venerdì 20 maggio 2022

Colin Firth/Rupert Everett: torna l'antica rivalità

E’ ancora maretta fra Colin Firth e Rupert Everett, o meglio è il secondo che è arrabbiato con il primo, mentre il primo, che ha al suo attivo un bel premio Oscar, forse neanche immagina che il collega sia furioso con lui. Ma andiamo con ordine e diciamo subito che l'oggetto del contendere è il ruolo del protagonista di A Single Man per cui Firth è stato applaudito e premiato, aggiudicandosi per esempio la Coppa Volpi al Festival di Venezia. Dovete sapere che Rupert Everett voleva lui la parte, ed è convinto che l'avrebbe interpretata con maggiore realismo. E stato lui stesso a dichiararlo durante un'intervista.

Le amare dichiarazioni di Rupert Everett

Arriva da The Independent la notizia che, parlando degli attori eterosessuali che interpretano omosessuali, Rupert Everett avrebbe detto che non tutti i ruoli gay dovrebbero andare ad attori gay, ma alcuni sì. Fra questi il personaggio del professore universitario George Falconer del sopracitato A Single Man, diretto da Tom Ford:

E’ piuttosto frustrante. Mi sono sentito frustrato quando ho visto Colin Firth nel film di Tom Ford A Single Man. Ho pensato: Beh, grazie, Colin. Questa è la fine della mia carriera. Perché dovete sapere che quel ruolo avrebbe dovuto essere mio. E quindi per forza non potevo non sentirmi frustrato (…) Ci sono tanti esempi di favolosi attori eterosessuali che hanno interpretato magnificamente ruoli gay. Poi ce ne sono altri meno bravi, e allora credo che la domanda giusta da porsi sia: perché gli attori gay non possono interpretare parti etero?

Poi Everett ha raccontato del momento più buio della sua carriera, e cioè quando, dopo Il matrimonio del mio migliore amico, non è più stato chiamato a recitare dai grossi studios:

Ciò che è stato molto frustrante, quando ho avuto il mio grande momento hollywoodiano, in cui, essendo gay, ho interpretato un amico del cuore gay, è che non sono riuscito a sfondare. Sapevo di dover perseverare interpretando personaggi simili a quello, ma mi sono accorto che era praticamente impossibile.

Colin Firth e Rupert Everett: storia di un'antipatia reciproca

La faida tra Rupert Everett e Colin Firth è cominciata ai tempi di Another Country, che poi è il film che ha imposto Everett all'attenzione internazionale (l’attore faceva la parte di uno studente gay). A Firth era toccato in sorte un personaggio meno di rilievo, ma non era stato questo a farli discutere. Alcuni scrivono che Everett era invaghito di Firth, che però era eterosessuale, e visto che non veniva contraccambiato, Rupert cominciò a dire a tutti che Colin era mortalmente noioso, facendogli cattiva pubblicità. Firth ha detto che all'epoca il collega è stato un mostro con lui. Dopo quel film, è stato più Everett di Firth a mietere consensi. Poi i due si sono ritrovati sul set de L'Importanza di chiamarsi Ernest, trasposizione dell'omonima pièce di Oscar Wilde diretta da Oliver Parker. All'epoca non si detestavano e la lavorazione è andata bene, anzi, insieme erano favolosi. Il cammino di Colin verso la celebrità e l'Oscar è cominciato un po’ dopo quel film, mentre Rupert non ha lavorato quasi più, e quando ci è capitato di intervistarlo per il suo film da regista e protagonista The Happy Prince, ha parlato a lungo del rancore che nutre nei confronti di Hollywood.



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