L'innesco drammaturgico è dato dalla pseudologia fantastica di uno dei protagonisti, che si manifesta tardi sorprendendo lietamente la fruizione. Siamo in una terra di confine, che fa della nebulosa mentale e del ritorno del rimosso motori di significazione per una storia d'amore che può convincere. Basta tuttavia non essere troppo esigenti con linguaggio e messinscena. Siamo alla vigilia di Natale del 1899 e presso l''Istituto Psichiatrico “Stonehearts” arriva, direttamente da Oxford, il giovane (...) -Mondo genere
from Close-Up.it - storie della visione http://www.close-up.it/festival-del-film-di-roma-2014-stonehearst-asylum
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