Si attendeva con una discreta dose di curiosità il quinto lungometraggio di Tarsem Singh, dopo che i suoi precedenti lavori, pur tra contrastanti esiti di critica e di pubblico, avevano comunque lasciato intravedere ampi sprazzi di originalità e visionarietà creativa. Di fatto, dal primo The Cell (2000) fino al recente Biancaneve (2012), il regista indiano aveva sempre mostrato una spiccata capacità di amalgamare luci, colori ed inquadrature, dedicando grande attenzione al lato estetico del suo (...) -CINEMA
from Close-Up.it - storie della visione http://ift.tt/1FzuECV
Nessun commento:
Posta un commento