Ben Affleck, oltre a essere una star di Hollywood, è anche un produttore molto attivo, su progetti più piccoli che lui dirige personalmente, come Argo o The Town. E' l'Affleck produttore e autore a chiacchierare con Entertainment Weekly dello stato attuale del settore per questo segmento, cioè i film a medio budget, che l'emergenza Covid potrebbe aver definitivamente escluso dai giochi del mercato in sala. Per "medio budget" intendiamo progetti tra i 20 e i 40 milioni di dollari di costo, come l'ultimo suo Tornare a vincere (costato sui 20), di cui è stato protagonista: uscito al cinema, ritirato allo scoppio della pandemia, arrivato in streaming on demand in altre nazioni, Italia compresa.
Secondo me dopo il COVID film tipo The Town o Argo, tutti i film che ho fatto da regista, finirebbero dritti in streaming. Ci saranno forse venti o venticinque film all'anno che verranno distribuiti nei cinema, tutti grandi marchi, tipo le cose Disney stile Aladdin, Star Wars o Avengers, che nelle peggiori stime portano mezzo miliardo di dollari. Secondo me sarà molto, molto difficile per i drammi e per i film a medio budget trovare una distribuzione in sala, [...] i piccoli film avranno uscite limitate in qualche cinema poi per la maggior parte saranno sui servizi di streaming. Sia un bene o sia un male, traetene voi le conclusioni, io deduco questo sulla direzione del settore, basandomi sulle mie attuali esperienze, nel tentativo di avviare delle cose. [...] Ma a volte il futuro decide e tu devi adattarti.
Perché per Ben Affleck non è così facile considerarlo un male? Forse per Tornare a vincere "a casa c'erano più spettatori disposti a pagare per vedere un film triste su un alcolizzato che affronta la moglie di suo figlio." Affleck ricorda anche il caso di Triple Frontier, da lui cointerpretato per Netflix, pare uno dei film più visti di sempre sulla piattaforma di streaming: sarebbe stato altrettanto visto al cinema? In ogni caso, se proprio visione casalinga dev'essere, Affleck si augura che aumentino gli utenti con schermo di 60 pollici e surround, almeno per non perdere troppi dettagi del lavoro di tanti professionisti, dolorosamente sacrificato sugli schermi degli smartphone.
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