martedì 8 settembre 2020

Nasce INVISIBLE CARPET: il cinema riparte dagli invisibili della società

Attraverso il programma “Cultura Crea” di Invitalia, l'Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell'Economia, è nata Invisible Carpet, una nuova società di distribuzione di opere cinematografiche e audiovisive inedite in Italia, che guarda al futuro del cinema ripartendo dagli ultimi della società, riservando ai cosiddetti “invisibili” le proprie anteprime.

Case di riposo, istituti penitenziari, istituti per la cura delle dipendenze, centri antiviolenza femminili e minorili, quartieri difficili e tutte le altre realtà dal tessuto sociale non completamente connesso: qui Invisible Carpet porterà la visione in anteprima assoluta di film, allestendo una vera e propria sala cinematografica - compatibilmente con le attuali disposizioni dettate dall'emergenza Covid-19 - e invitando, quando possibile, il cast del film.

Con Invisible Carpet, il cinema riparte dagli invisibili, creando momenti di partecipazione e coinvolgimento per una vera inclusione nel percorso di recupero da dipendenze, da condizioni di disagio fisico, mentale, da vissuti problematici.

Con sede operativa in Campania, dove sarà dato il via alle anteprime che si svolgeranno in tutto il territorio nazionale, Invisible Carpet ha già inviato un invito a collaborare alla piena realizzazione del progetto di inclusione sociale a tutte le istituzioni, locali e nazionali, del cinema italiano.

Per realizzare le anteprime, Invisible Carpet darà il via alla campagna “biglietto sospeso” - una raccolta fondi destinata alla copertura dei costi delle proiezioni - che si ispira alla nobile tradizione campana del “caffè sospeso”.

Avrà un costo simbolico (fino al massimo 4 euro/biglietto), e la raccolta avverrà attraverso il sito internet invisiblecarpet.it (in costruzione) i social network (Facebook, Instagram e Twitter), il prezioso contributo di associazioni locali e, previo accordo con le associazioni del settore, attraverso le biglietterie dei cinema locali e del territorio nazionale.

INVISIBLE CARPET organizzerà ogni anteprima alla presenza di uno o più elementi del cast, in base alla loro disponibilità, per far sì che il pubblico di invisibili possa interagire con esso, fare domande, vedere esaudite le proprie richieste di spiegazioni inerenti il film o il personaggio del film stesso.

INVISIBLE CARPET vuole suscitare un'emozione, stimolare l'interesse, risvegliare sentimenti sopiti per contribuire a rimettere al centro della società il cuore pulsante delle persone invisibili.

La prima proiezione in anteprima programmata da Invisible Carpet avrà luogo Venerdì 18 Settembre alle ore 21.00 ad Eboli (SA) presso l'Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze e/o Alcol dipendenze (ICATT), nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid.

WAITING FOR THE BARBARIANS, il film prodotto da Iervolino Entertainment che uscirà in 100 sale cinematografiche il 24 settembre, sarà proiettato ai 31 detenuti dell'ICATT di Eboli alla presenza in streaming di uno più attori del cast che risponderanno in diretta alle loro domande.

«Ho aderito con entusiasmo all'iniziativa - dichiara Andrea Iervolino, produttore del film Waiting For The Barbarians. - Credo davvero che la magia del cinema riesca a catturare l'attenzione e l'interesse delle persone più fragili ed Invisible Carpet, in tempi in cui c'è bisogno di mantenere le distanze, riesce a superare le distanze sociali attraverso la visione in anteprima assoluta di un film».

«È un'iniziativa di forte impatto emotivo per i detenuti - dichiara Concetta Felaco, direttore dell'ICATT, Istituto a Custodia Attenuata di Eboli, in provincia di Salerno - e di grande valenza culturale, oltre che di significativa ispirazione inclusiva, perché avvicina, mette in contatto la realtà del carcere con il mondo del cinema, un mondo pregno di cultura, di conoscenze, di emozioni e di sensazioni, tutti aspetti che si traducono in una indubbia opportunità di crescita individuale per chi, come per i giovani adulti ospitati in questa sede, è chiamato ad affrontare un difficile ed impegnativo percorso di riscatto non solo dalla illegalità e dalla devianza criminale ma anche dalle dipendenze dalle sostanze stupefacenti.» «Il cinema - conclude il direttore - diventa, quindi, esso stesso uno strumento di rieducazione, non una semplice forma di intrattenimento e di svago fine a se stessa, anche per la sua intrinseca potente capacità di comunicazione esterna: non solo riesce a creare un ponte tra il dentro e il fuori, il carcere e la realtà esterna, ma diventa soprattutto una significativa ed innovativa risorsa cui attingere per attuare il processo di rieducazione e di risocializzazione dei soggetti privati della libertà personale, in piena aderenza con le finalità attribuite dalla nostra costituzione alla sanzione detentiva.»

L'evento è soltanto il primo di numerosi altri che saranno realizzati attraverso il «biglietto sospeso» e con l'adesione di tutte le società di distribuzione cinematografiche italiane che vorranno aderire con le anteprime dei loro film in uscita nelle sale.



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