venerdì 11 settembre 2020

Pietro Castellitto presenta I Predatori: al Festival di Venezia protagonista la sua opera prima da regista

Figlio di Sergio e Margaret Mazzantini, Pietro Castellitto i set li frequenta fin da giovanissimo, e come attore ha esordito quando aveva solo 13 anni, interpretando un piccolo ruolo in Non ti muovere. Ma come attore non ha recitato solo nei film del padre: nel 2012 è stato uno dei protagonisti di È nata una star?, mentre nel 2018 ha interpretato l'esilarante ruolo di Secco, il migliore amico di Zero, in La profezia dell'armadillo, adattamento dell'omonimo fumetto di Zerocalcare.
Qualcosa, però, ha spinto Pietro Castellitto verso la regia, e alla realizzazione di I Predatori, sua opera prima che nasce da un copione che ha scritto quando aveva 22 anni (oggi ne ha 29) e che è stata presentata nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia 2020.
"Sono molto curioso di vedere e sentire le reazioni della sala," ha raccontato Castellitto jr. presentando alla stampa il suo film. "Se fosse possibile girerei la poltrona per vederli in faccia mentre guardano il film, anche se non vedrei niente perché porteranno tutti le mascherine." Non appare particolarmente emozionato, Pietro Castellitto, anzi per lui "la curiosità vince l'ansia." Probabilmente lo aiuta anche il fatto di aver frequentato Venezia spesso da bambino, a seguito dei film del padre, come ha raccontato, e di aver fatto in precedenza parte della giuria del Leoncino d'oro.
Sul suo passaggio dietro la macchina da presa, Catellitto ha spiegato che "non lo capisci mai davvero quando è il momento giusto per lanciarti nella regia. Al massimo, presumi di capirlo. Io avevo capito che non volevo più fare l'attore e basta, che il mestiere attore ha senso se crei davvero dei personaggi, altrimenti è solo un modo per tirare su dei soldi, e questa mia scelta mi ha dato la libertà mentale che mi serviva per immaginarmi regista. Se non altro per mancanza di scelte, perché non avrei saputo quale altro lavoro andare a fare."
I Predatori è una commedia insolita, un film che spinge forte su toni grotteschi e surreali, e che racconta la storia dell'incontro e scontro tra due famiglie apparentemente incompatibili: i Pavone e i Vismara, borghese e intellettuale la prima, proletaria e fascista la seconda. A fare da trait d'union tra questi due poli che, diversamente, non si sarebbero mai incontrati è il personaggio interpretato dallo stesso neoregista, Federico, il figlio dei Pavone.

"Non ho mai avuto l'intento di raccontare uno spaccato dell'Italia," ha spiegato Castellitto, "ma di certo l'opposizione tra famiglie era voluta. Non mi sono in fondo molto documentato per raccontare quella famiglia di destra." ha continuato Catellitto, che il mondo borghese lo conosce invece per esperienza diretta. "Ho visto alcune foto che ha fatto mio cugino per un reportage per L'Espresso. Ma devo dire anche che in questo film la loro appartenenza politica è solo una conseguenza di una condizione sociale, e mi serviva per sottolineare il confronto con la famiglia borghese. Ho voluto comunque dare umanità a personaggi di estrazione popolare, che poi sono le persone con cui sono cresciuto, la famiglia dal lato di mio padre, come mia nonna Ines."
I Predatori del film di Castellitto sono le persone che ne sopraffanno altre, e "predatori un po' ne ho incontrati nella mia vita," ha detto il regista. "Dobbiamo anche ricordarci che le umiliazioni che subisci nella vita ti aiutano a diventare ciò che sei, e che se non incontri predatori non sviluppi nemmeno l'ironia, che è una dote indispensabile al cinema come nella vita."
"Siamo tutti predatori e prede, a seconda dei momenti," ha commentato Manuela Mandracchia, una delle attrici del film, "perché i rapporti tra le persone sono difficili, si finge, le famiglie sono un'istituzione complicata dove ci suole bene, ma ci si fa anche del male. Il tono di questo film è esasperato e surreale, ma alla fine si racconta la natura umana."

Con Mandracchia e Castellitto, nel cast di I Predatori ci sono anche Massimo Popolizio, Giorgio Montanini, Dario Cassini, Anita Caprioli, Vinicio Marchioni, Giulia Petrini e tanti altri. "Attori che hanno reso il film più bello della sceneggiatura," ha detto Castellitto. "Attori perché ho scelto in base a un solo criterio: che fossero quelli giusti per il ruolo, e avessero l'elettricità necessaria alla storia. Era importante, anche per supportare tutte le situazioni estreme che devono mettere in scena."
Intanto, Castellitto si prepara a interpretare il ruolo di Francesco Totti in una serie tv in sei episodi che andrà in onda su Sky e in streaming su NOW TV nel 2021. Ma anche in questo caso, Pietro Castellitto non prova ansia nell'essere giudicato dai tantissimi fan dell'ex capitano della Roma: "Non mi fa paura il giudizio dei tifosi, quello di tanta gente. Mi fa più paura il giudizio di uno solo. E ho la speranza di renderlo felice, quell'uno."



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