Chissà, forse era destino che due registi per certi versi tanto simili come Eisenstein e Greenaway prima o poi si incontrassero. Non è stata breve la gestazione di questo incontro, come ha spiegato lo stesso Greenaway, che scoprì Eisenstein negli anni Sessanta e lo considera uno dei più grandi cineasti di tutti i tempi. Pochi infatti hanno saputo e voluto esplorare in maniera così approfondita il linguaggio cinematografico, considerandolo una miniera infinita di variazioni artistiche in tutti (...) -Berlino 2015
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