giovedì 31 agosto 2023

Zendaya e I suoi migliori film disponibili in streaming

Compie oggi 27 anni Zendaya Maree Stoermer Coleman, meglio conosciuta come semplicemente Zendaya. Se da anni può essere considerata un’icona di stile e un punto di riferimento per il pubblico giovanile, adesso a tutti gli effetti è diventata anche attrice a tutto tondo, come dimostrano i cinque film in streaming con cui intendiamo renderle il nostro ammirato omaggio. Aspettando il prossimo Challengers di Luca Guadagnino, che doveva aprire il Festival del Cinema di Venezia ma è stato rimandato a causa dello sciopero SAG-AFRA, ecco il meglio di quanto Zendaya ha prodotto fino a oggi a livello di successi di pubblico e critica. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Zendaya

  • The Greatest Showman
  • Spider-Man: Homecoming 
  • Malcolm & Marie
  • Spider-Man: No Way Home
  • Dune

The Greatest Showman (2017)

L’esordio al cinema avviene in uno dei musical più di successo (e sottovalutati) di questi anni, pieno di grandi numeri musicali e con attori in stato di grazia come l’ipnotico protagonista Hugh Jackman e la plurinominata agli Oscar Michelle Williams. Per non parlare di una Rebecca Ferguson in un ruolo secondario ma che buca lo schermo. The Greatest Showman conquista con note e numeri musicali di grande impatto, e Zendaya dimostra immediatamente una presenza scenica fuori dal comune. Promossa a pieni voti. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Disney +.

Spider-Man: Homecoming (2017)

Il primo capitolo delle nuove avventure di Tom Holland nel ruolo dell’Uomo Ragno portano una ventata d’aria fresca al personaggio e alla sua backstory. Spider-Man: Homecoming funziona a dovere anche perché l’Avvoltoio di Michael Keaton è un villain credibile e con una sua statura drammatica. E poi l’arrivo di Iron-Man alias Robert Downey Jr. male mai non fa. Spider-Man: Homecoming diverte, ricomincia la saga secondo gli standard che il pubblico giovane richiede, intrattiene con senso del cinema. E quanto basta oggi…Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, NOW, Disney +.

Malcolm & Marie (2021)

Il gioco (al massacro) a due Zendaya intrattiene con John David Washington in questo film ambizioso sul rapporto di coppia dimostra quanto l’attrice sia già assolutamente capace di sostenere ruoli impegnativi e stratificati. In questo caso Zendaya riempie il suo personaggio con carisma e notevole presenza scenica. Malcolm & Marie di dimostra un “film da camera” efficace e sentito, una buona variazione sul tema con un notevole bianco e nero. Consigliato. Disponibile su Netflix

Spider-Man: No Way Home (2021)

Il terzo capitolo che sfrutta in maniera sfrontata l’idea del multiverso diventa un successo economico spaventoso, post-pandemia, che riporta il pubblico in sala. Spider-Man: No Way Home si avvale poi di un cast nutritissimo, che vede primeggiare Willem Dafoe, Benedict Cumberbatch, Jamie Foxx tra gli altri. Lo spettacolo è magniloquente, il finale pirotecnico, esattamente quello che serve oggi per portare le masse in sala. Indubbiamente funziona. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, Netflix, NOW.

Dune (2021)

Il colossal di fantascienza diretto da Denis Villeneuve riporta sul grande schermo la prima parte del capolavoro letterario di Frank Herbert con un’adesione poderosa ai temi e all’atmosfera del libro. Dune è uno spettacolo con una coerenza interna splendente, confezionato e scritto secondo un’idea di cinema molto personale. Grande affresco che fa bene al genere e al suo discorso “adulto” su chi siamo e dove stiamo andando. Film importante, se non fondamentale, per la Hollywood contemporanea. Complimenti alla Warner e alla Legendary per aver rischiato di realizzarlo. Aspettiamo con ansia il secondo capitolo. Timothée Chalamet, Javier Bardem, Oscar Isaac, Jason Momoa, Rebecca Ferguson tra i notevoli protagonisti. Disponibile su Google Play, Apple itunes, Amazon Prime Video.



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Charlie's Angels 3, il regista interessato al ritorno di Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu

Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu hanno portato le Charlie’s Angels sul grande schermo nei primi Anni 2000. Dirette da McG, hanno saputo fondere commedia e azione in un mix ben riuscito, al punto che il film ha ottenuto un sequel nel 2003, intitolato Charlie’s Angels – Più che mai. All’epoca, la popolarità aveva fatto sì che il progetto ottenesse il via libera anche per un terzo film che purtroppo non è mai stato realizzato. In compenso, nel 2019 Elizabeth Banks ha guidato la regia di un reboot con tre nuove protagoniste: Kristen Stewart, Naomi Scott ed Ella Balinska. A distanza di vent’anni dall’ultimo capitolo guidato al cinema, McG è tornato ad affrontare un possibile terzo film e si è detto ottimista.

Charlie’s Angels, McG torna sulla possibilità di un terzo film

Nel 2000 Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu hanno arricchito la propria popolarità sul grande schermo interpretando rispettivamente Natalie Cook, Dylan Sanders ed Alex Munday, le Charlie’s Angels, donne coraggiose, abili e sensuali impegnate a combattere il crimine. Ma quel magnifico trio potrebbe mai tornare in scena, a distanza di vent’anni dall’ultimo film al cinema? A raccontare di più è il regista McG, che si è occupato dei precedenti film. Ai microfoni di EW, ha precisato il suo punto di vista:

Ci vorrebbe una lunga chiacchierata con quelle tre meravigliose artiste che adoro. Sono stato molto felice di vedere Elizabeth Banks prendere il timone e fare quello che ha fatto, è stato divertente. Sono molto felice di poterne parlare con Drew, Cameron e Lucy, ma allo stesso tempo sono anche felice di passare il testimone. Nel senso, adoro i film di Batman di Tim Burton, ma mi piacciono anche i nuovi film di Batman. È come se ci fosse una sorta di custode della fiamma e tu potessi passare il testimone. Chi lo sa? Forse potrebbe esserci una storia molto avvincente da raccontare, se dovesse presentarsi l’opportunità.

Anche Drew Barrymore, non molto tempo fa, aveva affrontato la questione spinosa del terzo film e aveva ammesso di essere interessata alla sua realizzazione. Il regista ha ricordato anche il periodo della realizzazione dei primi Charlie’s Angels per il cinema, rivelando di essere stato ad un passo dal mollare il progetto e in più occasioni:

Adoro quelle tre così tanto. Mi hanno conquistato. Si sono prese cura di me quando ero un regista alle prime armi. Sono stato sul punto di licenziarmi da quel film in molte, molte occasioni e Drew si è schierata dalla mia parte, le sarò sempre debitore per questo.


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What Happens Later, il primo trailer con Meg Ryan e David Duchovny

Immaginate di ritrovarvi bloccati in un aeroporto a causa di condizioni metereologiche avverse e di essere una delle pochissime persone costrette a trascorrere la notte in aeroporto, in attesa di poter partire. E che a condividere quella disavventura ci sia il vostro ex. È quello che accade a Willa nel trailer di What Happens Later, la commedia romantica che riporta Meg Ryan sul grande schermo non soltanto come protagonista, ma anche come regista e co-sceneggiatrice.

What Happens Later, il primo trailer della rom com con Meg Ryan

Attrice famosa sin dai tempi di C’è posta per te e Harry ti presento Sally, Meg Ryan è tornata alle rom com con un progetto che l’ha coinvolta da varie angolazioni. Il suo personaggio, Willa, incontra il suo ex in circostanze alquanto bizzarre: entrambi bloccati in aeroporto a causa di una tormenta che non accenna a placarsi, dovranno trovare il modo di passare il tempo senza rivangare il passato. Non è così facile, considerato che tra i due c’è stato un grande amore tempo addietro. Sono trascorsi dieci anni dalla fine della loro relazione ed entrambi sono andati avanti. A causa di quella convivenza forzata, saranno costretti ad affrontare i propri sentimenti ed immaginare come sarebbe andata tra di loro, se non avessero preso strade separate.

Basato sull’opera teatrale Shooting Star di Steven Dietz, What Happens Later rilancia Meg Ryan non solo come protagonista di una commedia romantica, ma anche come regista (il suo ultimo tentativo alla regia risale al 2015 con Ithaca – L’attesa di un ritorno). L’attrice aveva confessato di star lavorando il film nel 2019, raccontando la novità al New York Times. All’epoca aggiunse:

Ora sono consapevole che le commedie romantiche sono dolci, ma hanno una struttura. C’è l’architettura. Non è qualcosa di cui ero consapevole allora. Ma non vuol dire che le storie tragiche siano più profonde. Pensa a Nora Ephron. La sua osservazione sulle commedie romantiche è che commentavano il loro tempo in modo intelligente, ma con l’intenzione di divertire.

Secondo quanto anticipato dalla sinossi del film, Willa è descritta come uno “spirito ostinato e indipendente”, mentre Bill (David Duchovny) è un uomo reduce da una separazione che sta mettendo in discussione la sua vita e i suoi legami.



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È colpa tua? e È colpa nostra?: al via la lavorazione dei sequel di È colpa mia?

Prime Video ha annunciato l’inizio della produzione dei film Original spagnoli È colpa tua? e È colpa nostra?, dopo il successo di È colpa mia?. Il film, basato sul primo romanzo della trilogia di best-seller di Mercedes Ron Culpables, è stato nella Top 10 dei titoli più visti in oltre 190 Paesi, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Argentina e Francia. I sequel saranno disponibili su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo inclusi nell’abbonamento Prime.

È colpa tua? e È colpa nostra?: cosa sappiamo dei due sequel del film Prime Video E' Colpa Mia?

Il Cast: vecchi e nuovi protagonisti

Al fianco di Nicole Wallace e Gabriel Guevara, i film vedranno nuovamente nel cast Marta Hazas, Iván Sánchez, Victor Varona ed Eva Ruiz nei loro ruoli originali. Entrano nel cast dei sequel anche Goya Toledo nel ruolo di Anabel, Gabriela Andrada come Sofía, Álex Béjar  nei panni di Briar, Javier Morgade nel ruolo di Michael, Felipe Londoño nei panni di Luca e Fran Morcillo come Simón.

La trama dei film: cosa succederà nei sequel di È colpa mia?

L’amore tra Noah e Nick sembra essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università per Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di un'ex fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare della madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro rapporto, ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante persone fanno di tutto per distruggere una relazione, può davvero finire bene?

È colpa tua? e È colpa nostra? saranno diretti da Domingo González, che torna anche nel ruolo di sceneggiatore con Sofía Cuenca, e saranno prodotti da Pokeepsie Films (Banijay Iberia) con Álex de la Iglesia e Carolina Bang come produttori.

Guarda subito E' Colpa Mia? su Prime Video





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Saltburn: il bellissimo teaser trailer del nuovo film di Emerald Fennell

Barry Keoghan, Jacob Elordi e Rosamund Pike sono protagonisti del nuovo film di Emerald Fennell dopo Una donna promettente. Il film si intitola Saltburn e questo è il teaser trailer.

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mercoledì 30 agosto 2023

I migliori film in streaming del mito del western James Coburn

Il 31 agosto 1928 nasceva a Laurel, nel Nebraska, un mito del western cinematografico di nome James Coburn. Con il suo fisico longilineo e il volto spigoloso, Coburn si è dimostrato fin dal principio attore perfetto per riscrivere le coordinate del genere, portandolo a esplorare territori che ne hanno ridefinito le coordinate stilistiche e contenutistiche, anche molto lontane da quelle del periodo classico. Eccovi dunque i cinque film in streaming con cui vogliamo rendere omaggio a un “cowboy” unico, elegante e incisivo come pochi altri attori che hanno fatto la storia del western. Come sempre buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da James Coburn

  • I magnifici sette
  • Sierra Charriba
  • Giù la testa
  • Pat Garret e Billy the Kid
  • Affliction 

I magnifici sette (1960)

Uno dei western di maggior successo della storia del cinema viene diretto da Robert Aldrich con una freschezza e un approccio al genere vigoroso, frizzante. Yul Brynner, Charles Bronson, Steve McQueen e tutti gli altri contribuiscono a farne un classico del genere, un mix riuscitissimo di classico ma con tematiche che anticipano la stagione revisionista. I magnifici sette è un titolo di enorme sostanza rifatto con puntualità da Antoine Fuqua qualche anno fa, con Denzel Washington come carismatico protagonista. Disponibile su Amazon Prime Video.

Sierra Charriba (1965)

La prima collaborazione con il mito del western revisionista di nome Sam Peckinpah arriva con uno dei suoi film migliori, un discorso sul genere preciso e ambiguo allo stesso tempo. Accanto a Coburn in una versione rancida e spettrale troviamo Charlton Heston, Richard Harris e Senta Berger. Sierra Charriba rivede le coordinate del genere e le trasporta per lunghi tratti dentro territori nuovi e inesplorati. A suo modo un film di confine. Disponibile su Amazon Prime Video.

Giù la testa (1971)

Nel western più politico di Sergio Leone Coburn con la sua raffinatezza sorniona e stilizzata diventa perfetto contraltare per un Rod Steiger irruento e istrionico. Sono i loro duelli di stile e approccio al personaggio a fare di Giù la testa un film a tratti irresistibile, un concentrato di forza della messa in scena e lavoro sulle caratterizzazioni. Non il nostro film preferito del cineasta che ha inventato lo spaghetti western, ma senz’altro un film possente e stratificato. Comunque da ammirare. Disponibile su Google Play, Netflix, Amazon Prime Video, NOW.

Pat Garrett e Billy the Kid (1973)

Lo specchio preciso ed elegiaco de Il mucchio selvaggio vede Coburn interpretare un uomo di legge serafico e doloroso, che tradisce per il proprio tornaconto distruggendo l’epica del western stesso. Sam Peckinpah rifonda con Pat Garrett e Billy the Kid il genere, spogliandolo dell’ultimo tassello etico che ancora possedeva. Un malinconico, addirittura tragico, impossibile da ignorare. Straordinarie musiche di Bob Dylan, con Knockin on Heaven’s Door che scrive la storia delle colonne sonore.Disponibile su Amazon Prime Video.

Affliction (1998)

Coburn arriva allo strameritato Oscar come miglior attore protagonista per una prova densa e violentissima, quella di un uomo senza speranza che conosce solo la via dell’abuso per sentirsi vivo. Padre/padrone di un grande Nick Nolte, attore che fa di Affliction un dramma nerissimo dentro il bianco innevato dell’ambientazione. Magnifici anche Willem Dafoe e Sissy Spacek. Davvero uno dei migliori film di un autore potente quale è sempre stato Paul Schrader. Disponibile su Amazon Prime Video.



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Festival di Venezia 2023: sul red carpet della serata inaugurale, ecco le foto più belle

Il Festival di Venezia 2023 è stato inaugurato la sera di mercoledì 30 agosto dal film Comandante. Il protagonista Pierfrancesco Favino insieme alla madrina Caterina Murino, ai membri della giuria e a tante altre star italiane e internazionali hanno sfilato sul red carpet davanti al Palazzo del Cinema del Lido. Ecco le foto più belle sella serata.

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Hunger Games, Ballata dell'usignolo e del serpente: Lucy Gray e Snow mano nella mano nella nuova immagine

L’autunno porterà l’universo distopico di Hunger Games nuovamente sul grande schermo, questa volta con una storia prequel intitolata Ballata dell'usignolo e del serpente. A causa dell’ordine cronologico seguito dagli eventi, Katniss Everdeen che ha dato vita alla saga principale non sarà coinvolta nel film, ma cederà il posto ad una nuova rappresentante del Distretto 12. Il suo nome è Lucy Gray Baird e, nella nuova immagine condivisa in esclusiva da Empire, mostra tutto il suo appeal per affrontare i decimi Hunger Games.

Hunger Games, Ballata dell'usignolo e del serpente: la nuova immagine mostra Coriolanus e Lucy Gray mano nella mano

Ambientato circa 60 anni prima rispetto alla saga principale, Hunger Games, Ballata dell'usignolo e del serpente mostrerà dei giochi ancora più crudi e primordiali, in fase di sperimentazione. All’epoca, infatti, i giochi della fame avevano soltanto dieci anni di vita e Capitol City stava cercando ancora il modo di perfezionare il tiro, punendo i distretti ma al tempo stesso intrattenendoli. In questo scenario crudele si colloca anche un giovane Coriolanus Snow (Tom Blyth), colui che un giorno diventerà presidente di Panem e sarà sconfitto dalla Ghiandaia Imitatrice. Nel prequel, però, è un ragazzo che vive costantemente con il peso del cognome di famiglia caduto in rovina. Coriolanus sogna di fare politica un giorno e riacquistare quel potere perso con la guerra. Ma, per farlo, dovrà ingoiare rospi amari e accettare, ad esempio, di seguire come mentore la ragazza tributo del Distretto 12 per i decimi Hunger Games. Per la prima volta, un gruppo di ragazzini appena maggiorenni avrà il compito di seguire i giochi in prima persona. Ed è così che Coriolanus incontra Lucy Gray Baird (Rachel Zegler).

Nella nuova immagine esclusiva diffusa da Empire, Snow e Lucy Gray camminano mano nella mano, scortati dalla sicurezza. Snow, impettito nel suo completo rosso, procede a testa alta, con sguardo intenso, mentre la ragazza del Distretto 12 al suo fianco è chiaramente intimorita. Indossa il suo abito sgargiante, descritto accuratamente anche nel romanzo di Suzanne Collins, con una gonna variopinta. In attesa del prequel in arrivo a novembre al cinema, il pubblico ha già lanciato una teoria: e se Lucy Gray Baird fosse collegata a Il canto della rivolta?



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Indiana Jones e il direttore della fotografia che rischiava la vita

Steven Spielberg ha ricordato lo spirito di sacrificio del veterano compianto Douglas Slocombe, direttore della fotografia della trilogia originale di Indiana Jones.

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Oppenheimer e le riprese a tempo di record per ricreare Los Alamos

Mentre raggiunge in Italia i 11.703.389 euro d'incasso (fonte Cinetel), Oppeheimer di Christopher Nolan continua a far parlare di sé, questa volta per ragioni produttive: avrete probabilmente saputo che il film con Cillian Murphy, nei panni dello scienziato che capeggiò il Manhattan Project durante la II Guerra Mondiale per creare la bomba atomica, è stato girato in modo relativamente rapido. Perché? Perché Nolan ha fatto una scommessa in nome della qualità e della verosimiglianza storica.

Oppenheimer, una lavorazione rapida in cambio di Los Alamos

Per quanto Christopher Nolan sia un grande nome, la Universal non ha potuto stanziare più di 100 milioni di dollari per il budget di Oppenheimer, che rimane un film complesso, molto parlato e "autoriale" (il cui successo di pubblico da blockbuster a maggior ragione fa più piacere). Preparando il lungometraggio, Nolan ha realizzato che non era possibile conciliare economicamente le preventivate riprese in 85 giorni e la ricostruzione accurata di Los Alamos, la cittadina creata praticamente da zero nel 1943 nel New Mexico, per ospitare chi creò la bomba. A quel punto, di fronte alla corta coperta, Nolan ha deciso di sacrificare se stesso: quando hai fiducia nei tuoi mezzi, puoi rischiare. L'ha raccontato la production designer Ruth De Jong al podcast Team Deakins:

Sembrava un film indipendente, però da 100 milioni. Non era Tenet, che girammo in 96 giorni. Chris voleva girare per tutti gli Stati Uniti, solo di biglietti aerei per la troupe costa. Per non parlare del fatto che dovevo ricostruire Los Alamos, che non esiste. Lì sentivo che sarebbe stato proprio impossibile. [...] Chris mi ha detto: "Lascia perdere i soldi. Progettiamo quello che vogliamo e basta." E l'abbiamo fatto, ma il primo preventivo della costruzione della mia città era 20 milioni. Chris mi fa: "Okay, no. Ferma". Avevamo questo modellino enorme e ho iniziato a togliere edifici. [...]
La produzione mi chiedeva cosa avrei potuto fare da parte mia per ridurre il budget, poi Tom [Hayslip, uno degli executive producer del film, ndr] entra nel mio ufficio e dice: "Chris lo girerà in 55 giorni, risparmiamo un sacco di soldi." A quel punto capivi che dovevi dare il massimo e anche di più, perché lui aveva rinunciato ai suoi giorni. Lui più di tutti sa cosa vuole ottenere ogni giorno e come. E accetta di scendere da 85 a 55 giorni.

Alla fine Oppenheimer, attualmente un incasso mondiale di quasi 780 milioni di dollari, è stato girato in poco più: 57 giorni, che per un lungometraggio così complesso, della durata di tre ore, è un risultato notevole. Cillian Murphy ha definito il ritmo delle riprese "fuori di testa". Leggi anche Oppenheimer è il più alto debutto del 2023 al boxoffice italiano del weekend



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martedì 29 agosto 2023

Anatomia di una caduta supera Oppenheimer al botteghino francese: il film presto in Italia con Teodora

Al contrario di quanto è successo in Italia, dove Oppenheimer, all'indomani del primo weekend, ha superato Barbie e ha totalizzato in incasso da capogiro, la Francia preferisce a Christopher Nolan un film, sempre d'autore, ma più da cinéphile: Anatomia di una caduta, di Justine Triet.

Il vincitore della Palma d'Oro del Festival di Cannes 2023, che aveva come Presidente di Giuria Ruben Östlund, ha totalizzato ben 254.000 presenze, con il risultato che Oppenheimer si è dovuto accontentare del terzo posto. E al primo che film c'è? Che domande: BarbieAnatomia di una caduta ha ottenuto anche la migliore media copia tra i film vincitori della Palma d'Oro dai tempi de La classe (2008) di Laurent Cantet.

Di questi ottimi risultati ci informa Teodora Film, casa di distribuzione indipendente che, anche senza uno dei suoi patron, il critico Vieri Razzini, continua a garantire al pubblico un cinema di qualità. Teodora distribuirà Anatomia di una caduta durante l'autunno.

Anatomia di una caduta: la trama e il trailer

Ecco la sinossi di Anatomia di una caduta, un thriller psicologico che svela i segreti di una famiglia e mette al centro della vicenda un personaggio femminile fuori dagli schemi, interpretato da una magnifica Sandra Hüller:

Sandra, una scrittrice tedesca, vive con il marito Samuel e il figlio non vedente Daniel in un remoto chalet di montagna sulle Alpi francesi. Quando Samuel muore in circostanze misteriose, le indagini non possono determinare se si tratti di un suicidio o meno. Alla fine Sandra viene arrestata per omicidio e il processo mette a nudo la relazione tumultuosa che aveva con il marito, nonché la sua personalità ambigua. Le cose si complicano quando anche il giovane figlio arriva al banco dei testimoni...

Ed ecco il trailer ufficiale di Anatomia di una caduta:



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The Equalizer, Antoine Fuqua sogna un prequel: ecco come potrebbe essere

The Equalizer 3 - Senza Tregua arriva nelle nostre sale domani 30 agosto, e siccome Antoine Fuqua sta facendo promozione proprio in questi giorni, si torna a parlare di un ipotetico prequel, un film che racconti il passato e la giovinezza di Robert McCall e i suoi anni di agente segreto al servizio della DIA.

The Equalizer: dalla serie ai film al reboot della serie

Prima di parlare di un’origin story su Robert McCall, però, vogliamo fare un passo indietro e rinfrescarci la memoria sulla saga di The Equalizer. La fonte di ispirazione della trilogia di Antoine Fuqua è una serie tv intitolata Un giustiziere a New York. Andata in onda, da noi su Rai 2, dal 1985 al 1989, vedeva protagonista Edward Woodward. Il suo McCall era leggermente diverso dal personaggio di Denzel Washington nei film, e tra i fiori all’occhiello dei telefilm c'era la sigla dei titoli di testa, che era composta da Stewart Copeland, il batterista dei Police. Passando ai film, The Equalizer - Il Vendicatore è uscito nel 2014. Il primo sequel, The Equalizer 2- Senza Perdono, ha raggiunto le sale nel 2018. Nel 2021, infine, è andata in onda la prima stagione di una serie tv che era il reboot di quella originale, da cui si differenziava per il sesso e il nome del personaggio principale, che non era più Robert McCall ma Robyn McCall. Lo (o meglio la) interpreta Queen Latifah e per il momento sono state girate 3 stagioni.

E adesso parliamo del prequel. Antoine Fuqua ne ha discusso con un giornalista di Variety. Ecco la sua dichiarazione:

Ci ho pensato molto, specialmente adesso che c’è questa nuova tecnologia, oltre all’Intelligenza Artificiale, eccetera. C’è una storia da raccontare su come McCall sia diventato la persona che conosciamo, quindi su lui da giovane? Ne ho parlato diffusamente con lo sceneggiatore Richard Wenk.

Per amor di precisione, dobbiamo informarvi che il suddetto prequel non è stato in alcun modo confermato, anche perché Denzel Washington non è stato ancora contattato. Certo è che Fuqua ama girare film d'azione con l’amico Denzel, e quindi perché non farlo sviluppando ancora di più un personaggio che sul grande schermo funziona? Tanto più che ora, e lo ha dimostrato l'ultimo Indiana Jones, le versioni giovani degli attori sono credibili.

Il prequel di The Equalizer: possibile cast e probabile trama

Facciamo qualche ipotesi sul cast e sulla trama del prequel di The Equalizer. Se Fuqua decide di ringiovanire digitalmente Denzel Washington, dovrà togliere parecchi anni anche alle altre vecchie guardie. E chi sono le vecchie guardie? Potrebbe innanzitutto tornare Dave York, vecchio compagno di missioni di McCall che in The Equalizer 2 ha il volto di Pedro Pascal. Probabilmente troveremmo anche la cara amica Susan Plummer (Melissa Leo) e suo marito Brian (Bill Pullman).

E di cosa parlerebbe l’origin story su Robert McCall? Potrebbe riguardare il suo addestramento e introdurre il personaggio di sua moglie. Potrebbe anche mostrare il momento in cui McCall si rende conto che il suo lavoro è troppo violento e, fingendosi morto, comincia una nuova vita. Le ipotesi sono tante. Ci fermiamo qui in attesa di notizie più certe.



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Una commedia pericolosa, una nuova clip su una... raccomandata urgente!

Ecco una nuova scena di Una commedia pericolosa, il film con Enrico Brignano e Gabriella Pession, al centro di un intrigo comico-giallo. Al cinema dal 30 agosto.

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Disney, gli artisti degli effetti visivi aprono ai sindacati

Dopo quello che è successo qualche settimana fa ai Marvel Studios, anche gli artisti degli effetti visivi della Walt Disney Pictures chiedono di aderire a un sindacato, per proteggere diritti fondamentali.

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lunedì 28 agosto 2023

Netflix: I suoi film in streaming originali che hanno sfiorato l'Oscar

Il 29 agosto 1997 nasceva ufficialmente Netflix come servizio di spedizione di DVD a casa degli abbonati. Per celebrare la “nascita” di quella che in seguito è diventata la piattaforma più conosciuta e redditizia al mondo abbiamo selezionato i cinque film in streaming originali che hanno portato Netflix a un passo dall’Oscar per il miglior film negli ultimi cinque anni. Segnalazione di riguardo meritano anche Storia di un matrimonio di Noah Baumbach e The Trial of the Chicago 7 di Aaron Sorkin, anch’essi prodotti originali Netflix candidati come miglior film. Come al solito buona lettura.

Cinque film targati Netflix in streaming candidati all’Oscar

  • Roma
  • The Irishman
  • Mank
  • Il Potere del Cane
  • Niente di nuovo sul fronte occidentale

Roma (2018)

Il bianco e nero ammaliante di Alfonso Cuarón per questo racconto di formazione e appartenenza, autobiografico nel cuore e universale nei contenuti. Leone d’Oro a Venezia, Roma arriva al cuore del pubblico con un racconto preciso e sottile della vita di una giovane donna e dei bambini a cui deve fare da tata. Storia di una famiglia e delle sue vicissitudini per un film prezioso e personale, un incanto per gli occhi ma soprattutto per il cuore. L’Oscar non arriva per il miglior film ma quello per la regia è assicurato, insieme a molti altri. Bellissimo. Disponibile su Netflix

The Irishman (2019)

L’ultimo crime-movie diretto dalla leggenda di Martin Scorsese è nel profondo una riflessione divertita sul tempo e sul cinema che passa, su come lo stesso genere può essere utilizzato anche per riflettere sul proprio lavoro su di esso. The Irishman si ricorda soprattutto per i momenti maggiormente leggeri, regalati soprattutto da un Al Pacino soave nel ruolo di Jimmy Hoffa. Una valanga di nomination all’Oscar, clamorosamente nessun premio conquistato. Mah…Disponibile su Netflix

Mank (2020)

La vicenda paradossale e metaforica dello sceneggiatore di Quarto potere viene portata sul grande schermo (si fa per dire…) da David Fincher con una sapienza registica fuori dal comune. È senza dubbio la messa in scena la forza principale di Mank, oltre ovviamente a un Gary Oldman come sempre prezioso nel ruolo del protagonista. Nomination per film, regia, attore e attrice non protagonista ad Amanda Seyfried. Film più di forma che veramente di sostanza, ma la forma è eccelsa nel suo bianco e nero. Arrivano tre statuette tecniche. Disponibile su Netflix

Il Potere del Cane (2021)

Senco la nostra personale opinione il miglior film originale prodotto da Netflix. Ispirato dal romanzo di Thomas Savage, Il potere del Cane possiede la regia secca ed elegante di Jane Campion (premiata con l’Oscar e il Leone d’Argento a Venezia) e un Benedict Cumberbatch protagonista violentissimo e disperato e livello emotivo. Grande prova d’attore. Insieme a lui ottimi anche Jesse Plemons, Kirsten Dunst, Kodi Smit-McPhee. Film davvero imponente e insieme sottile. Disponibile su Netflix

Niente di nuovo sul fronte occidentale (2022)

La mega-produzione di origine tedesca rimette in scena il romanzo di Remarque con una potenza espressiva che mescola con passione grande affresco tragico e storia intima, precisa, emozionante. Questa nuova versione di Niente di nuovo sul fronte occidentale conquista pubblico e critica, vince molti Oscar tra cui quello per il miglior film internazionale, merita un applauso per il coraggio e la sincerità. nel cast anche Daniel Brühl. Da vedere assolutamente. Disponibile su Netflix



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Prima la vita: riprese iniziate per il film di Francesca Comencini sul padre Luigi con Fabrizio Gifuni

Francesca Comencini ha iniziato oggi, lunedì 28 agosto, le riprese di Prima la vita, film che racconta la sua "vita col padre", il regista Luigi Comencini, scomparso nel 2007 all'età di 90 anni. Raccontare un padre famoso e influente non è mai facile, ma la regista di Django e Gomorra - La serie ha trovato una chiave molto particolare per farlo. A interpretare Prima la vita sono Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergaro.

Prima la vita: lo sguardo di una figlia su un padre

Di Prima la vita, una produzione Kavac Film, IBC Movie, One art con Rai Cinema, in coproduzione con la francese Les Films du Worso, prodotto da Simone Gattoni, Beppe Caschetto e Bruno Benetti, coprodotto da Sylvie Pialat -, Francesca Comencini ha detto:

Questo film è il racconto molto personale di momenti con mio padre emersi precisissimi dai ricordi e rimasti vividi e intatti nella mia mente come delle stanze poetiche concluse in sé. Un racconto personale che credo però trovi la giusta distanza nel fatto che in mezzo al padre e alla figlia c’è sempre il cinema come passione, scelta di vita, modo di stare al mondo. Intorno, un periodo storico preciso: gli anni di piombo, quelli delle lotte politiche, delle stragi, delle rivoluzioni sociali, della comparsa dell’eroina, che stravolse la vita di generazioni perdute.

Non solo un ritratto intimo e personale del grande regista di titoli memorabili come La ragazza di Bube, Le avventure di Pinocchio e Lo scopone scientifico, tra gli altri, dunque, ma anche uno sguardo storico e sociale su un'epoca tormentata e vitale del nostro Paese, un metodo che la regista applica da sempre nel suo lavoro, così come faceva il padre. 



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Il gladiatore 2, Paul Mescal era troppo intimorito da Pedro Pascal prima dell'inizio delle riprese del film

Intervistato da EsquirePaul Mescal, la star de Il Gladiatore 2, l'atteso sequel del cult del 2000 diretto da Ridley Scott, ha dichiarato di essere stato particolarmente intimorito da Pedro Pascal prima dell'inizio delle riprese del film. 

Il Gladiatore 2, Paul Mescal non riusciva a rivolgere la parola a Pedro Pascal: "Ero davvero terrorizzato"

Far parte di un progetto così importante come Il Gladiatore 2 può essere certamente impegnativo, così come conoscere i nuovi colleghi sul set può essere fonte di preoccupazione e ansia: è quello che è successo a Paul Mescal. Il protagonista di Normal People e Aftersun ha svelato che, inizialmente, era troppo intimorito dalla presenza di Pedro Pascal, sua co-star nel film, per rivolgergli anche solo la parola. 

In un'intervista realizzata per Esquire, prima che lo sciopero di sceneggiatori e attori entrasse nel vivo, Mescal ha svelato di aver incontrato la star di The Last Of Us all'aeroporto di Los Angeles poco prima che fosse annunciato il suo coinvolgimento ne Il Gladiatore 2. Alla fine, ha dichiarato l'attore è stato lo stesso Pedro Pascal ad avvicinarsi e a presentarsi:

"Mi è sembrato così genuino, gentile. Davvero non vedeo l'ora di trascorrere più tempo insieme a lui"

Nel sequel del film con protagonista Russel Crowe, la storia si concentrerà sul personaggio di Lucius (Paul Mescal), figlio di Lucilla e nipote del malvagio imperatore Commodo (Joaquin Phoenix) nel primo film. Mescal aveva raccontato a The Hollywood Reporter che non aveva dovuto sostenere alcuna audizione per il ruolo, ma aveva incontrato direttamente Scott, con cui avevano discusso di che tipo di storia avrebbero voluto raccontare al pubblico. Le riprese del film - iniziate a metà giugno - sono attualmente in fase di stallo a causa dello sciopero. Paul Mescal aveva già dichiarato che anon avrebbe condiviso molti dettagli sul film, per l'eccessivo nervosismo e ansia che provava a prendere parte a un progetto così grande. L'attore, infatti, ha sempre recitato in film indipendenti, mentre quello de Il Gladiatore 2 sarà, a tutti gli effetti, la sua prima grande esperienza cinematografica:

"Non ci sono parole per dirvi quanto stress ho quando parlo di questo film in particolare, perché è il più grande a cui abbia mai preso parte. Mi sento davvero entusiasta, ma, anche sento che è difficile distaccarsi dall'eredità che il film porta con sé. Penso che sia davvero ben scritto e che riesca a omaggiare il primo, ma è anche un progetto di cui posso far parte e che riesco a rendere mio"

Al momento, nel cast de Il Gladiatore 2 sono presenti Paul MescalPedro PascalDenzel WashingtonMay CalamawyPeter MensahMatt Lucas, di Derek Jacobi e Joseph Quinn, così' come è previsto anche il ritorno di Connie Nielsen, che riprenderà il ruolo di Lucilla dal primo film. Nonostante le rirpese siano attualmente bloccate, l'uscita della pellicola è prevista per il 24 novembre 2024.



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Oppenheimer e Christopher Nolan alla riconquista della Cina

Partito ormai anche in Italia con numeri record del 2023, Oppenheimer cerca ora di sovvertire una tendenza scomoda per Hollywood negli ultimi anni, dalla pandemia in poi: la scarsa rilevanza degli incassi cinesi. Come riporta Deadline, la Universal ha organizzato una forte campagna per il film in Cina, con il regista Christopher Nolan che è si è recato di persona nel paese, primo importante autore a rimetter piede per la promozione di un'opera hollywoodiana da quel fatidico 2020. Leggi anche Oppenheimer, Logan Paul ha abbandonato la sala prima della fine del film

Christopher Nolan e Oppenheimer sbarcano in Cina, sperando in alti incassi

Nel 2018 dedicammo un articolo all'importanza degli incassi cinesi per i film di Hollywood, ma ciò che scrivemmo è stato da allora superato dagli eventi (ed eravamo già al tramonto del fenomeno). C'è stato un momento, una decina d'anni or sono, in cui la Cina era diventata la nuova terra promessa per i blockbuster americani, un anello forte nella catena del boxoffice. Non solo la pandemia nel 2020 ha chiuso le frontiere a intervalli, ma il governo cinese ha operato un dietro front, tornando a insistere molto di più sulle produzioni nazionali, a volte foriere di numeri al botteghino stratosferici. In una flessione generale del mercato globale, la Universal con Oppenheimer prova a sovvertire l'apparentemente inevitabile distacco, mandando Christopher Nolan in trasferta in Cina per promuovere il lungometraggio, che sarà nelle sale cinesi dal 30 agosto.
Ha senso immaginare che Nolan possa fare da apripista: per Interstellar (2014) la Cina garantì addirittura 139.329.039 dollari del totale di 715.751.038 (fonte Boxofficemojo). Per Inception, tuttora record mondiale di Nolan per un film non basato su Batman, si parlò di 71.345.823 dollari su 837.186.610. Andarono molto bene da quelle parti anche Tenet (66.600.000), per non parlare di Il cavaliere oscuro - Il ritorno (2012), record assoluto per Christopher (1.081.169.825, in Cina 52.785.334).
Pare che al momento la piattaforma social cinese Weibo abbia registrato 50 milioni di visualizzazioni legati ad hashtag come #Oppenheimer, #OppenheimerChinaPremiere, #NolanSigningPostersForFans. La Universal ha organizzato premiere a Pechino e Shanghai, con interazione diretta di Nolan con i fan, autografi, selfie e quant'altro. Una scommessa massiccia, che sostiene una visione a lungo termine per la riapertura di un mercato succoso ma complesso, spesso fisiologicamente sordo alle tendenze revival di Hollywood, perché i Cinesi ignorano i cult movie degli anni Ottanta e Novanta, lì mai distribuiti, così come ignorano fenomeni prettamente occidentali.



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Oppenheimer è il più alto debutto del 2023 al boxoffice italiano del weekend

A scoppio ritardato, la "Barbenheimer mania" sembra aver colpito anche qui in Italia: nel suo primo boxoffice italiano del weekend, Oppenheimer di Christopher Nolan, dove Cillian Murphy interpreta lo scienziato responsabile del Manhattan Project e della bomba atomica, registra secondo la Cinetel una partenza da 8.923.000 euro in cinque giorni (stando a Boxofficemojo, nel mondo siamo a quota 777.100.000 dollari, per 100 milioni di budget). Il primo lavoro del regista per la Universal, dopo il "divorzio" dalla Warner, è dunque un risultato eccellente: tralasciando le difficoltà di Tenet in piena pandemia nel 2020 (365.300.000 dollari nel mondo, 6.760.000 euro in Italia), ha già superato gli 8.800.000 euro nostrani di Dunkirk e guarda al sorpasso di Inception (qui 10.732.000 euro, inflazione permettendo). Per quanto riguarda i lavori di Nolan non legati a Batman, l'incasso mondiale di 837.186.610 dollari di Inception è la cifra da battere, e sembra essere alla portata della sua ultima fatica.
Da notare che l'esordio di Oppenheimer diventa in Italia il più alto incasso alla partenza nel 2023, persino superiore a quello di Barbie, che il mese scorso debuttò con 7.717.000 euro: il confronto è tuttavia leggermente falsato, perché Barbie ha toccato quella cifra con un giorno in meno a disposizione, quindi la media giornaliera rimane a favore del film con Margot Robbie.

Esordio enormemente distanziato per La casa dei fantasmi, seconda rivisitazione cinematografica dell'omonima attrazione del parco a tema Disney, con Rosario Dawson, Owen Wilson e Danny DeVito. In cinque giorni il film per famiglie raccoglie 1.090.000 euro al secondo posto della classifica, mentre l'incasso totale internazionale parla di 91.656.900 dollari, a fronte di un budget purtroppo intorno ai 150.
Cede alfine la prima posizione, accontentandosi della terza, l'ormai epocale Barbie di Greta Gerwig con Margot Robbie e Ryan Gosling: raccoglie altri 645.000 euro, superando la soglia stellare dei 30 milioni qui da noi. Nel mondo si parla ormai di 1.340.301.000 dollari, ergo il record annuale di Super Mario Bros. - Il film (1.359.332.800) ha le ore contate.

Slitta dal terzo al quarto posto il fiero b-movie action estivo Shark 2 - L'abisso: Jason Statham le dà di santa ragione al megalodonte in Italia con 5.090.600 (217.430 nel weekend), mentre nel mondo intero il lungometraggio ha toccato i 352.532.800 dollari (considerando il suo budget non indifferente sui 130, non è poi un così grande successo globalmente, seppur degno di nota in alcuni singoli mercati come il nostro).
Casca dalla seconda alla quinta posizione il cinecomic Blue Beetle, uno degli avanzi della passata gestione del DC Extended Universe: il supereroe latino totalizza in Italia finora 910.630 euro (195.600 nel fine settimana). Con un esito mondiale fino a questo momento di 81.808.700 dollari, potrebbe diventare l'incasso più basso nella storia dei film DC targati Warner Bros (è stato realizzato con un budget di 100 milioni).

Il box office completo del weekend



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Radical Wolfe: il trailer ufficiale del documentario sul grande Tom Wolfe

Il giornalista e scrittore statunitense, inventore del New Journalism e di termini oramai svuotati di senso come "radical chic", viene raccontato in un film di cui vi mostriamo il trailer ufficiale.

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domenica 27 agosto 2023

Attenti, Tyler Durden vi osserva: i migliori film in streaming di David Fincher

C’è stato un momento in cui David Fincher, prima della fine dello scorso millennio, è stato il vero “ribelle” di Hollywood, un autore visionario e coraggioso, capace di proporre un tipo di cinema ai limiti che quel tempo chiedeva. Oggi, a 61 anni esatti, Fincher ha in qualche modo cambiato “pelle” e si è inserito dentro canoni estetici e linguistici maggiormente diretti verso il pubblico mainstream. Mantenendo comunque un discorso filmico personale, spesso originale, capace di intrigare comunque la mente e il cuore dello spettatore. Sperando che il nuovo, imminente The Killer lo riporti almeno in parte agli splendori “apocalittici” di qualche tempo fa, vi proponiamo quelli che per noi sono i migliori film in streaming di un cineasta che a suo tempo ha ispirato in maniera profonda i cinefili di almeno una generazione. Buona lettura.

Cinque film in streaming diretti da David Fincher

  • Se7en
  • Fight Club
  • Zodiac
  • The Social Network
  • Millennium - Uomini che odiano le donne

Se7en (1995)

La vera apocalisse secondo Fincher, ovvero quella di una società allo sfascio che diventa teatro perfetto per la sete di sangue di un folle. Ambientazione anonima ed elegantissima, cieli grigi e pioggia battente, la metropoli in cui è ambientato Se7en lo rende un film messianico nel senso delirante del termine. Brad Pitt, Morgan Freeman, Gwyneth Paltrow e un Kevin Spacey da rabbrividire sono i protagonisti di uno dei film più belli e scioccanti di sempre, una discesa all’inferno per un thriller ad altissima tensione mentale e morale. Con il finale perfetto perché diventasse oggetto di culto assoluto. Che grande operazione rimane questa…Disponibile su Infinity +, Amazon Prime Video.

Fight Club (1999)

La trasposizione riveduta e aggiornata del libro di culto di Chuck Palahniuk porta Fincher definitivamente nell’Olimpo degli autori “maledetti”. Fight Club rappresenta un’esperienza emozionale e intellettuale di confine, un film di fine millennio per una generazione X violenta e senza identità. Edward Norton, Brad Pitt ed Helena Bonham Carter sono un trio affiatato e velenoso, potente mix di seduzione e follia. Il finale è tutto merito della sceneggiatura geniale, il resto lo fa una regia sincopata e divertita, un’esplosione di idee e sangue di potenza fulminante. E fidatevi, questo capolavoro nell’anima è una commedia romantica…Disponibile su Amazon Prime video, Disney +.

Zodiac (2007) 

La storia del Killer dello Zodiaco e del gruppo di giornalisti e poliziotti che si mise invano sulle sue tracce per anni diventa in mano a Fincher un film-evento, torrenziale e  cadenzato, violento eppure preciso, intimo quasi. Zodiac vede protagonisti imperterriti Jake Gyllenhaal, Robert Downey Jr., Mark Ruffalo, Anthony Edwards, Chloe Sevigny e molti altri. Le tre ore qualche volta si sentono, ma la messa in scena conferma la grandezza di un cineasta a tratti davvero unico. Disponibile su Google Play, Netflix, Amazon Prime Video, NOW.

The Social Network (2010)

Altra dissertazione personale e corrosiva su un tessuto sociale che si sta sgretolando dietro una facciata di connessioni, idee, aggregazione fittizia per nascondere la solitudine esistenziale dei protagonisti. Jesse Eisenberg comanda The Social Network con una prova superlativa, tesissima e insieme dolce. Accanto a lui Justin Timberlake, Armie Hammer e una Rooney Mara pronta a esplodere con la sua bravura. Tra gli altri Oscar, quello per la sceneggiatura maestosa di Aaron Sorkin. Fincher è definitivamente entrato nel cinema “mainstream”, ma con una classe invidiabile. Il miglior lavoro della seconda parte della sua carriera. Disponibile su CHILI, Google Play, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime Video.

Millennium - Uomini che odiano le donne (2011)

Dal thriller evento letterario di Stieg Larsson un thriller ancora una volta su un microcosmo che sta marcendo dall’interno. Daniel Craig e una Rooney Mara da nomination all’Oscar sono protagonisti eccelsi di Millennium - Uomini che odiano le donne. La messa in scena è talmente elegante da far brillare gli occhi, il montaggio e le musiche cadenzati come nelle grandi occasioni. Fincher torna al thriller con un impeto ammirevole, confezionando un prodotto degnissimo, a tratti potente. Il miglior prodotto mainstream dell’anno. Disponibile su CHILI, Google Play, Amazon Prime Video.



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Pirati dei Caraibi, un attore supporta il ritorno di Johnny Depp: "Il pubblico attende"

Johnny Depp interpreterebbe di nuovo Jack Sparrow nel prossimo Pirati dei Caraibi? Mentre una risposta definitiva sembra tardare ad arrivare, un vecchio collega del franchise ha espresso la propria opinione in merito al coinvolgimento dell’attore hollywoodiano. Vince Lozano, che ha dato il suo contributo al franchise, ha affrontato il possibile ritorno di Depp, poco prima che circolasse una nuova indiscrezione sulle volontà dell’attore in questione.

Pirati dei Caraibi: Vince Lozano vuole il ritorno di Johnny Depp, ma cosa ne pensa l’attore?

Ad oggi non sappiamo se Johnny Depp riapparirà nell’acclamato franchise Disney, eppure Vince Lozano ci spera. L’attore, che ha interpretato il pirata Jacoby ne La maledizione della prima luna, ha rivelato a MovieWeb che gradirebbe il ritorno di Jack Sparrow sul grande schermo, ma al tempo stesso pensa anche che non accadrà.

Penso che meriti un’altra possibilità nelle vesti di Jack, ma so anche che non accadrà. Circolano tante voci là fuori, il pubblico però attende. Faccio molte convention sui pirati e c’è una grande sottocultura di persone che si vestono da pirati e adorano Johnny.

Pur non avendo ancora comunicazioni ufficiali, una fonte vicina all’attore avrebbe spifferato negli ultimi giorni cosa ne penserebbe Johnny Depp di un possibile ritorno, alquanto fattibile secondo le indiscrezioni ma ad una sola condizione. Quale sarebbe? La fonte in questione avrebbe precisato a People:

Tutto è possibile. Se è il progetto giusto, Johnny tornerà.

Dichiarazioni che sembrano in linea con quanto dichiarato in precedenza dal produttore del franchise Jerry Bruckheimer, che ha preferito non sbilanciarsi troppo sul prossimo film men che meno sulla partecipazione di Johnny Depp, che resta tuttora un’incognita. Le sue parole, però, trasudano speranza:

Stiamo ancora lavorando sul progetto, nulla è ancora definitivo. Ma continuiamo a fare piccoli passi avanti verso una sceneggiatura.

Pur non avendo alcuna certezza, sappiamo che Johnny Depp non ha archiviato il cinema. L’attore è impegnato con svariati progetti come Jeanne du Barry dove interpreta il Re Luigi XV, Modi di cui invece firmerà la regia e Johnny Puff: Secret Mission, un film d’animazione. Ci sarà posto anche per Jack Sparrow in futuro?



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Hunger Games, Ballata dell'usignolo e del serpente, una teoria collegherebbe Lucy Gray a Il canto della rivolta

In attesa di Hunger Games: Ballata dell'usignolo e del serpente, i fan hanno individuato una nuova teoria che collegherebbe Lucy Gray Baird ad un personaggio introdotto nella saga principale, esattamente nel capitolo Il canto della rivolta. Ad interpretare la protagonista femminile del film prequel di Hunger Games è Rachel Zegler, il cui nome risulta famigliare agli appassionati del grande schermo: ha debuttato in West Side Story, è apparsa in Shazam! Furia degli Dei ed è impegnata con il live action di Biancaneve. A novembre, invece, sarà la volta di Lucy Gray Baird arrivare al cinema, un personaggio che avrà un forte ascendente sul giovane Coriolanus Snow e cambierà per sempre la sua vita. Ma qual è la teoria che collegherebbe Lucy Gray a Il canto della rivolta?

Hunger Games - Ballata dell'usignolo e del serpente, una teoria collegherebbe Lucy Gray a un personaggio di Il canto della rivolta

Sia prequel che saga principale sono tratti dagli omonimi romanzi di Suzanne Collins. In Ballata dell'usignolo e del serpente, ambientato circa 60 anni prima rispetto alla saga con Jennifer Lawrence, la trama racconta di un appena 18enne Coriolanus Snow, che si mette alla prova con gli Hunger Games diventando mentore di un tributo del Distretto 12, quale Lucy Gray Baird. Attenzione: per spiegare al meglio la teoria diffusasi tra i fan dovremo necessariamente fare riferimento a quanto accaduto nel libro, finale incluso, per cui potreste imbattervi in anticipazioni poco gradite (anche se non sappiamo quanto il film sia fedele al romanzo). Grazie a Coriolanus e al suo imbroglio, Lucy Gray vince i decimi Hunger Games, ma viene rispedita nel suo distretto per punizione e Coriolanus la segue, diventando un Pacificatore. Lontano dalla sua realtà, cerca di comprendere il mondo di Lucy Gray e le sfaccettature dell’amore, pur non rinunciando definitivamente al cognome di famiglia e all’idea del potere. Verso il finale del romanzo, Snow diventa paranoico e crede che Lucy Gray non voglia scappare insieme, ma ucciderlo nel bosco. Così si adegua e tenta di farlo per primo. Non sappiamo se riuscirà nell’intento, perché il racconto non lo specifica. Non sappiamo cosa succederà a Lucy Gray dopo quel finale amaro, se Snow l’abbia realmente raggiunta con i colpi di fucile o se sia scappata verso una nuova vita. La teoria dei fan punta su questa seconda opzione.

Alcuni, infatti, sono convinti che Lucy Gray sia arrivata nel Distretto 13 e abbia avuto una figlia dopo qualche anno. Quella figlia è poi diventata presidente ne Il canto della Rivolta, presidente del distretto 13: ricordate Alma Coin, interpretata da Julianne Moore? Secondo questa teoria, è possibile che la donna in questione sia figlia di Lucy Gray. Perché, allora, quest’ultima non è stata coinvolta nella saga principale? La Coin spiega che il Distretto 13 è stato messo in ginocchio da un’epidemia di vaiolo tempo addietro. Lucy Gray potrebbe essere tra le vittime e questo giustificherebbe la sua assenza. Inoltre anche la motivazione della Coin, che la tramuta in un nuovo villain, potrebbe essere giustificata dalla sete di vendetta. Alma Coin voleva che Snow morisse, strappandogli il potere dalle mani. Forse per vendicare sua madre e il modo in cui è stata trattata?



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Heart Of Stone, il regista elogia il talento di Alia Bhatt: "È una vera artista"

Alia Bhatt interpreta l'hacker antagonista in Heart of Stone, film di spionaggio con protagonista Gal Gadot e il regista Tom Harper ha elogiato il talento della star di Bollywood.

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Uncharted, Jamie Dornan avrebbe potuto interpretare Nathan Drake

Jamie Dornan ha tentato di interpretare Superman per L'Uomo d'Acciaio e anche Nathan Drake in Uncharted, ruolo poi andato anni dopo a Tom Holland.

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Barbie, Margot Robbie confessa qual è la teoria più bizzarra che ha appreso sul film

Da quando Barbie è arrivato sul grande schermo, ha generato grandi curiosità e in alcuni casi anche perplessità, soprattutto per quanto riguarda le teorie dei fan. Margot Robbie, ad esempio, ha menzionato di recente una delle teorie più bizzarre che hanno preceduto l’uscita in sala del film live action dedicato alla bambola Mattel. Attrice ben nota in quel di Hollywood, Margot Robbie oltre ad interpretare la Barbie Stereotipo (protagonista) figura anche come produttrice esecutiva del progetto.

Barbie, Margot Robbie ricorda la teoria più bizzarra sul film

Tra le tante curiosità che ruotano attorno a questo film, una l’ha rivelata proprio la Robbie: in principio desiderava che fosse Gal Gadot ad interpretare la bambola protagonista. L’attrice, ai tempi, era fin troppo impegnata con la sua agenda piena e non ha preso in considerazione quella possibilità. Oggi, invece, Gal Gadot si è detta assolutamente aperta ad una collaborazione con Margot Robbie. Considerato l’interesse manifestato anche da parte di Mattel, un sequel di Barbie è sempre più possibile. Ragionando invece sulle teorie più bizzarre arrivate alle sue orecchie, Margot Robbie ha confessato che una rimastale particolarmente impressa riguarda una sfumatura horror assegnata al film. In un’intervista con Elle, in compagnia di Kate McKinnon (che nel film interpreta la Barbie Stramba), ha rivelato quale teoria dei fan l’ha colpita di più e qual è stata la sua prima reazione:

La teoria dei fan più strana che ho sentito finora sul film è che in realtà si tratta di un film horror. E questo è ciò che sorprenderà tutti. Immagina che qualcuno ti dica: ‘Oh, vai a vedere Barbie? Ma è spaventoso e cruento’. Qualcuno me l’ha detto e io ho pensato: ‘Non lo è, per favore non diffondere quest’informazione’. Non voglio che i fan dell’horror siano delusi.

Di fatto Barbie non è assolutamente un film dell’orrore. La trama è ambientata a Barbieland, dove vivono tutte le Barbie e i Ken. Quando poi la Barbie Stereotipo di Margot Robbie inizia ad avvertire virali cambiamenti, è costretta a raggiungere il Mondo Reale, sotto consiglio della Barbie Stramba, per capire cosa sta succedendo con la bambina con cui è connessa. E soltanto così scoprirà che non si tratta di una bambina, ma di una donna adulta di nome Gloria.



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sabato 26 agosto 2023

Wicked, Ariana Grande mostra il tatuaggio in onore di Glinda

Ariana Grande si sta avvicinando sempre più al mondo della recitazione e, felice di interpretare uno dei suoi personaggi preferiti, ha reso omaggio a Wicked con un nuovo tatuaggio, dedicato al personaggio che tra non molto introdurrà sul grande schermo. La popstar darà voce e forma a Glinda, la Buona Strega del Sud ben nota agli appassionati de Il mago di Oz. Dopo aver accompagnato i palcoscenici di Broadway per anni, la storia prequel di Wicked arriverà finalmente anche sul grande schermo, sciopero permettendo. Intanto, per combattere l’attesa, Ariana Grande avrebbe sfoggiato un nuovo tattoo dedicato alla sua Glinda.

Ariana Grande rende omaggio alla sua Glinda con un nuovo tatuaggio dedicato a Wicked

Ad oggi sono trapelate svariate immagini e video dal set di Wicked, mostrando anche la voce incantevole di Ariana Grande con indosso il costume di scena fatato di Glinda. Fasciata nel suo abito azzurro, con scettro in mano e corona luminosa sulla testa, Ariana Grande porterà la Strega Buona sul grande schermo, raccontando la storia d’amicizia poi naufragata con Elphaba, la Malvagia Strega dell’Ovest, dalla pelle verde smeraldo ed interpretata da Cynthia Erivo. Sin dal primo momento, il regista Jon M. Chu ha precisato che il film sarebbe stato diviso in due parti. A causa dello sciopero di attori e sceneggiatori, Wicked ha dovuto interrompere le riprese. A detta del regista, che ha condiviso un lungo post via X, mancava pochissimo per concludere il lavoro sul set:

Non abbiamo concluso il lavoro. Siamo solo in pausa fino alla fine dello sciopero e poi potremo finire gli ultimi pezzi del film. Mancavano pochi giorni dalla conclusione delle riprese, quindi eravamo così vicini! Fermare il lavoro è stato davvero doloroso, ma torneremo! E finiremo con la giusta forza quando sarà il momento giusto. Il mio cuore è rivolto al nostro cast e alla troupe che hanno dovuto interrompere ciò che siamo venuti a completare insieme qui. Nel frattempo sono entusiasta nell'immergermi in quello che abbiamo girato qui a Oz (la data di uscita non dovrebbe avere delle conseguenze). Si è trattato di un'avventura straordinaria... C'è ancora del lavoro da fare.

Ai microfoni di Allure, invece, Ariana Grande ha confessato che il suo amore per Glinda è così grande da averlo inciso anche sulla pelle, concedendosi un tatuaggio. Per il ruolo, Ariana Grande ha cambiato anche colore di capelli optando per un biondo dorato. Il tatuaggio in questione completa la mano destra.

È Glinda del libro originale di L. Frank Baum. Ho aspettato un’eternità per riempire questa mano. Ho pensato: ‘Aspetterò che arrivi l’idea giusta’ e questo mi è sembrano molto giusto.


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Anche Ashton Kutcher e Mila Kunis hanno aperto le porte della loro casa tramite Airbnb

La casa di Ashton Kutcher e Mila Kunis è ufficialmente su Airbnb, per cui è alla portata di tutti coloro che vorranno concedersi una vacanza a prova di Hollywood.

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Oppenheimer, Logan Paul ha abbandonato la sala prima della fine del film

Oppenheimer è uno dei titoli più attesi del 2023, ma negli Stati Uniti ha dovuto vedersela con Barbie al botteghino. In Italia, invece, l’ultima avventura cinematografica di Christopher Nolan è approdata in sala il 23 agosto 2023, raccontando la storia vera del fisico Oppenheimer che ha avuto un ruolo fondamentale nell’invenzione della bomba atomica. Ad interpretarlo al cinema è Cillian Murphy. Logan Paul, noto wrestler e YouTuber, ha raccontato nel suo podcast Impaulsive Podcast, di aver abbandonato la proiezione di Oppenheimer senza concludere la visione e ha svelato anche il motivo.

Oppenheimer, Logan Paul ha abbandonato la sala prima della fine del film: perché?

Nel corso dell’ultima puntata del suo podcast, Logan Paul ha conversato con i registi Danny e Michael Philippou che hanno mostrato di recente Talk to Me, film piaciuto particolarmente allo YouTuber che di fatto ha elogiato nel corso dell’intervista. Per questo ha tirato in ballo anche Oppenheimer, precisando che in questo caso ha invece abbandonato la sala prima della fine della proiezione. Confrontando i due film, Logan Paul ha motivato la sua azione spiegando che il film diretto da Christopher Nolan fosse esageratamente “espositivo” e perché “non succedeva niente” oltre al dialogo. Invece per Talk to Me sono bastati i primi venti minuti per far scattare l’interesse. Ecco le sue parole:

Non sapevo cosa stessero cercando di fare... Cosa state facendo? Tutti parlano e basta. Un'ora e mezza, 90 minuti di chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere. È tutta un'esposizione. Non succedeva niente.

Che il wrestler non sia abituato ai film di Christopher Nolan? Oppenheimer è stato particolarmente apprezzato dal pubblico in sala e dalla critica, battendo importanti record al botteghino e continua a far parlare di sé a distanza di settimane dall’uscita oltreoceano. Durante la puntata del suo podcast, Logan Paul ha raccontato di aver percepito una sensazione simile con un altro film di Christopher Nolan, Interstellar, per poi cambiare idea:

Ho vissuto un’esperienza analoga di 18 minuti anche per Interstellar. Stavo pensando di lasciare la sala perché era così lento e ora Interstellar è diventato uno dei miei 3 film preferiti.


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Black Widow, David Harbour rivela che il finale del film è stato modificato

A detta di David Harbour, il finale di Black Widow ha subito una modifica durante le riprese del film con protagonista Natasha Romanoff.

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Rebel Moon - La versione estesa del film Netflix di Zack Snyder durerà un'ora in più!

Rebel Moon - epopea sci-fi diretta da Zack Snyder - continuerà una tendenza sempre più cara al regista - e sempre più in voga in quel di Hollywood -, ovvero quella delle director's cut. In seguito al rilascio del primo trailer del progetto, è infatti trapelata in rete un'intervista promozionale rilasciata dallo stesso Snyder, durante la quale il filmmaker ha non solo confermato l'esistenza di una director's cut ma anche fornito i primi dettagli in merito a questa versione estesa.

Rebel Moon - Zack Snyder rivela i primi dettagli della director's cut 

Come ormai noto, Rebel Moon approderà sulla piattaforma Netflix diviso in due parti, Rebel Moon: Figlia del Fuoco - disponibile dal 22 dicembre - e Rebel Moon: La Sfregiatrice - in streaming dal 19 aprile 2024. Entrambe le parti, come rivelato da Snyder in un'intervista per il sito TUDUM di Netflix, saranno poi rilasciate anche in una versione estesa, che conterrà un'ora in più di materiale:

La director's cut contiene quasi un'ora di contenuti extra, quindi penso che sia legittimo definirla come una versione estesa dell'universo di Rebel Moon. Le differenze sono davvero molte. La director's cut di un film è sempre un'immersione profonda e sistematica in quel film, ed è una cosa che ho notoriamente fatto durante tutta la mia carriera. Non so come sono finito a realizzare le director's cut, ma per quanto mi riguarda si è sempre trattato di qualcosa per cui ho dovuto lottare in passato, e che nessuno richiedeva. Era come una sorta di opera "bastarda" che cercavo di assemblare, perché sentivo che si poteva sempre creare qualcosa di meglio con il materiale che avevamo. E con Netflix abbiamo girato delle scene esclusivamente per la director's cut. Quindi, in tal senso, si tratta di una vera rivelazione, ed offrirà ai fan una seconda possibilità, una sorta di vera scoperta che altrimenti non avrebbero fatto. Ne sono davvero entusiasta. 

Già in una precedenza intervista, Snyder aveva del resto rivelato l'esistenza di una director's cut vietata ai minori, che sarà "molto più esplicita, brutale ed estrema". Al momento, però, non è chiaro quando la versione estesa verrà rilasciata, ma grazie alle nuove dichiarazioni del regista sappiamo che è stata realizzata in collaborazione con Netflix. La versione che invece sarà rilasciata a dicembre sarà classificata come PG-13 e racconterà l'avventura sci-fi in un modo "che chiunque può apprezzare e guardare", anche in famiglia, limitando quindi le scene di sesso o violenza. Inizialmente concepito come parte integrante dell'universo Star Wars, Rebel Moon vanta la presenza di un cast all star, formato da Sofia BoutellaCharlie Hunnam, Cary Elwes, Jena Malone, Michiel Huisman, Ed Skrein, Djimon Hounsou, Corey Stoll, Stuart Martin, Alfonso Herrera, Bae Doo-Na, Ingvar Eggert Sigurdsson, Cleopatra Coleman, Ray Fisher, Fra Fee ed Anthony Hopkins - che presta la voce al robot Jimmy. Appuntamento dunque al 22 dicembre



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The Marvels, la regista precisa che il personaggio di Dar-Benn sarà molto diverso dai fumetti

Assegnato a Zawe Ashton, il villain di The Marvels Dar-Benn sarà molto diverso dai fumetti, secondo quanto raccontato di recente dalla regista Nia DaCosta.

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Oppenheimer - Florence Pugh rivela: "Christopher Nolan si è scusato con me prima di offrirmi il ruolo"

Oppenheimer è finalmente nelle sale italiane ormai da qualche giorno. Fra le numerose star che hanno preso parte all'ultima fatica di Christopher Nolan, figura anche la sempre più affermata Florence Pugh, nei panni dell'amante del fisico, la psichiatra Jean Teatlock. Nell'offrire la parte alla giovane star, il regista si è però sentito in dovere di chiederle scusa per un motivo davvero particolare. Scopriamo dunque di cosa si tratta.

Oppenheimer - Christopher Nolan si è scusato con Florence Pugh prima di offrirle la parte 

Florence Pugh interpreta dunque Jean Tatlock, primo amore ed amante di Robert Oppenheimer, il cui destino rimase indissolubilmente legato a quello del fisico. Nonostante Tatlock sia stata una figura fondamentale nella vita di Oppenheimer, Pugh riveste un piccolo ruolo nel film di Christopher Nolan, dall'incredibile durata di circa tre ore. Per questo il regista si è sentito in dovere di scusarsi con l'attrice, specificando più volte che la sua parte sarebbe stata notevolmente ridotta. Un problema, che stando alle parole della stessa Pugh, pare non abbia minimamente scoraggiato la star a partecipare al progetto:

Chris voleva davvero assicurarsi che sapessi che non si trattava di un grande ruolo. E si è dimostrato comprensivo, qualora avessi deciso di rifiutare. Ma io gli ho risposto che non mi importava e che avrei preso parte al progetto anche per interpretare una barista di un caffè, che appare sullo sfondo. Mi ricordo che mi ha chiesto scusa per la "grandezza" della parte, ma io l'ho rassicurato, dicendogli che non si doveva scusare. Però poi lui mi ha detto comunque: "Ti manderemo il copione, leggilo e decidi, ma capisco perfettamente che non si tratta di un ruolo corposo. 

Florence Pugh, ai microfoni di MTV, ha quindi confermato di essere entusiasta di aver avuto l'opportunità di lavorare con Chiristopher Nolan, che si aggiunge quindi alla già lunga lista di apprezzati filmmaker con cui l'attrice ha collaborato - Ari Aster, Greta Gerwig, Sebastián Lelio e Denis Villeneuve. Oltre che con Nolan, Pugh ha poi avuto l'opportunità di dividere il set con un cast all star, formato da Cillian Murphy, Emily Blunt, Robert Downey Jr., Matt Damon, Benny Safdie, Josh Hartnett, Gary Oldman, Kenneth BranaghMichael Angarano, Rami MalekDane DeHaan, Dylan Arnold, David Krumholtz, Alden Ehrenreich, Matthew ModineCasey AffleckJack Quaid, David Dastmalchian, Jason Clarke, Alex Wolff, James D'Arcy, Matthias Schweighöfer, Gustaf Skarsgård ed Olivia Thirlby. L'attrice è inoltre già finita al centro di alcune polemiche per le scene di sesso e di nudo che ha girato in Oppenheimer, le prime della filmografia di Christoper Nolan. In attesa di scoprire il brillante futuro della giovane star, l'appuntamento è dunque al cinema



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