giovedì 12 maggio 2022

Il cinema italiano degli anni '90: i migliori film in streaming

Come il decennio precedente, anche gli anni ‘90 hanno rappresentato per il cinema italiano un momento di evidente crisi a livello commerciale ma allo stesso tempo un campo fertile per autori capaci di esprimere la loro visione, nonostante le difficoltà del sistema industriale. I cinque film in streaming che abbiamo selezionato per raccontare quel periodo sono indubbiamente diversi tra loro e non possono onestamente essere in qualche modo “uniti” in un discorso estetico che accomuni i loro autori. Rimane il fatto che si tratta comunque di opere personali e sincere, capaci di esprimere con pienezza la poetica di chi le ha realizzate. Vogliamo soltanto aggiungere che, se fosse stato disponibile in streaming, nella nostra lista sarebbe entrato senza dubbio Come due coccodrilli (1994) di Giacomo Campiotti, che vede protagonisti Fabrizio Bentivoglio e Giancarlo Giannini: un lungometraggio sorprendente e coraggioso nel tentare strade narrative ed estetiche non battute, che a suo tempo ha rappresentato molto per chi scrive. Come al solito, buona lettura.

I migliori film italiani degli anni ‘90 in streaming

  • Mediterraneo
  • Il ladro di bambini
  • Il grande cocomero
  • Caro diario
  • L’uomo delle stelle

Mediterraneo (1991)

Il cinema di Gabriele Salvatores potrà anche essere stato “furbo”, o almeno a suo tempo così alcuni lo avevano percepito, ma l’anelito di libertà e spensieratezza che spesso sapeva regalare non aveva prezzo. Questa piccola grande storia di fuga, evasione e rifiuto della guerra è una commedia esistenziale senza tempo, che sfrutta ambientazioni affascinanti e personaggi amabili, i quali raccontano l’Italia e gli italiani del Ventennio fascista meglio di tanti panegirici. Mediterraneo arriva addirittura all’Oscar per il miglior film straniero, una ciliegina sulla torta per un film ispirato e a tratti commovente. Diego Abatantuono e Claudio Bisio superlativi. Disponibile su Infinity +, Netflix, Amazon Prime Video, Disney +.

Il ladro di bambini (1992)

Il film che in quel decennio è stato maggiormente accostato all’idea di cinema del Neorealismo degli anni ‘40. Gianni Amelio asciuga la messa in scena de Il ladro di bambini fino a farla diventare documentazione precisa e insieme intima dei fatti. Il rapporto tra l’agente di custodia Enrico Lo Verso e i due bambini che deve portare in giro per l'Italia rappresenta un viaggio emotivo e psicologico a tratti devastante. Un film sincero e doloroso, che vince il Gran Premio della Giuria a Cannes. Colpo allo stomaco e capace di arrivare dritto al cuore. Disponibile su Rakuten TV, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Il grande cocomero (1993)

Il lungometraggio che impone definitivamente Sergio Castellitto come uno dei nostri grandi attori è una piccola grande favola contemporanea di amore e redenzione. Francesca Archibugi trova un tocco registico gentile e ispirato per fare de Il grande cocomero un film capace di scuotere, commuovere, arrivare all’anima del pubblico. Bravissimi anche tutti i giovani attori di contorno, preziosa la presenza di Anna Galiena. Un’opera toccante, divertente, emotivamente molto sincera. “Piccolo” ma con un cuore grandissimo. Disponibile su CHILI.

Caro diario (1993)

Dismessi i panni straordinari di Michele Apicella, Nanni Moretti compie un passo epocale esponendosi in prima persona. Diviso in tre capitoli - non tutti funzionano sullo stesso livello - Caro diario racconta Roma, la malattia, le isole del Sud con uno sguardo personale e sempre sferzante. Ironia, leggerezza e profondità perfettamente miscelate, un omaggio a Pier Paolo Pasolini a dir poco struggente. Film a tratti davvero magistrale, che vince a Cannes per la miglior regia. Non ai livelli dei precedenti di Moretti ma comunque da applausi. E a suo modo fondamentale. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

L’uomo delle stelle (1995)

Un affresco della sua amata Sicilia visto attraverso gli occhi di un truffatore che adopera la Settima Arte per portare sogni alla povera gente afflitta dalla miseria del Dopoguerra. Splendidamente fotografato da Dante Spinotti, L’uomo delle stelle coniuga grande spettacolo con introspezione e racconto personale della sua terra da parte di un Giuseppe Tornatore ispirato. Non mancano grandi momenti di cinema, capitanati da un Sergio Castellitto da inchino. Arriva la nomination all’Oscar come miglior film straniero, purtroppo non la statuetta. Film importante e viscerale. Disponibile su Infinity +, Amazon Prime Video.



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