venerdì 22 ottobre 2021

Captain America: Civil War poteva finire in modo diverso, con pessime conseguenze sull'MCU

Riuscite a immaginare un Marvel Cinematic Universe in cui il boss dei Marvel Studios, il mitico Kevin Feige, non ha l'ultima parola? Eppure i rapporti di forza tra i Marvel Studios e la Marvel Entertainment, in particolare il suo Marvel’s Creative Committee, non sono sempre stati idilliaci, e anzi i nodi vennero al pettine durante la lavorazione di Captain America Civil War, nel 2015. Oggetto del contendere era il modo di concludere il film, e di conseguenza il modo di condurre l'MCU da quel momento in poi.
Come viene raccontato nel recente libro "The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe", il Marvel Creative Commitee (composto dal CEO Ike Perlmutter, dal presidente Alan Fine e da autori come Brian Michael Bendis, Joe Quesada e Dan Buckley) puntava su un altro finale: Iron Man e Captain America avrebbero appianato le loro divergenze, per poi affrontare su un sottomarino dei supersoldati. Kevin Feige e i registi Anthony & Joe Russo non erano per niente d'accordo. Joe Russo dichiara nel libro: "Continuavamo a dire: non c'è niente di interessante in un film così. Non siamo qui per fare quel film. Non ci interessa racconare un'altra storia di supereroi qualsiasi".
A questo punto è spettato ai vertici della Disney decidere a quale delle due fazioni dare ragione: Feige scommetteva su un piano a lunghissimo termine, con conseguenze nelle vicende dei personaggi, quel "world building" estremo che avrebbe poi solidificato il Marvel Cinematic Universe. La major appoggiò Feige, dandogli da quel momento in poi una completa indipendenza... e il resto come si dice è storia. Leggi anche Marvel Cinematic Universe tra Disney+ e cinema: qual è la strategia?



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