Si può seguire la serata di un normale conferenziere, l'atterraggio del suo aereo, l'arrivo in albergo, la doccia, le prove del discorso, le sigarette, e perdersi al tempo stesso nei meandri della sua mente, fra riflessi di passati e (im)possibili futuri. È questa la tenera magia messa in scena da Charlie Kaufman e Duke Johnson in Anomalisa, un gioco di specchi in stop-motion, costellato di figure enigmatiche, che, come pezzi di un puzzle, ricompongono l'Ego del suo protagonista. È difficile (...) -Concorso
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