Non c’è solo Terry Gilliam fra coloro che non sostengono apertamente il movimento contro le molestie sessuali sulle donne #MeToo. No, proprio in risposta a quanti hanno criticato aspramente la posizione dell'autore di Brazil - e a quanti si sono scagliati contro Woody Allen & Co.- Alex Projas ha dato sfogo a una rabbia cieca su Facebook. Ispirato da un articolo pubblicato da The Guardian e e intitolato The End of the Auter nel quale ci si interrogava su come approcciarsi a maestri della cinematografia dall'incerta caratura morale, il regista de Il Corvo e Io, Robot ha scritto: "Uccideteli tutti! I colpevoli e le vittime della caccia alle streghe! Poi non vi resterà più nulla da vedere se non film 'ripuliti' diretti da un branco di incapaci, che poi è quello che vi meritate!". Di Gilliam - biasimato per la sua posizione da Judd Apatow, Sarah Silverman e da Ellen Barkin (che ha twittato: "Un consiglio sicuro: mai prendere l’ascensore da soli con Terry Gilliam") Proyas ha detto: "Terry Gilliam, sei stato giudicato colpevole del crimine di essere un autore, sarai impiccato a morte". Poco dopo questa sparata, il regista ha aggiornato le sue informazione biografiche su Facebook aggiungendo: "A volte colpevole di essere un autore".
A quanti ritengono folle lo sfogo di Alex Proyas, rammentiamo che il regista non è esattamente un uomo dal carattere mite. In occasione della promozione di Gods of Egypt aveva infatti insultato quanti non avevano amato il film giudicandoli insulsi leccapiedi.
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