Del 1978 è l'incontro con Federico Fellini, per cui "Dantino", come lo chiama il maestro riminese, firma le maestose scenografie di Prova d'orchestra, La città delle donne, E la nave va, Ginger e Fred e La voce della luna. Poi, con Le avventure del Barone di Munchausen, i cui mondi fantastici ricrea per Terry Gilliam a Cinecittà, arriva la prima candidatura all'Oscar assieme a Lo Schiavo e l'attenzione del cinema internazionale. Martin Scorsese - che lo ha conosciuto sul set de La città delle donne - lo chiama per L'età dell'innocenza (la moglie non aveva all'epoca il permesso per lavorare in America ed è costretta a malincuore a rinunciare alla trasferta) e poi, assieme a Lo Schiavo, per altri 8 film, da Casinò a Hugo Cabret (la mostra Movie Icons ha in esposizione il celebre automa). Il primo Oscar arriva per loro, quando ormai non se lo aspettavano più, alla terza candidatura nel 2005, per The Aviator di Scorsese. Due anni prima Ferretti aveva convinto il regista, che avrebbe voluto ambientare in una New York ormai sparita la storia di Gangs of New York, a girarlo interamente a Cinecittà. Per farlo, racconta, ricorse a un escamotage: Scorsese viaggiava col suo aereo privato e dette loro un passaggio fino a Ciampino. Dal momento che era quasi ora di pranzo, Ferretti propose al regista di mangiare in un ottimo ristorante di fronte a Cinecittà, e una volta pranzato, gli fece fare un tour guidato personalmente degli Studios e del backlot sulla Tuscolana, convincendo il regista e la produzione, dal momento che quell'impressionante ricostruzione sarebbe comunque costata meno che girare in America.

Dopo aver lavorato anche con Neil Jordan per Intervista col vampiro, nel 2008 arriva per questo fantastico duo il secondo Oscar per il cupo musical di Tim Burton Sweeney Todd. Il terzo è del 2012, per un altro film di Scorsese, Hugo Cabret. A loro agio sia con le ambientazioni d'epoca che con i mondi inesistenti e fantastici, raccontano ad esempio che in questo caso Scorsese, pur dando loro come sempre assoluta fiducia e libertà di creare, desiderava un feeling anni Trenta. Francesca Lo Schiavo racconta anche che a uno stadio già avanzato della preparazione, la produzione decise che il film sarebbe stato in 3D (ricorderete che era la moda del momento) e questo la costrinse a ripensare tutti gli oggetti, che con questa tecnica risultano molto più piccoli, e perciò sono stati fatti ricostruire apposta, inclusi i giocattoli presenti nella bottega di Meliès, in dimensioni 3 volte superiori agli originali. Lo Schiavo elogia poi la genialità del marito nel suo dono per le proporzioni: i suoi bozzetti rispecchiano sempre in maniera estremamente precisa la dimensione dei set. Entrambi, poi, non dimenticano di ringraziare gli artisti e gli artigiani che danno concretezza alle loro idee. Il premio Stella della Mole assegnato dal museo del cinema di Torino non avrebbe potuto andare a due artisti migliori, che speriamo di vedere ancora a lungo all'opera, magari di nuovo in un film italiano. Per saperne di più sulla loro straordinaria carriera, esiste in ogni caso la bella autobiografia di Dante Ferretti, "Immaginare prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar", uscita nel 2022 per Jimenez editore.



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28 anni dopo avvia ufficialmente le riprese

28 anni dopo ha ufficialmente avviato le riprese, dando il via alla produzione. Inteso come sequel di 28 giorni dopo e 28 settimane dopo, ha così inaugurato una nuova proposta cinematografica che ha sicuramente entusiasmato i fan che attendevano da tempo novità in merito. Secondo quanto riferito da BBC, la produzione è ambientata nella sfera nord-orientale dell’Inghilterra, per cui ha scelto come location la costa del Northumberland, una scelta che marca la differenza rispetto ai precedenti film.

28 anni dopo, l’atteso sequel ha ufficialmente avviato le riprese

Secondo quanto riferito da BBC, la produzione sarebbe anche alla ricerca di comparse che ha descritto come “persone atletiche” implicando molta corsa. Gli appassionati della saga avranno già captato quindi l’aggiunta di possibili inseguimenti adrenalinici. Ad occuparsi della sceneggiatura in questo caso sono Alex Garland e Danny Boyle. Il film ha già confermato il coinvolgimento di alcuni membri del cast di spicco come Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson e Ralph Fiennes. Tutti e tre hanno una carriera vigorosa alle spalle. Mentre la Comer ha lasciato il segno con la sua performance in Killing Eve, Aaron Taylor-Joy tra non molto interpreterà Kraven – Il cacciatore nello Spider-Verse di Sony, mentre Ralph Fiennes ha interpretato lo spietato Voldemort nella saga di Harry Potter.

Secondo quanto riferito da ComicBook, pare che il personaggio interpretato in precedenza da Cillian Murphy sarà coinvolto nella trama, seppur “in modo sorprendente” a detta del presidente della Sony Pictures Tom Rothman. Il film, del resto, ha già fissato una data d’uscita sul grande schermo prevista per il 20 giugno 2025. Ad oggi i dettagli della trama sono alquanto scarsi, ma pare che il film lancerà una nuova trilogia. Ragionando sulla nuova proposta, Garland ha raccontato tempo fa a Inverse:

Qualche anno fa nella mia testa si è materializzata un’idea che avrebbe calzato a pennello per 28 anni dopo. A Danny è sempre piaciuta come idea. Quindi ne abbiamo parlato seriamente e se non avesse voluto dirigerlo da solo avremmo trovato un modo per sviluppare un’idea altrettanto buona.


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Knives Out 3: Cailee Spaeny e Josh O'Connor si aggiungono per primi al nuovo cast

Oltre a Daniel Craig, Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery ha annunciato i primi due membri del cast: Cailee Spaeny e Josh O'Connor.

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lunedì 27 maggio 2024

Furiosa: A Mad Max Saga primo al boxoffice italiano del weekend

Furiosa: A Mad Max Saga al suo esordio ha conquistato la vetta del boxoffice italiano del weekend, purtroppo in generale non pimpante: il primo posto è infatti da appena 694.600 euro (fonte Cinetel), e il prequel di George Miller interpretato da Anya Taylor-Joy è partito al di sotto delle aspettative anche negli USA (fonte Boxoffice Pro): 25.600.000 dollari contro le previsioni sui 40, per un totale mondiale finora attestato sui 58.800.000. Parliamo di un kolossal dal costo sotto i 170 milioni di dollari (fonte Deadline), e tenendo presente che lo stesso Mad Max Fury Road nel 2015 recuperò il budget per un soffio, il debutto di questo peraltro solido e spettacolare film preoccupa. La sensazione è che tutto il settore, da noi come all'estero, stia aspettando un femomeno come Barbenheimer dell'anno scorso per dare forza al mercato estivo.

Scende dalla prima alla seconda posizione la fiaba per famiglie IF - Gli amici immaginari di John Krasinski, dove Ryan Reynolds e Cailey Fleming aiutano gli amici immaginari abbandonati da bambini e bambine ormai cresciute: raccoglie altri 430.000 euro, per un totale italiano fino a questo momento di 1.321.000. Nel mondo siamo a quota 103.567.000 dollari (fonte Boxofficemojo), a fronte di una spesa sui 110: il fantasma del flop aleggia sull'operazione di Krasinski, che si è allontanato dalle sue regie semihorror della saga di A Quiet Place.
Slitta dal secondo al terzo posto anche Il Regno del Pianeta delle Scimmie di Wes Ball: il soft reboot della saga, con la scimmia Noa che affronta problemi simili a quelli affrontati da Cesare nella passata trilogia, ha raggiunto da noi i 2.510.000 (307.000 nel weekend). A un budget di 160 milioni di dollari (fonte Variety) corrisponde fino ad ora un incasso mondiale appena sotto i 300: la soglia del pari in sala, marketing escluso, è a un tiro di schioppo.

Debutto in quarta posizione per Vangelo secondo Maria, con Benedetta Porcaroli, diretta da Paolo Zucca in una rilettura delle sacre scritture, da un punto di vista femminista. Giuseppe è Alessandro Gassmann in questo film partito con 154.000 euro.
Cade dal terzo al quinto posto l'horror Abigail, dai registi dei nuovi Scream: una bambina rapita si rivela un incubo assassino per la banda responsabile del rapimento. Rastrella altri 148.000 euro, raggiungendo il totale italiano di 529.000, mentre nel mondo intero è a quota 40.915.000 dollari su 28 milioni di budget (il pari non è così scontato, nonostante il genere horror di solito lo garantisca).

Il box office completo del weekend



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Vincent deve morire: una clip in anteprima esclusiva del film in arrivo al cinema

Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2023 all’interno della Semaine De La Critique, e successivamente al Torino Film Festival dello stesso anno, nella sezione Crazies, dedicata al cinema horror e di genere, Vincent deve morire è l'opera prima del regista francese Stéphan Castang, che ha fatto molto discutere gli appassionati.
Il film è un insolito thriller/horror psicologico che, partendo da uno spunto chiaramente carpenteriano, cerca di raccontare questi tempi impazziti in cui ci tocca vivere. La storia è quella di Vincent, un uomo tranquillo e mite che vede la sua vita diventare un incubo quando, dapprima nell'ufficio dove lavora, e poi sempre più di frequente, e in altri luoghi, inizia a venire attaccato da persone a lui sconosciute che non solo cercano di fargli del male, ma addirittura di ucciderlo. La situazione si farà sempre più insostenibile e rischiosa, costringendo Vincent a lasciare il lavoro e la sua città, Lione, in cerca di luoghi poco popolati e quindi per lui più sicuri. In teoria.
Vincent deve morire sarà nel cinema italiani dal 30 maggio con I Wonder Pictures, e questa è una sua clip che noi di Coming Soon vi proponiamo in anteprima esclusiva:

Vincent deve morire è stato sceneggiato da Mathieu Naert. Nei panni del protagonista c'è il 41enne Karim Leklou, mentre un ruolo importante è anche quello di Vimala Pons, attrice francese d'origine indiana, qui nei panni di una giovane donna che aiuterà Vincent a cercare di rimanere in vita.
Qui di seguito il trailer e il poster ufficiali di Vincent deve morire:




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Hunger Games: La ballata dell'usignolo e del serpente, Tom Blyth amerebbe interpretare di nuovo Snow

Francis Lawrence si è occupato della maggior parte della saga cinematografica di Hunger Games, escludendo il primo film e includendo l’ultimo dedicato al presidente Coriolanus Snow. In Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, l’autrice Suzanne Collins ha raccontato come Snow si sia poi avvicinato al ruolo di dittatore e presidente di Panem nella trilogia principale. Un prequel che non ha ampliato il suo materiale letterario, motivo per cui Francis Lawrence, tempo fa, ha dichiarato che avrebbe approfondito la produzione cinematografica di Hunger Games soltanto se anche l’autrice avesse scritto nuovi romanzi. Finora da quel punto di vista tutto tace, ma Tom Blyth ha ammesso che gli piacerebbe interpretare di nuovo Snow.

Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, Tom Blyth vorrebbe interpretare di nuovo Snow

Ambientato durante i decimi Hunger Games, La ballata dell’usignolo e del serpente ha presentato una versione adolescenziale di Coriolanus Snow, molto tempo prima della sua ascesa al potere e ancora disposto ad amare. Infatti si innamora di Lucy Gray Baird, Tributo del Distretto 12 assegnatole in qualità di mentore. Insieme riusciranno a trovare un modo per vincere quell’edizione brutale, la prima trasformata in una sorta di survival show e che da quel momento in poi non potrà che peggiorare. Ad oggi non è stato annunciato un sequel o nuovo spin-off dedicato a Snow ma, in una recente intervista con Screen Rant, Tom Blyth ha ammesso che, se gli chiedessero di interpretare ancora una volta quel personaggio, accetterebbe senza problemi.

Sarebbe un gioco da ragazzi. Mi sento così fortunato ad entrare in quel mondo e amo davvero tutti i soggetti coinvolti: Francis Lawrence, Nina Jacobson e Suzanne Collins. Ma sarebbe davvero bello continuare a scavare in quella storia e penso che anche i fan la vedono come me. Credo che fossero davvero felici di riaccendere i riflettori su quel mondo, penso che le persone sentano che all’interno di quel ritorno di fiamma ci sia dell’altro, anche per la storia di Coriolanus indipendentemente dal fatto che sia il personaggio principale o secondario, pur guardando la storia di qualcun altro, ma penso che sarebbe affascinante vedere la sua continua ascesa al potere e cosa succede lungo il percorso.

In molti si sono chiesti che fine abbia fatto Lucy Gray Baird in quella scena finale di Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, una risposta non pervenuta neppure nel romanzo. Quell’ambiguità potrebbe aver lasciato una porta aperta, ma non è chiaro cosa vorrà farne l’autrice dei romanzi.



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Disney, il veterano regista John Musker rimprovera: "Il personaggio prima, il messaggio dopo"

John Musker, uscito dalla Disney nel 2018 dopo la regia di Oceania, in coppia con Ron Clements è stato uno dei principali alfieri del Rinascimento Disney dei Novanta: La sirenetta e Aladdin sono due dei suoi lavori più importanti. Ospite dell'Animayo International Summit, chiacchierando con El País, ha avuto qualche suggerimento da dare sui messaggi politicamente corretti che caratterizzano gli ultimi lavori disneyani... e non ha risparmiato critiche al remake della Sirenetta, soprattutto per il look degli animali e per via di una scelta narrativa. Leggi anche Hercules, Disney interessata a Dua Lipa per il ruolo da co-protagonista

John Musker e il politicamente corretto Disney: "I classici non partivano dal messaggio"

John Musker, dopo aver iniziato come animatore, debuttò alla co-regia con Basil l'investigatopo (1986), per poi firmare in coppia con Ron Clements classici lungometraggi della tradizione Disney: La sirenetta (1989), Aladdin (1992), Hercules (1997), Il pianeta del tesoro (2002), La principessa e il ranocchio (2009) e Oceania (2016). Praticamente in pensione (anche se ha diretto e animato da solo nel 2023 il corto "I'm Hip"), chiamato a commentare la rotta sulla quale la Disney procede negli ultimi anni, si è espresso naturalmente sulla tendenza al rifacimento dal vero, a partire dal remake della Sirenetta:

Le compagnie si chiedono sempre come ridurre il rischio, funzionano così, mi spiego? "Rifacciamolo e rivendiamolo in altra forma" o si dicono: "Lo faremo ancora meglio". Con La sirenetta non hanno giocato la carta della storia tra padre e figlia, era il cuore del film, in un certo senso. E il granchio - gli animali allo zoo sono più espressivi, com'è stato per Il re leone. È una delle basi della Disney, un'estetica accattivante, è quello che all'animazione riesce meglio.

Sulla questione dei contenuti politicamente corretti o del "woke", Musker respinge quell'analisi parlando della Principessa e il ranocchio, primo classico Disney con una protagonista nera ("Non volevamo essere woke, anche se capisco la critica"). Il problema per lui è nella priorità:

Io credo che dovrebbero operare una correzione di rotta, mantenendo il messaggio secondario, dietro all'intrattenimento, a una storia coinvolgente e a personaggi con i quali empatizzare. I classici Disney non partivano con l'idea di trasmettere un messaggio, volevano coinvolgervi nella storia, nei personaggi e nel loro mondo, e secondo me il cuore è sempre quello. Non devi escludere le agende, ma devi prima creare personaggi con i quali empatizzare e che siano convincenti.


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domenica 26 maggio 2024

Presentato a Cannes il progetto transmediale Interference, prodotto con Rai Cinema

Come sarà la nostra vita in un futuro prossimo dominato dai social media e dalla pressione dell'accettazione sociale? Questo l’interrogativo del cortometraggio Interference per la regia di Giuseppe Alessio Nuzzo con protagonisti Francesco Panarella, tra i protagonisti della serie tv Rai Mare Fuori, e Miriam Candurro, tra i volti di punta della soap Rai Un Posto al Sole e delle serie I Bastardi di Pizzofalcone, presentato all’Italian Pavilion del Festival di Cannes alla presenza di Carlo Rodomonti, responsabile marketing strategico e digital di Rai Cinema.

Il corto racconta la storia di Luca, noto online come Richmann-99, che si divide tra il suo alter ego di successo e le sue sfide nella vita reale, segnate dall'ansia sociale. Dopo aver tentato terapie convenzionali senza successo, il ragazzo si sottopone a un esperimento estremo: la “Chirurgia Estetica della Personalità”, offerta dalla società MayaCreator. Ma quando le cose prendono una piega inaspettata e pericolosa, una psichiatra determinata di nome Luna, si impegna a svelare gli inquietanti segreti dietro questa terapia e a salvare Luca prima che sia troppo tardi.

Il lavoro fa parte di un progetto transmediale, completato da focus immersivi in VR, un videogame e un podcast audio. Il cortometraggio lineare, della durata di 15 minuti, andrà in onda sulle reti Rai, e sulle piattaforme VR di Rai Cinema saranno disponibile due scene del film in focus immersivo in Virtual Reality 360° 3D 11K. Interference si completa con un videogame dove il cortometraggio rappresenta prologo ed epilogo - che sarà disponibile sulle piattaforme Apple e Android per smartphone, ideato, prodotto e distribuito dalla società di animazione Stranogene - e un podcast dove si racconta la malattia del protagonista.

Interference è una produzione Maia Production srl, prodotto da Annamaria Schena, produzione esecutiva e distribuzione lineare Paradise Pictures srl, progetto realizzato in collaborazione con la redazione Rai Tgr Campania, finanziato da Unione Europea e Ministero della Cultura nell’ambito del programma Nexgenerationeu.



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Deadpool & Wolverine, Ryan Reynolds affronta di nuovo il potenziale cameo di Taylor Swift: "Tutto può succedere"

Si vocifera da tempo del possibile cameo di Taylor Swift in Deadpool & Wolverine e di recente anche Ryan Reynolds ha commentato le voci di corridoio, senza confermare o smentire nulla. Anzi, secondo il suo punto di vista, tutto è possibile, anche perché attraverso il prossimo capitolo il suo Wade Wilson debutterà ufficialmente nell’universo Marvel. Al suo fianco ci sarà anche Hugh Jackman, ancora una volta alle prese con Wolverine e i suoi artigli. Ora che la vendita dei biglietti al cinema è stata avviata ufficialmente almeno negli Stati Uniti, il pubblico si interroga sempre più sugli easter egg presenti nel film e Ryan Reynolds ha commentato la possibilità di vedere anche Taylor Swift debuttare nel MCU.

Deadpool & Wolverine, Taylor Swift nel film? Ryan Reynolds: “Tutto è possibile”

Essendo amica stretta di sua moglie Blake Lively, Taylor Swift avrebbe più di un motivo per unirsi all’universo Marvel. I fan, del resto, continuano ad immaginarla perfettamente nel mondo dei supereroi e la vedrebbero benissimo in Deadpool & Wolverine. Non è stato annunciato ufficialmente un suo cameo e non è detto che accada ma, come afferma Ryan Reynolds, tutto è possibile, soprattutto perché in gioco c’è il Multiverso. Per combattere l’attesa, Fandango ha condiviso una nuova intervista con Ryan Reynolds, Hugh Jackman e il regista Shawn Levy menzionando il possibile cameo di Taylor Swift. Per i fan, la popstar potrebbe interpretare Dazzler nel film e Reynolds ha risposto in questo modo:

Sapete, film come questo... ci sono così tante speculazioni su così tante persone che potrebbero finire nel film. Ne ho visto uno convinto che Elvis fosse nel film. Tutto può succedere ed è questo che amo di questo universo. Le sorprese sono l'essenza di Deadpool.

I fan sognano di vedere Taylor Swift in Deadpool soprattutto perché Dazzler nei fumetti oltre ad essere una mutante è anche una cantante. In ogni caso il commento di Ryan Reynolds non è una conferma, ma ha sicuramente incrementato la curiosità e la speranza.



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The Legend of Zelda, il film sta prendendo forma con il coinvolgimento di Shigeru Miyamoto

Nintendo e Sony Pictures sono al lavoro per realizzare il nuovo live action su The Legend of Zelda. Dopo il successo di Super Mario Bros – Il Film, anche un altro videogioco particolarmente caro ai fan di Nintendo riceverà il trattamento da grande schermo con la regia di Wes Ball (di Il regno del pianeta delle scimmie). In una recente intervista, il presidente di Sony Pictures Entertainment ha precisato che il film potrà contare soprattutto sul supporto di Shigeru Miyamoto, che ha lavorato al popolare videogame, dando una spinta fondamentale al progetto.

The Legend of Zelda, il coinvolgimento di Shigeru Miyamoto sarà fondamentale per lo sviluppo del film

Intervistato da Deadline, il presidente di Sony Pictures Entertainment ha tessuto le lodi di Wes Ball alla guida di Il regno del pianeta delle scimmie, commentando come il regista abbia rispolverato il franchise ma donandogli al tempo stesso la freschezza di cui aveva bisogno. E spera che lo stesso trattamento venga applicato anche per The Legend of Zelda, puntando soprattutto sul coinvolgimento di Shigeru Miyamoto, che si è occupato anche del videogame.

Il film è stato sviluppato e realizzato nella più stretta collaborazione possibile con Shigeru Miyamoto. È un vero genio di quel mondo ed è proprio la sua forte visione a motivarlo. Lo ha creato e lo comprende a fondo. Basta guardare i risultati di Super Mario Bros per capirlo.

Nel corso dell’intervista, il presidente di Sony in realtà ha affrontato anche gli altri progetti in cantiere come ad esempio l’ultimo film di Venom: The Last Dance, che ha confermato essere per l’appunto l’ultimo capitolo con Tom Hardy. E ancora ha fatto riferimento al prossimo film dello Spider-Verse con Phil Lord e Chris Miller e il nuovo capitolo con Tom Holland. “Lascia che ti dica che quando arriverà l'ultimo film di Spider-Verse con Phil Lord e Chris Miller, sarà un evento significativo, così come lo sarà il prossimo film di Spider-Man co Tom Holland”, ha garantito. Ai microfoni di Total Film, non molto tempo fa, il regista Wes Ball aveva spiegato di voler realizzare un film per i fan di The Legend of Zelda. “Voglio soddisfare i desideri dei fan. So che è importante, questo franchise di Zelda, per le persone e voglio realizzare un film serio che possa regalare al pubblico una via di fuga. Voglio che quel mondo prenda vita. Questo è il mio obiettivo: deve sembrare qualcosa di reale. Qualcosa di interessante, serio, ma divertente e stravagante al tempo stesso”.



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sabato 25 maggio 2024

Io sono Celine Dion: il commovente trailer del documentario su Celine Dion, dal 25 giugno su Prime Video

Arriverà su Prime Video in tutto il mondo il documentario Io sono: Celine Dion, dedicato alla famosa cantante che ci ha regalato, tra le altre cose, la splendida "My Heart Will Go on", fiore all'occhiello della colonna sonora di Titanic. Del film, diretto da Irene Taylor, candidata all’Oscar per il documentario The Final Inch, è stato diffuso il trailer, insieme al poster ufficiale.

Io sono: Celine Dion: la trama

Ecco la sinossi ufficiale di Io sono: Celine Dion:

Io sono: Celine Dion offre uno sguardo crudo e onesto nel dietro le quinte della lotta che l’iconica superstar ha intrapreso contro una malattia che le ha cambiato la vita. Come una lettera d'amore ai suoi fan, questo documentario mette in luce la musica che ha guidato la sua vita, mostrando anche la resilienza dello spirito umano.

La malattia di Celine Dion

Come molti sapranno, la malattia che affligge Celine Dion si chiama Sindrome della persona rigida ed è una condizione neurologica caratterizzata da rigidità muscolare e spasmi, maggiore sensibilità agli stimoli come suoni e luci e disagio emotivo che può causare spasmi. La diagnosi è arrivata nel 2022 e nei mesi successivi la cantante si è presa una pausa e non si è più esibita dal vivo. Non è facile convivere con la Sindrome della persona rigida, e all’inizio Celine Dion era molto scoraggiata. Ora si sente più forte e, come ha sottolineato in una serie di interviste, non si arrenderà. Per sopportare meglio il dolore, ha stabilito una routine settimanale che prevede terapia fisica e vocale 5 giorni su 7. Al momento non esiste una cura per la malattia e non sappiamo se la Dion tornerà a fare concerti.

Il trailer di Io sono: Celine Dion

Il trailer di Io sono: Celine Dion è molto commovente. La cantante canadese, intervistata da Irene Taylor, rivela di essere pronta a parlare della sua malattia e dice che fare un concerto non è faticoso. La cosa brutta, è doverlo cancellare. Celine parla dei costanti esercizi che è costretta a fare e di quanto le manca il pubblico: "Se non posso correre, camminerò" - dice, mentre le lacrime le rigano il viso. "Se non posso camminare, striscerò. Ma non mi fermerò".



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Chris Hemsworth paragona Thor e Dementus: "Adoro interpretare il supereroe, ma ha i suoi limiti"

Chris Hemsworth è felice di aver avuto la possibilità di interpretare un personaggio così diverso da Thor in Furiosa: A Mad Max Saga.

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Inside Out 2, le emozioni tagliate dal film come Gelosia e Nostalgia mostrate dal regista

Kelsey Mann, il regista di Inside Out 2, aveva già anticipato di aver cestinato diverse emozioni in vista del sequel del film Disney Pixar in arrivo al cinema questa estate. Ma di quali emozioni si tratta? Quando il sequel debutterà sul grande schermo, introdurrà delle emozioni scombussolanti per la piccola Riley, alle prese con la pre-adolescenza e tutte le emozioni che questa fase comporta: Imbarazzo, Invidia, Noia ma soprattutto Ansia, che sarà colei che le guiderà un po’ tutte. In principio, però, il sequel avrebbe potuto aggiungere ulteriori emozioni nuove per la protagonista che avrebbero causato scompiglio e che avrebbero affiancato le cinque emozioni basilari come Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto. Ma di quali emozioni si tratta?

Inside Out 2, il sequel ha archiviato alcune emozioni come Gelosia

Il regista di Inside Out 2, come riporta Screen Rant, ha mostrato una concept art con tutte le emozioni che in principio avrebbe voluto mostrare nel sequel d’animazione Pixar. Purtroppo, a causa del numero eccessivo e del caos che avrebbero generato anche ai fini della trama, Mann ha preferito farne a meno e ristringere il numero di nuove emozioni da coinvolgere. Come riporta Screen Rant, il regista aveva spiegato di aver presentato inizialmente ben nove emozioni nuove per far sì che Gioia si sentisse come sopraffatta da tutte queste novità. L’ostacolo maggiore era non riuscire più a tenere il conto delle emozioni coinvolte, che si annullavano a vicenda. Per questo la parola d’ordine è stata semplificare, ridurre le novità. Il concept art mostrato alla Pixar includeva numerose emozioni che non hanno poi raggiunto il montaggio finale, tra cui Vergogna, già menzionata del resto dal regista che dovrebbe essere rappresentata in blu scuro. Anche Gelosia e Stuporeavrebbero preso parte al film, secondo l’illustrazione.

La maggior parte di queste emozioni, poi tranciate dal taglio finale, sono state rappresentate in modi diversi durante il processo creativo. Anche Nostalgia ad esempio è stata rappresentata come una vecchina gentile. O ancora Colpa e quella che sembra essere Sospetto. Come riporta Screen Rant, un’altra emozione negativa inclusa nella concept art è Schadenfreude, una parola tedesca che sta a significare quel sentimento di gioia che si prova a spese di qualcun altro e proposta da Pete Docter inizialmente per il primo film di Inside Out. In entrambi i casi non è stata inserita nell’elenco finale. Il team creativo alla fine ha optato per quattro nuove emozioni guidate da Ansia, grazie alla consulenza di un esperto.



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venerdì 24 maggio 2024

Descendants: L'ascesa di Red, la Regina di Cuori di Rita Ora cerca vendetta nel nuovo trailer

E se la Regina di Cuori fosse diventata la villain che conosciamo a causa di qualcun altro? È quanto suggerito dal nuovo trailer di Descendants: L'Ascesa di Red, nuovo capitolo della celebre saga di Descendants realizzata in casa Disney che reinterpreta le storie dei grandi villain Disney attraverso i propri figli. Il quarto capitolo è dedicato a Il paese delle meraviglie dove regna incontrastata la Regina di Cuori, che in questo caso ha le fattezze (glam) di Rita Ora. In arrivo quest’estate sulla piattaforma di Disney+, il quarto film della saga di Descendants introduce quindi la furia della Regina di Cuori e propone una nuova eroina: sua figlia Red.

Descendants: L'Ascesa di Red, il nuovo trailer mostra il passato della Regina di Cuori e com’è diventata la spietata sovrana di Wonderland

Il nuovo trailer di Descendants: L'Ascesa di Red mostra il passato della Regina di Cuori e rivela come il film ripercorrerà le origini del personaggio mostrando in che modo è poi diventata la spietata sovrana di Wonderland (Il paese delle meraviglie). L’idea di invitarla è stata di Uma, ex ragazza cattiva a sua volta e adesso preside della Auradon Prep. O meglio, l’invito è rivolto a Red, la figlia della Regina di Cuori, ma quest’ultima coglie l’occasione per dimostrare che no, il tempo non ha limato il suo rancore e che desidera ancora vendicarsi dei torti subiti. Per cui organizza un colpo di stato contro Auradon e sarà proprio sua figlia a cercare di trovare una soluzione. Decide così di tornare indietro nel tempo ed evitare che sua madre semini caos e distruzione. Insieme alla figlia di Cenerentola, Chloe, finirà però in un’epoca diversa e scoprirà di più del passato di sua madre. Quand’era soltanto una giovane studentessa, con i capelli rosa confetto, sua madre era semplicemente una ragazzina solare, sorridente e dolcissima. Com’è diventata poi la spietata sovrana di Il paese delle meraviglie?

Film originale di Disney+, Descendants: L'Ascesa di Red è atteso in streaming il 12 luglio 2024 e include nel cast anche Rita Ora, che interpreta la rossissima Regina di Cuori. In più troviamo Brandy, Kylie Cantrall, Malia Baker, China Anne McClain, Jeremy Swift, Dara Reneé, Ruby Rose Turner, Morgan Dudley, Paolo Montalban, Melanie Paxson, Leonardo Nam, Joshua Colley e Peder Lindell. Il trailer si apre con What’s My Name, uno dei brani originali più iconici della saga di Descendants introdotto nel secondo film e non rinuncia neppure ad una nuova interpretazione di So This Is Love di Cenerentola. In più include sette nuovi brani originali.



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Una pallottola spuntata, il cast aggiunge Cody Rhodes e altre star

Una pallottola spuntata accoglie nel cast anche Cody Rhodes, noto per la sua carriera nel wrestling e soprattutto conosciuto come campione della WWE. Attraverso il reboot dell’acclamata trilogia con Leslie Nielsen, il campione di wrestling potrà cimentarsi in una nuova avventura da grande schermo. E non è l’unico. Secondo quanto riferito da Deadline, anche Liza Koshy, CCH Pounder e il rapper Busta Rhymes faranno parte del cast del reboot, guidato dal protagonista Liam Neeson che interpreterà una nuova versione del tenente Frank Drebin.

Una pallottola spuntata: tutte le new entry del cast incluso Cody Rhodes

Al momento non è chiaro chi interpreteranno queste quattro new entry nel cast di Una pallottola spuntata. Deadline, però, riferisce che Cody Rhodes è stato coinvolto nel progetto soltanto per un cameo. A condividere la scena con Liam Neeson in ruoli di spicco ritroviamo Pamela Anderson, che rappresenterà l’interesse sentimentale di Frank Drebin, Paul Walter Hauser che in una recente intervista ha annunciato di essere entusiasta all’idea di recitare al fianco di Neeson. E ancora, recentemente annunciati, anche Kevin Durand e Danny Huston.

Con la regia di Akiva Schaffer, che figura anche come produttore del progetto, Una pallottola spuntata dovrebbe avviare a breve la produzione così da arrivare in sala nella data prestabilita (fissata per il 2025). Come la trilogia principale, a sua volta nata a seguito di una Serie TV Anni ’80, Una pallottola spuntata racconta le disavventure professionali e sentimentali del tenente Frank Drebin, goffo e maldestro, spesso ingenuo, che riuscirà ugualmente a risolvere i casi sotto la propria guida. Ad oggi il reboot di Una pallottola spuntata non ha ancora comunicato un titolo ufficiale (se differirà quindi da quello originale) ed è atteso in sala il 18 luglio 2025 (data americana). Dan Gregor e Doug Mand si occuperanno della sceneggiatura insieme a Schaffer.



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Guardiani della Galassia 4, James Gunn smorza l'entusiasmo: "Non ci sarà un Vol. 4"

Qual è il futuro di Guardiani della Galassia? A rispondere è ancora una volta James Gunn, che suggerisce cosa accadrà ai personaggi che ha guidato per anni nell’universo Marvel e attualmente privi di bussola. Da quando Gunn ha lasciato l’MCU per guidare i DC Studios, il futuro dei Guardiani della Galassia non è stato ancora delineato, per cui i fan chiedono spesso aggiornamenti in merito utilizzando piattaforme come Threads per interrogare il regista. Ad oggi, sappiamo che James Gunn non ha alcuna intenzione di tornare sui propri passi e di essere molto occupato alla guida dei DC Studios, partendo da Superman. Ma cosa ne sarà dei Guardiani della Galassia? Ci sarà un Vol. 4?

Guardiani della Galassia, James Gunn commenta il futuro del quarto film: si farà?

Guardiani della Galassia ha completato la sua trilogia con un Vol. 3 distribuito in sala nel corso del 2023. Da allora, James Gunn è passato alla guida di altri Studios con supereroi differenti e non ha intenzione di tornare indietro, motivo per cui non è chiaro cosa succederà ai suoi personaggi. Il regista, però, ha garantito tramite Threads che non lavorerà ad un quarto film. Interrogato da un fan via social, il regista ha precisato che no, non ci sarà un Vol. 4. Una risposta deludente per molti, ma che non dovrebbe sorprendere, proprio perché James Gunn ha più volte ribadito che il Vol. 3 ha rappresentato la chiusura della sua trilogia nel MCU. Lavorando su altri progetti e avendo tra le mani una grande responsabilità da co-presidente, Gunn non avrebbe tempo e modo di occuparsi anche di un altro progetto per i Marvel Studios. Al tempo stesso, però, quei personaggi che ha seguito per così tanti anni potrebbero avere un futuro nel MCU, anche senza James Gunn.

Considerato che nessun personaggio principale perde la vita nel Vol. 3, è chiaro che l’universo Marvel potrebbe riportare alcuni dei Guardiani della Galassia nuovamente sullo schermo. Grazie alla scena post-credit, sappiamo che l’intenzione è quella di proporre uno spin-off con protagonista Star-Lord, ma anche in questo caso le informazioni scarseggiano. Data la popolarità del franchise e l’apprezzamento da parte del pubblico nei loro confronti, è difficile pensare che i Marvel Studios accantonino i Guardiani. È più probabile che un altro regista si faccia avanti per rispettare l’eredità di James Gunn o che appaiano in altri film corali, come i prossimi sugli Avengers.



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giovedì 23 maggio 2024

Jurassic World, Glenn Powell ha rifiutato il ruolo del protagonista: "Mi è bastato leggere la sceneggiatura"

Glen Powell ha mosso i primi passi sul grande schermo a soli 15 anni (ha debuttato in Spy Kids 3 di Robert Rodriguez). È tuttavia dal 2022 che la sua carriera è in inarrestabile ascesa. Dopo aver recitato accanto a Tom Cruise in Top Gun: Maverick, il 35enne è stato letteralmente travolto dalla popolarità grazie al boom di Tutti tranne te: la rom-com che lo vede protagonista accanto a Sydney Sweeney e che ha incassato oltre 200 milioni di dollari al box office. Presto, inoltre, lo vedremo su Netflix in Hit Man di Richard Linklater, ma anche in Twisters, sequel targato Universal del disaster movie Twister (1996).

L'agenda dell'attore è sempre più fitta e non stupisce che Powell sia conteso dalle major più quotate. Sulla sua scrivania, ad un certo punto, è arrivata anche la sceneggiatura del reboot di Jurassic Park diretto da Gareth Edwards, le cui riprese inizieranno in estate. Ebbene, di fronte ad un'occasione decisamente ghiotta, Glen ha declinato l'offerta. Ma per quale motivo? Il diretto interessato, intervistato da The Hollywood Reporter, ha raccontato che gli era stato offerto il ruolo del protagonista ma che, malgrado il Jurassic Park del 1993 sia uno dei suoi "film preferiti", ha dovuto dire di no.

È una delle cose che ho voluto fare per tutta la mia vita. Non farò quel film perché ho letto la sceneggiatura e ho pensato subito che la mia presenza in questo film non aiuta. E la sceneggiatura è fantastica. Il film sarà una boma, ca*zo. Non è questo il punto. Si tratta di scegliere tra rendere felice il pubblico e rendere felice te stesso.

Bello, bravo e anche umile? Sembra proprio di sì. L'idea di far parte di uno dei franchise del suo cuore dev'essere stata allettante, a dir poco. Evidentemente, però, l'attore si è reso conto che il ruolo principale non era nelle sue corde. Di conseguenza, la sua performance avrebbe potuto penalizzare un film sul quale pesano aspettative esponenziali.

Ad ogni modo, la star non resterà certo con le mani in mano. Nelle ultime ore, si è sparsa la voce che Glen Powell sia stato scritturato per il remake de Il paradiso può attendere (1978). Il cult diretto da Warren Beatty e Buck Henry, vincitore del Premio Oscar per la migliore scenogragia, era a sua volta un remake de L’inafferrabile signor Jordan, commedia datata 1941. Secondo le indiscrezioni, Powell non sarà coinvolto in un remake vero e proprio, ma per saperne di più dovremo attendere.

Jurassic World: cosa sappiamo sul reboot con Scarlett Johansson

La sceneggiatura del reboot di Jurassic Wolrd - che Powell poco sopra ha definito 'fantastica' - vanta non a caso la firma di David Koepp, autore dello script originale di Jurassic Park (1993) e del sequel Il Mondo Perduto (1997), tratti dai romanzi di Michael Crichton. Com'è noto, a raccogliere il testimone di Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, star della seconda trilogia, saranno Scarlett Johansson e Jonathan Bailey. Il reboot ha già una data di uscita, fissata per il 2 luglio 2025. Steven Spielberg, 'papà' della trilogia originale, è coinvolto in qualità di produttore esecutivo con la sua Amblin Entertainment. A produrre, ci sono Frank Marshall e Patrick Crowley della Kennedy-Marshall.

I dettagli sulla trama e sul cast, al momento, sono blindatissimi. Nell’ultimo capitolo di Jurassic World, uscito nel 2022, abbiamo ritrovato Jeff Goldblum, Laura Dern e Sam Neill, icone dei primi tre film. A quanto pare, però, ci attende qualcosa di completamente diverso.



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After the Hunt, Ayo Edebiri si unisce al cast del prossimo film di Luca Guadagnino

Il nuovo progetto di Luca Guadagnino prende sempre più forma. Anche Ayo Edebiri, star di The Bear, si unirà al cast di After The Hunt, un film particolarmente interessante agli occhi di Hollywood poiché ha già coinvolto star del calibro di Julia Roberts e Andrew Garfield. Con una sceneggiatura firmata da Nora Garrett, Luca Guadagnino si prepara a tornare al cinema mentre attualmente nelle sale è ancora presente la sua ultima creazione, Challengers. Ma chi interpreterà Ayo Edebiri in After The Hunt?

After The Hunt, Ayo Edebiri si unisce al cast stellare del film di Luca Guadagnino

Secondo quanto riportato da Deadline, Ayo Edebiri andrà ad aggiungersi ad un cast già particolarmente ricco. In After The Hunt affiancherà Julia Roberts e Andrew Garfield (il cui annuncio risale a pochi giorni fa). La trama, secondo le prime anticipazioni condivise, seguirebbe la storia di una professoressa universitaria la cui vita cambia per sempre quando uno dei suoi studenti preferiti muove un’accusa grave nei confronti di uno dei suoi colleghi. E se dovesse svolgersi un’indagine a seguito di quelle accuse, molti dei segreti della protagonista potrebbero venire a galla, per cui farà di tutto per proteggerli. Non è chiaro chi dovrebbe interpretare Ayo Edebiri ma, stando alle anticipazioni trapelate finora, si tratterebbe di un ruolo di spicco e, data la giovane età, potrebbe quindi interpretare la studentessa che smuove le acque all’università.

Per Luca Guadagnino si tratta di un nuovo progetto insieme a delle star di Hollywood. Uno dei esperimenti di successo è Chiamami col tuo nome, film che ha lanciato la carriera di Timothée Chalamet, ad oggi uno dei nomi più gettonati nell’industria cinematografica. Anche Challengers ha smosso l’intrattenimento con un cast guidato da Zendaya che ha già conquistato il botteghino. Oltre ad After The Hunt, il regista sarà impegnato sul set di Separate Rooms, ancora una volta insieme a Josh O’Connor che ha diretto anche in Challengers.



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mercoledì 22 maggio 2024

Paddington in Perù, il terzo film si mostra in un primo poster

Paddington in Perù, il terzo attesissimo capitolo con protagonista un dolce orsetto proveniente dal Perù e trasferitosi a Londra ha mostrato la sua primissima immagine durante il Licesing Expo svoltosi a Las Vegas e prontamente riportata da Collider. Ad oggi non sono molti i dettagli relativi al film ma, come suggerito dal titolo stesso, Paddington tornerà sui propri passi. Armatosi di panino alla marmellata e grande coraggio, tornerà in Perù probabilmente per fare visita a sua zia, ma questa volta non sarà da solo: in sua compagnia ci sarà anche la famiglia che l’ha accolto e adottato in quel di Londra.

Paddington in Perù si mostra in una piccola anteprima

Paul King, il regista che si è occupato dei primi due capitoli di Paddington, questa volta non tornerà alla regia ma cederà il testimone a Douglas Wilson, che con questo film si prepara ad un vero e proprio debutto cinematografico. In ogni caso King non ha completamente archiviato Paddington, perché nel terzo film figura sia come sceneggiatore che come produttore. In realtà la sceneggiatura è frutto di una nutrita collaborazione che prevede il talento di Mark Burton, Simon Farnaby, Jon Foster e James Lamont. Secondo quanto raccontato da Collider, il terzo capitolo con protagonista l’orsetto goloso dovrebbe debuttare dapprima nel Regno Unito a novembre 2024, dopodiché si sposterà negli Stati Uniti a gennaio 2025. In Italia non è stata ancora annunciata una data d’uscita, per cui dovremo attendere una comunicazione ufficiale.

In merito alla trama, sappiamo che Paddington tornerà in Perù anche se il motivo non è stato ancora precisato: potrebbe desiderare di riconnettersi con le proprie radici tornando da sua zia oppure potrebbe essere sulle tracce di una nuova avventura: un mistero da risolvere, forse? Il cast in ogni caso ripropone volti già noti al pubblico come Hugh Bonneville, Madeleine Harris, Samuel Joslin, Julie Walters e Jim Broadbent. Infatti l’orsetto non sarà da solo: ad accompagnarlo in Perù anche la famiglia Brown. Tra le new entry del cast di questo terzo film anche Olivia Colman, Antonio Banderas e Emily Mortimer che sostituirà Sally Hawkins ed interpreterà Mary Brown. Il teaser poster condiviso da Collider mostra Paddington nel suo iconico look in compagnia dell'immancabile panino alla marmellata, mentre alle sue spalle lo sfondo è prettamente tropicale con colori che vanno dal rosa all’oro.



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The Sims, il film prodotto da Margot Robbie diretto verso Amazon MGM Studios

A quanto pare il film live action su The Sims prodotto da Margot Robbie avrebbe già trovato il suo studio di riferimento. Secondo quanto riferito da Puck via GameSpot, Amazon MGM Studios sarebbe interessato al prodotto basato sulla serie di videogiochi di Electronic Art. Quando la notizia è stata condivisa a livello mondiale, il progetto di The Sims vedeva coinvolta anche Margot Robbie in qualità di produttrice con la sua LuckyChap Entertainment. In più il film aveva già individuato la sua regista, Kate Herron, che avrebbe contribuito parzialmente alla sceneggiatura insieme a Briony Redman.

The Sims, il film live action con Margot Robbie è diretto verso Amazon MGM Studios

Secondo quanto emerso dal report condiviso da Puck via GameSpot, ci sarebbe stata una guerra di offerte per The Sims e l’avrebbe spuntata proprio Amazon MGM Studios. Secondo il report in questione, in competizione per i diritti del film vi era anche Netflix che avrebbe persino offerto di più, ma l’obiettivo di LuckyChap era di approdare in sala, motivo per cui Amazon MGM Studios avrebbe trionfato. Una scelta importante, se si considera il successo che Margot Robbie ha raggiunto con Barbie al cinema. Negli ultimi anni il pubblico ha dimostrato di apprezzare i tentativi di raccontare anche sul grande schermo le storie proposte in famosi videogiochi. Basti pensare al successo raggiunto con la trilogia di Sonic o ancora Super Mario Bros – Il Film, così come prodotti televisivi come The Last of Us e il recente Fallout. Questo filone cinematografico continua a generare interesse, motivo per cui un live action su The Sims è stato accolto positivamente dal pubblico e ancor di più dagli Studios.

The Sims ha avviato la sua corsa nel 2000 con Electronic Art e da allora non si è mai fermato, realizzando un successo dopo l’altro con diverse edizioni ed espansioni negli ultimi 24 anni. Nonostante la popolarità del gioco di simulazione di vita, sarà interessante capire come la sua storia potrà essere adattata per il cinema.



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martedì 21 maggio 2024

I migliori film in streaming di Chris Hemsworth, protagonista di Furiosa: A Mad Max Saga

Dopo il regista George Miller e la protagonista Anya Taylor-Joy, chiudiamo la striscia di film in streaming dedicati ai realizzatori di Furiosa: A Mad Max Saga con il "villain" Chris Hemsworth. L’attore australiano divenuto una star internazionale grazie al ruolo di Thor nel Marvel Cinematic Universe, ha lavorato negli ultimi anni con alcuni dei cineasti più acclamati dell'odierno panorama hollywoodiano. Non sempre la critica e il pubblico hanno risposto pienamente alle sue escursioni fuori dai cinecomic, ma il tentativo di crearsi una carriera di spessore lontano da essi merita senza dubbio il nostro consenso. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Chris Hemsworth

  • The Avengers
  • Quella casa nel bosco
  • Rush
  • Blackhat 
  • Thor: Ragnarok

The Avengers (2012)

Dopo l'esordio nel Thor diretto da Kenneth Branagh, Hemsworth trova piena conferma nell’ensemble di attori che guida The Avengers, uno dei cinecomic di maggior successo della storia del cinema. Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chris Evans, Jeremy Renner e tutti gli altri si divertono e fanno divertire il pubblico con un film  funambolico, che possiede una sequenza finale davvero da ricordare. Spettacolo esplosivo, ben organizzato, perfetto per un popcorn movie che detta le regole future del genere. Spettacolo che funziona, su quello non c’è alcun dubbio. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Disney +.

Quella casa nel bosco (2012)

Altra partecipazione divertente e assolutamente divertita in questo horror teorico che Drew Goddard tira fuori dal proprio fantasioso cilindro. Insieme ad Hemsworth lavorano con precisione e concentrazione sulle regole del genere anche Bradley Whitford, Richard Jenkins, addirittura la grande Sigourney Weaver. Quella casa nel bosco funziona benissimo finché esplode nel rocambolesco, sfrontato finale. Guilty pleasure d’autore che ogni volta sorprende, affascina, lascia interdetti nel miglior senso del termine. Da vedere con mente aperta, spaventa e incuriosisce con dovere e sapienza. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Disney +.

Rush (2013)

Diretto da un Ron Howard in grande forma, hemsworth garantisce al regista una delle prove maggiormente carismatiche della sua carriera. nel ruolo del pilota di F1 James Hunt l’attore dimostra che c’è anche un discreto mestiere dietro ai muscoli. Certo, poi Daniel Bruhl nel ruolo di Niki Lauda spesso gli ruba la scena, ma questo non sminuisce Rush dall'essere forse il miglior film mai realizzato sulle corse automobilistiche. peccato il pubblico l’abbia quasi del tutto ignorato, merita davvero. Nel cast anche Olivia Wilde e Natalie Dormer. Spettacolare e umanamente drammatico. Un gran bel prodotto di genere con una visione sempre robusta e precisa. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Netflix, Rai Play.

Blackhat (2015)

Michael Mann chiama Hemsworth come protagonista di questo cyber-thriller pirotecnico e pieno di grandissimi momenti di cinema, che purtroppo il pubblico rifiuta in pieno. Blackhat possiede una sceneggiatura davvero troppo fragile, quando poi addirittura complessa, per arrivare a ottenere consensi. ma rimane un film dalla regia poderosa, dove il dramma che vivono i personaggi si tocca con mano. Viola Davis a supporto è fortissima, quasi feroce, e il resto del cast internazionale funziona davvero bene. Ondivago ma potente, un film d’azione stilizzato alla maniera del suo grande regista. Con un finale da accapponare la pelle. Gemma grezza ma splendente. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Thor: Ragnarok (2017)

Tra i veri standalone dedicati al Dio del Tuono questo è senza dubbio il più efficace  e soprattutto il maggiormente divertente. E poi come antagonista c’è una Cate Blanchett prodigiosa, bellissima  terribile, di gran lunga la cosa migliore del film. Thor: Ragnarok è in fondo una commedia farsesca con enormi effetti speciali e azione a secchiate. Tessa Thompson rimane una spalla di tutto lusso, il resto del cast si diverte un mondo. Spettacolo superficiale ma pieno di ritmo e trovate comiche, gestite da Taika Waititi con indubbia intelligenza. Da gustare tutto d’un fiato e non pensarci più: così funziona alla perfezione. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Disney +.



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