venerdì 28 aprile 2023

Il Gladiatore: senza l’improvvisazione di Russell Crowe non ci sarebbe una delle scene più belle

Dopo aver dichiarato che la sceneggiatura de Il gladiatore secondo lui era scritta piuttosto male, Russell Crowe ha raccontato che una delle scene più memorabili e commoventi del film è stata frutto di una sua idea, o meglio di una sua improvvisazione. Se abbiamo così tante notizie sull’attore premio Oscar e sulla sua passata filmografia è perché il buon Crowe sta promuovendo L'esorcista del papa, horror di possessione demoniaca nel quale impersona padre Gabriele Amorth. E poi la curiosità verso  Il gladiatore 2 è tanta, anche se Russell lascerà il testimone del protagonista a Paul Mescal.

La scena della preghiera agli antenati

In un'intervista a Vanity Fair Russell Crowe ha dunque rivelato che una delle sequenze più commoventi de Il Gladiatore fu una sua invenzione: la preghiera agli antenati. È talmente bella che non possiamo non ricordarla attraverso le parole pronunciate da Massimo Decimo Meridio:

Sacri antenati chiedo la vostra guida. Madre mia indicami il volere degli Dei per il mio futuro. Padre mio vigila su mia moglie e mio figlio con rapida spada. Sussurra loro che vivo soltanto per poterli riabbracciare. Sacri antenati io vi onoro. Cercherò di vivere con la dignità che mi avete insegnato.

Russell Crowe ha spiegato che tutto cominciò da due statuine lasciate sul set da qualcuno del reparto scenografia. Ecco il racconto dell'attore:

Ridley Scott voleva riprendermi mentre pregavo dopo la battaglia. Tra i ninnoli che il reparto scenografia aveva lasciato su una mensola c'erano due statuette. Le ho prese in mano e ho indirizzato loro le mie preghiere, come se fossero mia moglie e mio figlio. Il risultato è stato un momento importantissimo del film, ma è nato così. C'era un attore vicino a me che interpretava un personaggio di nome Cicero. Si chiamava Tommy Flanagan. Lo avevano ingaggiato soltanto per una giornata. Abbiamo girato la scena, dopodiché Ridley ha detto: "C'è qualcosa che mi ispira in quelle due piccole figure. Devo capire meglio, e quindi abbiamo bisogno di quell’attore". E così Tommy Flanagan è stato spedito a Malta, dove è rimasto per mesi! Per mesi, capite?! Non sapevamo cosa avremmo fatto, ma sapevamo che saremmo tornati su quel personaggio. Poi ci venne l'idea non solo di fargli andare a trovare Massimo, ma anche di portargli le due statuette.

Se non fosse per Russell Crowe, Tommy Flanagan sarebbe finito nel dimenticatoio come una comparsa qualsiasi. E invece l'attore ha avuto una discreta carriera e in Guardiani della galassia Vol. 2 ha interpretato il cacciatore di taglie e mercenario Tullk. E comunque il suo Cicero ha una grande importanza ne Il gladiatore, perché, consegnando le due statuine a Massimo, gli dà il coraggio per combattere da eroe.

Diretto da Ridley Scott, Il Gladiatore 2 uscirà nel 2024. Chissà se Russell Crowe riuscirà anche questa volta, seppure in vesti diverse, a lasciare la sua impronta sul film.



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