Si inizia nel passato rispetto agli altri film e alla serie tv, prima della nascita di Goku. Il pianeta Vegeta è sottomesso da Freezer, comandante di un'intera flotta di astronavi gigantesche. Dalla principale, più grande di tutte, in mezzo a tutti i Saiyan, scendono gli alleati di Freezer. Re Vegeta sta in una camera con delle incubatrici piene di bambini: un servo gli fa vedere suo figlio e il suo potenziale latente. Poi il re nota un bambino che non conosce, che non è il figlio dei nobili imperiali, e chiede al servo perché lo tengono in quella sala. Il servo gli risponde che ha un potenziale latente altissimo, più di quello di suo figlio, allora re Vegeta si arrabbia e spedisce il bambino su un pianeta alieno completamente disabitato da umani e popolato di mostri. Il padre non appena lo scopre lo raggiunge dandosi insieme al pargolo alla vita selvaggia e solitaria. Poi si ritorna al tempo presente. Goku e Vegeta si allenano su un'isola mentre Bulma e il dio della distruzione prendono il sole. Poi a Bulma arriva una chiamata di Trunks che la avvisa che le Sfere del Drago sono state rubate dai dei ladri dell'esercito di Freezer. Per fortuna ne aveva solo sei e gli mancava l'ultima che è al Polo Nord. Subito su un aereo: la combriccola si reca al Polo Nord. Intanto il padre e il bambino ormai cresciuto e diventato adulto, che erano stati spediti sul Pianeta deserto pieno di mostri, lanciano un segnale dell'esercito di Freezer e qualcuno li trova e li porta da Freezer visto il potenziale latente del figlio, di nome Broly, che è incalcolabile: alto più di quello di Vegeta e di Goku. Freezer li recluta e li porta al Polo Nord. Broly però è controllato dal padre dato che quando diventa uno Ozaru (potere dei sayan di diventare scimmia gigantesche) perde la memoria, quindi ha un collare elettrificato al collo telecomandato dal padre che può dargli scosse elettriche fino a farlo tornare normale e immobilizzarlo. Al Polo Nord Broly si scontrano con i guerrieri di Freezer: ci saranno combattimenti epici, nel più arduo Vegeta e Goku faranno una fusione, diventando Gogeta. Broly diventerà uno Ozaru in forma umana, Freezer assumerà la sua forma finale, il padre di Broly morirà e il drago Shenron verrà evocato. Broly tornerà a vivere sul suo pianeta insieme ai suoi amici che l'hanno salvato, aiutato perfino da Goku con la promessa di poterlo invitare ogni tanto per allenarsi insieme. La parte degli effetti visivi durante gli scontri di lotta dei personaggi è quella più spettacolare e coinvolgente per un pubblico minorenne: tavole figurative simili a riquadri di fumetti manga con punte di colore, esplosioni di raggi e fulmini, tonalità accese estremizzate nell'intensità riempiono lo schermo e lo fanno sconfinare fuori dai margini dello schermo; il suono prende parte attiva all'azione deflagrando nelle orecchie degli spettatori. Drammaturgicamente pungente la riflessione sul desiderio di essere diversi da quello che si è: Freezer che desidera essere più alto di cinque centimetri e, quando gli viene chiesto perché solo cinque centimetri una volta che si può realizzare quello che si vuole, Freezer risponde che così sembrerà naturale. Ugualmente Bulma desidera diventare più giovane di cinque anni: stessa domanda, perché non di più, stessa risposta, perché troppo sembrerebbe finto. Forte il tema della paternità vissuta in maniera totalizzante, come scelta di vita assoluta ma in cambio del potere assoluto sul discendente. Un cartone giapponese con la portata, in minuscola parte, di un testo buddista sulla vecchiaia e sulla saggezza.
(DRAGON BALL SUPER: BROLY); Regia: Tatsuya Nagamine; sceneggiatura: Akira Toriyama; musica: Norihita Sumitomo; distribuzione: Koch Media; origine: Giappone, 2018; durata: 100'
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