domenica 13 settembre 2020

Deludente esordio di Mulan al botteghino cinese

200 milioni di dollari di budget, Mulan era uno dei film più attesi della stagione, versione live action ispirata alla stessa leggenda cinese alla base del film d’animazione, sempre della Disney, uscito nel 1998. Poi è arrivata la pandemia, e la decisione, molto criticata, di saltare le sale e uscire direttamente nella piattaforma streaming di Disney + nei mercati in cui è disponibile. Poi sono arrivate le polemiche per aver girato il film nella regione dello Xinjiang, anche se per poco, con la collaborazione e i ringraziamenti nei titoli di coda a varie agenzie governative che operano in quella regione, in cui la minoranza di etnia uigura, di religione islamica, è perseguitata e rinchiusa in campi di concentramento e di rieducazione.

In realtà il film è stato girato quasi interamente in Nuova Zelanda, con scenari e paesaggi ovviamente ripresi in Cina.

A questo punto, il principale mercato per il film nei cinema è proprio la Cina, luogo originario della vicenda stessa, dove Mulan ha esordito però con il risultato deludente di soli 23,2 milioni di dollari. Le previsioni erano fra i 30 e i 40 milioni di dollari, con Tenet che nel fine settimana scorso si era fermato a 30. Diretto da Niki Caro, Mulan racconta di una giovane donna che si traveste da uomo per lottare contro l’esercito imperiale. La protagonista, Liu Yiefei, è nata in Cina, mentre nel cast ci sono anche icone di quel cinema come Gong Li, Jet Li e Donnie Yen.

In Italia, Mulan è disponibile su Disney +, con un accesso VIP,  al costo di 21,99 euro.



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