giovedì 24 settembre 2020

National Treasure 3 con Nicolas Cage, perché ci sta mettendo tanto e qual è la strategia della Disney

Qualche tempo fa abbiamo saputo che un National Treasure 3 con Nicolas Cage, sequel di Il mistero dei templari e Il mistero delle pagine perdute, aveva più possibilità di esistere, ancora una volta prodotto da Jerry Bruckheimer, scritto dal Chris Bremner dietro al copione dell'ultimo Bad Boys for Life. Ciò che non torna però è come mai la Disney si sia decisa solo all'inizio di quest'anno, ammesso che il progetto sia confermato nel caos della pandemia, a proseguire il discorso di questa saga, che pure ha incassato nel 2004 e nel 2007 rispettivamente 347 e 459 milioni di dollari nel mondo. La Disney non è la patria dei franchise? Perché frenare? L'ha spiegato in modo piuttosto chiaro l'executive producer della serie Jason Reed, chiacchierando con Collider. Per capire dobbiamo pensare in modo crossmediale, a 360° nell'ambito dell'impero disneyano. Ecco le sue parole:

Non hanno mai trovato un modo di integrarlo nei parchi a tema. Non ha mai ingranato. Anche se c'era un sacco di merchandising, non è mai decollato sul serio come franchise indipendente. Questo dà una prospettiva diversa a quegli incassi. Rende difficile per una compagnia come la Disney concentrare risorse su qualcosa, quando possono fare un altro Toy Story o comprare una nave da crociera. E se la stessa compagnia fosse stata entusiasta di proseguire, se fossero stati sicuri di farlo esplodere in una qualche maniera, avremmo trovato un accordo.

Sinceramente l'atteggiamento di Reed non fa pensare a un progetto concreto per il terzo capitolo di National Treasure, almeno con le modalità canoniche, prevedendo uno sbarco nel mercato cinematografico, sofferente in questo periodo e con un ingorgo di uscite per il 2021 e 2022. Chissà perché, cominciamo a intuire che lo spin-off annunciato con un cast più giovane per Disney+ rimarrà l'unico futuro exploit di questo marchio. Ci sbaglieremo? Ad ogni modo, avviare un discorso con un producer e uno sceneggiatore non significa per una major portare fino in fondo le intenzioni, come d'altronde avranno ben capito Steven Spielberg e lo sceneggiatore David Koepp, dopo la loro confusa esperienza disneyana sull'eternamente rimandato Indiana Jones 5...



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/2G95Hus

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Nessun commento:

Posta un commento