giovedì 30 aprile 2020

Detroit: la storia vera delle tensioni razziali del 1967 nel film diretto da Kathryn Bigelow


Detroit, con John Boyega, Will Poulter e Anthony Mackie, è un durissimo film che racconta una specifica vicenda all’interno dei moti razziali nella città americana.

Una delle autrici più importanti del cinema americano di oggi, anche se decisamente poco prolifica. Kathryn Bigelow ha raccontato le pieghe nascoste e le ferite più vive della società americana in guerra nello splendido Zero Dark Thirty o in The Hurt Locker, ma anche quella del fronte interno in Detroit. Un fronte apparentemente lontano, ma che nel suo film, drammaticamente sottovalutato, ha dimostrato come sia ancora profondamente vivo nell'America di oggi. Stiamo parlando della questione della razza, della diseguaglianza sociale di cui sono vittime le minoranze.

Detroit: il film che inchioda gli Stati Uniti alla riproposizione dei propri errori

Complesso nella gestazione, Detroit è stato accolto molto più freddamente degli altri film della Bigelow, vista l'ambientazione diversa dalle sabbie del medio oriente e prossima invece alle strade insanguinate dell'America degli anni 60, in preda alle reazioni razziste alle sacrosante lotte per i diritti umani degli afroamericani.

Terza collaborazione con lo scrittore e sceneggiatore Mark Boal, ci porta ai giorni dal 23 al 27 luglio 1967, a Detroit, Michigan, dove scoppiarono degli scontri in seguito all'irruzione della polizia in un bar privo della necessaria licenza. Un tributo di sangue pesantissimo fu la conseguenza di quei giorni sciagurati, con ben 43 morti, 1190 feriti e oltre 7000 arresti. Non solo, furono danneggiati fortemente o distrutti addirittura 2000 edifici.
La Bigelow si concentra in particolare su uno degli avvenimenti, accaduto all'Algiers Motel, per il quale furono processati tre poliziotti, con l'accusa di aver ucciso a sangue freddo, senza motivazioni, tre giovani afroamericani. Una storia assurda e complessa, proposta con concitazione da una regia che non lascia un attimo di tregua e cerca di riproporre la contrazione di quelle ore, utilizzando per questo attori non molto noti, come John Boyega, Will Poulter, Algee Smith, Jacob Latimore.

Il film, dal budget di 34 milioni di dollari, uscì nelle sale americane esattamente a 50 anni di distanza dai fatti, il 26 luglio del 2017, incassando però solo 26 milioni. La Bigelow, in passato sposata con James Cameron dal 1989 al 1991, ha diretto in carriera solo dieci film, dal 1982 al 2017, finendo per vincere, prima donna in assoluto, l'Oscar per la miglior regia nel 2010 per The Hurt Locker. Sono state quattordici le nomination agli Academy Award ottenute dai suoi film.

Detroit, 1967, la storia vera dei moti razziali

La rivolta della 12° strada. È così che sono passati alla storia americani i giorni di vera sommossa della popolazione nera contro la polizia nel corso del luglio 1967. Come detto, l’evento che scatenò il tutto fu l'irruzione della polizia nel Blind Pig, bar notturno senza licenza, posto proprio in quella che all’epoca era la 12th street e ora si chiama, significativamente, Rosa Parks Boulevard, dal nome dell’attivista che, rifiutandosi di cedere il suo posto a un bianco, nel 1955, a Montgomery, Alabama, scatenò la prima miccia della lotta per i movimenti civili. La Parks visse proprio a Detroit dagli anni 60 fino alla morte, nel 2005.
Lo scontro fra polizia e passanti deflagrò poi in una delle più violente rivolte della storia degli Stati Uniti. Per riportare la quesite fu necessario l’intervento della Guardia Nazionale del Michigan, ordinata dal governatore dello stato, mentre il presidente Johnson mandò due divisioni dell’esercito.

Detroit: i protagonisti ci parlano della vera storia del film



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